Legislatura: 17Seduta di annuncio: 66 del 06/08/2013
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013 PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013 RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/08/2013 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 07/08/2013 Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 07/08/2013 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 07/08/2013
SVOLTO IL 07/08/2013
CONCLUSO IL 07/08/2013
BARBANTI, CANCELLERI, PESCO, PISANO, RUOCCO e VILLAROSA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il 18 febbraio 2009 è stato costituito un comitato promotore per la costituzione di una banca di garanzia, costituito dal presidente della provincia di Cosenza, dal presidente della camera di commercio di Cosenza, dal sindaco di Cosenza, dal presidente dell'ANCI e dal presidente della fondazione;
la provincia e la camera di commercio di Cosenza ha stanziato 8 milioni di euro;
il comitato promotore ha raccolto, altresì, circa mille sottoscrizioni di quote azionarie;
a distanza di quattro anni dalla costituzione del comitato promotore, così come si apprende da fonti giornalistiche, sembrerebbe che il presidente della camera di commercio abbia dichiarato, all'esito di una recente riunione del consiglio direttivo, che la banca di garanzia non verrà più costituita;
dalle stesse fonti giornalistiche si apprende che la Banca d'Italia abbia inviato un missiva al presidente della camera di commercio, Gaglioti, con la quale sembrerebbe abbia richiesto un ulteriore versamento pari a 2 milioni di euro ed ulteriori adempimenti, al momento, non resi pubblici;
la provincia di Cosenza sembrerebbe abbia ritirato le quote, pari a 4 milioni di euro, per necessità di bilancio, approvato a fine luglio;
oltre al comitato promotore è stato istituito un consiglio di amministrazione e sono stati nominati dei revisori dei conti;
la costituzione della banca di garanzia risulta ormai estremamente complicata;
non c’è trasparenza sui costi sostenuti dal consiglio di amministrazione e dai revisori dei conti –:
quali siano i tempi e le modalità per la restituzione delle quote azionarie sottoscritte dai piccoli risparmiatori e se reputi necessario intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, anche in sede di CICR, in particolare segnalando la questione all'Autorità di vigilanza, la Banca d'Italia, al fine di garantire la suddetta restituzione. (5-00871)
Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Barbanti ed altri pongono quesiti in ordine alla costituzione di una «Banca di Garanzia Collettiva dei Fidi di Cosenza».
In particolare gli interroganti, nel rilevare che l'iniziativa di costituzione del richiamato soggetto sotto l'egida di vari enti pubblici della provincia di Cosenza risulta ormai abbandonata, chiede al Governo di conoscere i tempi e le modalità di restituzione dei conferimenti effettuati dai sottoscrittori privati nonché di interessare la Banca d'Italia affinché garantisca tale restituzione.
Al riguardo, sentita la Banca d'Italia, tramite la Segreteria del comitato interministeriale per il credito ed il risparmio, si fa presente che il Testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) riserva l'esercizio dell'attività bancaria alle banche: il rilascio della relativa autorizzazione è di competenza della Banca d'Italia. L'intervento della Banca d'Italia è finalizzato a verificare l'esistenza delle condizioni previste dal Testo unico bancario e dalla regolamentazione d'attuazione affinché sia assicurata la sana e prudente gestione della banca. La Banca d'Italia nega l'autorizzazione in assenza di tali condizioni. L'iscrizione nel registro delle imprese non è consentita in mancanza della prescritta autorizzazione.
Nel caso di specie, la costituenda Banca di garanzia collettiva dei fidi di Cosenza ha avanzato istanza di autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria, ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo n. 385 del 1993 nel febbraio 2012. L'istruttoria avviata dalla Banca d'Italia sull'iniziativa proposta, valutata alla luce dei criteri fissati dalla legge, ha messo in luce motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza. Tali motivi ostativi sono stati debitamente portati a conoscenza del Comitato promotore della «Banca di Garanzia» ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 241 del 1990. Il provvedimento definitivo di diniego all'accoglimento dell'istanza di autorizzazione richiesta dalla «Banca di Garanzia» è stato adottato dal Direttorio della Banca d'Italia in data 25 giugno 2013.
Con specifico riguardo alla questione posta dall'interrogante, si fa presente che le norme che regolano i rapporti tra il Comitato promotore della banca costituenda e i sottoscrittori sono di tipo privatistico e pertanto non soggette a supervisione da parte della Banca d'Italia. Le somme versate a norma dell'articolo 2342, comma 2, del codice civile, dovranno pertanto essere restituite ai sottoscrittori secondo quanto previsto dall'articolo 2331, comma 4, del codice civile.
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