ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01131

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 141 del 18/07/2023
Firmatari
Primo firmatario: DALLA CHIESA RITA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 18/07/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 18/07/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/07/2023
Stato iter:
19/07/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/07/2023
Resoconto DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2023
Resoconto BERNINI ANNA MARIA MINISTRO - (UNIV. E RICERCA)
 
REPLICA 19/07/2023
Resoconto DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/07/2023

SVOLTO IL 19/07/2023

CONCLUSO IL 19/07/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01131
presentato da
DALLA CHIESA Rita
testo di
Martedì 18 luglio 2023, seduta n. 141

   DALLA CHIESA e TASSINARI. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   l'esigenza di aumentare il personale sanitario richiede una politica di programmazione sanitaria che preveda interventi sia sull'accesso ai corsi in medicina che sull'accesso alle scuole di specializzazione medica, considerata l'importanza che entrambe rivestono per l'accesso alla professione sanitaria e i punti critici del sistema sanitario italiano, quali la grave carenza di personale e la conseguente urgenza di intervenire con misure volte ad incrementare l'organico;

   sull'accesso programmato ai corsi di laurea in medicina e chirurgia è stato avviato un processo di riflessione più ampio volto a definire il fabbisogno dei medici e ad adeguare le capacità e l'offerta del sistema universitario;

   in particolare, il gruppo di lavoro istituito a gennaio 2023, presso il Ministero dell'università e della ricerca, con il coinvolgimento del Ministero della salute, del mondo accademico, della conferenza delle regioni e degli ordini professionali, ha concluso i lavori alcune settimane fa;

   il decreto n. 76 del 10 febbraio 2023 ha aumentato, provvisoriamente per l'anno accademico 2023/2024. il numero dei posti disponibili per l'accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, ma sono richiesti ulteriori interventi al fine di rendere stabile l'incremento dei posti nel medio periodo;

   per lo scorso anno accademico 2022/2023, i posti totali sono stati 15.876 (14.740 posti in lingua italiana e in lingua inglese per i Paesi Ue + 1136 per i Paesi extra Ue) mentre, per il prossimo anno accademico 2024/2025, la conferenza Stato-regioni, su proposta del Ministero della salute, ne ha richiesti 18.133 –:

   quali iniziative di competenza intenda promuovere per allargare il numero degli accessi alla facoltà di medicina e chirurgia, assicurando la copertura ottimale del fabbisogno del personale medico e preservando al contempo la qualità dell'insegnamento, anche in considerazione dell'opportunità di una riforma più ampia che dovrà riguardare le scuole di specializzazione.
(5-01131)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 luglio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01131

  Onorevole Dalla Chiesa, ringrazio lei e tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia per l'interrogazione che mi permette di tornare su un tema centrale – l'accesso programmato ai corsi di laurea in medicina e chirurgia – su cui ho già riferito in questa Commissione lo scorso aprile.
  Già in quella occasione ho trasmesso la nostra intenzione di aprire in maniera programmata e sostenibile l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia. A tale scopo a gennaio scorso è stato istituito presso il Ministero un gruppo di esperti che ha coinvolto il Ministero della salute, le regioni, le università nonché, mediante una serie di consultazioni, le categorie professionali e che ha lavorato alla revisione del numero programmato.
  Il lavoro svolto ha permesso di individuare il numero di accessi necessari per colmare esattamente il gap esistente, tenendo conto dei fabbisogni futuri: occorrono 30 mila nuovi medici da inserire nei corsi di laurea nei prossimi 7 anni.
  Abbiamo avviato un percorso. Un percorso che mira a una nuova programmazione della disciplina dell'accesso a medicina, che tiene conto del fabbisogno reale di futuri medici, delle potenzialità/capacità del sistema universitario e della necessità di mantenere i requisiti di qualità della formazione.
  Come promesso nei mesi scorsi, nel prossimo anno accademico 2023/2024 ci sarà un incremento importante. Appena ieri è stata accolta la richiesta del Ministero dell'università e della ricerca di aumentare i posti messi a disposizione dei futuri studenti, arrivando a un totale di 19.944. Rispetto allo scorso anno accademico si tratta di oltre 4 mila posti in più.
  Non basta aumentare il numero dei posti in aula. È necessario rafforzare le strutture e garantire che la qualità dell'offerta formativa delle nostre Università rimanga alta. Per questa ragione il Ministero dell'università e della ricerca metterà a disposizione delle Università 23 milioni di euro ed un piano di reclutamento straordinario per assumere nuovi docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo.
  Aprire in maniera sostenibile, poi, significa pensare anche alle specializzazioni per evitare futuri colli di bottiglia. È stata avviata, a tale scopo, la seconda fase di analisi e studio del gruppo di lavoro.
  Con il Ministro Schillaci vogliamo ottimizzare e rendere meno burocratici gli accessi, creando dei meccanismi di incentivo per risolvere la mancata attrattività di alcune specialità. Il percorso si muoverà lungo due direttrici: coniugare la libertà di scelta del percorso vocazionale con l'esigenza di arginare le scelte cosiddette di «comodo» che determinano gli abbandoni.
  La sfida, dunque, è favorire la scelta della specializzazione più incline alle aspirazioni dei giovani medici, garantendo al tempo stesso che non vi siano squilibri tra i vari percorsi, per perseguire il pieno soddisfacimento dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

accesso all'istruzione

universita'