ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00569

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 72 del 21/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: MANES FRANCO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 21/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PASTORINO LUCA MISTO-+EUROPA 21/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/03/2023
Stato iter:
22/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/03/2023
Resoconto PASTORINO LUCA MISTO-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2023
Resoconto FERRANTE TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 22/03/2023
Resoconto PASTORINO LUCA MISTO-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/03/2023

SVOLTO IL 22/03/2023

CONCLUSO IL 22/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00569
presentato da
MANES Franco
testo di
Martedì 21 marzo 2023, seduta n. 72

   MANES e PASTORINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il 7 ottobre 2022 il Comitato Onu sui diritti economici, sociali e culturali chiedeva all'Italia: «di aumentare i sussidi per l'alloggio per chi non è in grado di ottenere un alloggio a prezzi accessibili e di garantire un accesso sostenibile alle strutture di base necessarie per un alloggio adeguato»;

   il nostro Paese non ne ha tenuto conto: al contrario, la legge di Bilancio 2023 (legge n. 197 del 2022), ha azzerato il Fondo nazionale per il contributo affitto e morosità incolpevole, un contributo istituito nel 2016 che negli anni è servito ad arginare gli sfratti;

   di recente, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha confermato che il Governo non intende rifinanziare suddetto Fondo ma auspica un «nuovo, ambizioso, rivoluzionario, visionario piano casa a livello nazionale» perché «non è più con un intervento sporadico, una tantum o il bonus che si può risolvere un problema che riguarda milioni di famiglie»;

   eppure, i dati dimostrano che suddette misure, sebbene non strutturali, abbiano costituito negli ultimi anni uno strumento utile per alleviare il disagio abitativo, impedendo o ritardando gli sfratti fino a consentire ai nuclei familiari in difficoltà di trovare una nuova soluzione abitativa;

   la drastica scelta del Governo determinerà un drammatico aumento degli sfratti, ai 150 mila immediatamente esecutivi se ne aggiungeranno nei prossimi mesi altre decine di migliaia, in una situazione già estremamente precaria e in un Paese dove la percentuale di persone in povertà assoluta è passata, dal 2005 ad oggi, dal 3,3 al 10 per cento, tra cui 1,3 milioni di minori, e dove, in dieci anni, il numero dei senza tetto è passato dai 50 mila del 2014 agli attuali 100 mila;

   la grave prospettiva è stata denunciata dall'Unione inquilini unitamente ai sindacati, ma anche le regioni e i comuni hanno dichiarato grande preoccupazione per il mancato rifinanziamento della misura in questione, trovandosi così nell'impossibilità di fornire il necessario contributo alle famiglie con difficoltà economiche e sociali. L'alternativa è che gli enti locali trovino le risorse interne per finanziarie fondi propri a sostegno all'abitare, ma le risorse non ci sono a meno che non vengano sottratte da altre voci di spesa sociale –:

   quali iniziative intenda adottare nell'immediato, al fine di fronteggiare l'emergenza abitativa e andare incontro alla parte più fragile della cittadinanza italiana, fornendo maggiori dettagli con riferimento al piano casa che vorrebbe avviare nel corso della legislatura.
(5-00569)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00569

  L'emergenza abitativa rappresenta un tema di grande rilevanza sociale che richiede una riforma strutturale.
  Ci troviamo oggi ad affrontare una notevole domanda di edilizia residenziale pubblica da parte delle fasce di popolazione più bisognose, cui si affianca l'allargamento dell'emergenza casa a fasce di popolazione intermedie.
  Tanti sono i programmi tradizionalmente predisposti dal Ministero per affrontare tale problema. Nell'ambito della programmazione strategica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rientra il Programma di recupero e razionalizzazione alloggi ed immobili ERP, che ha messo a disposizione dei comuni e degli ex IACP oltre 814 milioni di euro per recuperare alloggi degradati; al 31 dicembre 2022 gli alloggi ammessi a finanziamento sono 44.758. Inoltre, sono stati sottoscritti Accordi di programma per la realizzazione di programmi innovativi di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e sociale con la regione Lombardia e la Regione Siciliana. Un nuovo accordo è in via di definizione con la regione Lazio.
  Tuttavia, è necessario superare la frammentazione dei programmi vigenti che hanno scontato procedure complesse e spesso farraginose dal punto di vista amministrativo, puntando ad una visione di insieme e di coordinamento tra i diversi interventi. È essenziale che questa prospettiva sia condivisa con gli enti territoriali, che sono il livello di prima prossimità con le tante famiglie che hanno un'esigenza abitativa.
  La strategia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti punta quindi sull'integrazione di molteplici forme di intervento, in un approccio multidimensionale dell'intervento pubblico, per garantire a tutti non solo l'accesso ad un alloggio adeguato, sicuro e sostenibile, ma anche contesti urbani vivibili attraverso la realizzazione di programmi di rigenerazione urbana, edilizia sociale e la valorizzazione del patrimonio di edilizia pubblica esistente.
  Un vero e proprio nuovo piano casa a livello nazionale, che sarà fondato anche sulla partnership pubblico/privato, sul coinvolgimento di enti previdenziali, di fondi, di investitori privati.
  Come espresso dal Ministro Salvini in occasione del Question Time dello scorso 22 febbraio, l'auspicio è che questa riforma possa realizzarsi con il contributo del Parlamento tutto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costo sociale

diritti economici

prestazione familiare