ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00240

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 28 del 04/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 04/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
05/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/06/2013
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/06/2013
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/06/2013
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/06/2013

SVOLTO IL 05/06/2013

CONCLUSO IL 05/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00240
presentato da
BARBANTI Sebastiano
testo di
Martedì 4 giugno 2013, seduta n. 28

   BARBANTI e PESCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   lo studio elaborato dal rapporto Cresme-Cna ed Enea sugli effetti economici degli sgravi sulle ristrutturazioni edilizie evidenzia tra 1998 e 2012 l'ammontare di 6.909.729 di domande, di cui 5.475.729 per gli interventi di recupero edilizio e 1.434.000 per gli incentivi di efficientamento energetico;
   il valore complessivo di lavori effettuati è stato pari 111,4 miliardi di euro, di cui 94,2 miliardi per il recupero edilizio e 17,2 miliardi per l'efficientamento e il risparmio energetico;
   gli importi dei lavori detraibili sono stati pari a 44,6 miliardi di euro, di cui 35,1 miliardi per il recupero edilizio e 9,5 miliardi per l'efficientamento;
   lo Stato ha registrato quindi una perdita complessiva di 44,6 miliardi, che va però integrata anche da minori incassi derivanti dalla riduzione dei consumi energetici generati dagli interventi di riqualificazione;
   Cresme li ha stimati in circa 8 miliardi e ne consegue che il contributo dello Stato al settore è misurato, dal 1998 al 2012, in circa 53 miliardi di euro;
   per i lavori realizzati si sono incassati oneri e tasse sui 111,4 miliardi di euro di lavori incentivati;
   i suddetti rapporti stimano una ricaduta economica, in termini di gettito tributario derivante dalle attività in oggetto (IVA di imprese edili, istallatori, impiantisti e progettisti; IRES, IRPEF e Oneri sociali) pari a 49,5 miliardi di euro e minori oneri fiscali per un ammontare di 53 miliardi di euro;
   il saldo complessivo sulle attività effettuate dal 1998 al 2012 è, a valori correnti, negativo, per 3,5 miliardi di euro, in quanto la distribuzione della detrazione avviene in un periodo di dieci anni; infatti le entrate per lo Stato, pari a 17,8 miliardi di euro sono immediate, mentre la restituzione dell'incentivo, pari a 21,3 miliardi di euro, avverrà fino al 2021, senza dimenticarsi dell'inflazione, poiché, se si prende in considerazione come deflattore il tasso medio dei BOT, anche il saldo economico deflazionato diventerebbe positivo, con un guadagno di 2,2 miliardi di euro, visto che lo Stato si sarebbe dovuto finanziare attraverso l'indebitamento a breve termine per reperire importi analoghi a quelli generati dagli incentivi per l'edilizia;
   lo strumento dell'agevolazione fiscale risulta quindi essere molto utile, per generare flussi di denaro preposti a stimolare il mercato interno fortemente depresso e, per tal motivo, sarebbe vantaggioso estendere il sistema della detrazione agli altri settori connessi allo sviluppo sostenibile –:
   per quale motivo si ritenga che la maggiore spesa erariale, per la proroga delle agevolazioni fiscali per gli interventi di recupero edilizio ed efficientamento energetico, pari a 200 milioni di euro annui, (secondo notizie della stampa), debba essere coperta da un aumento, dell'IVA, che grava maggiormente sui piccoli contribuenti, e non da una maggiore tassazione delle attività altamente inquinanti, che sarebbe più compatibile con i valori posti a fondamento del meccanismo delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e l'efficientamento energetico.
(5-00240)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00240

  Con il documento in esame, gli onorevoli interroganti, tenuto conto del rapporto Cresme-Cna ed Enea sugli effetti economici indotti dagli sgravi previsti per gli interventi di recupero edilizio e di efficientamento energetico, chiedono al Governo per quale motivo la maggiore spesa erariale debba essere coperta da un aumento dell'Iva e non da una maggiore tassazione delle attività altamente inquinanti.
  Sul punto, il Dipartimento delle finanze evidenzia che il Governo, in data 31 maggio 2013, ha approvato un decreto-legge, in corso di pubblicazione, con il quale ha disposto la proroga al 31 dicembre 2013 e l'innalzamento al 65 per cento delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica. Tale agevolazione, sempre nella misura del 65 per cento, è applicata alle spese relative a parti comuni degli edifici condominiali sostenute dal primo luglio 2013 fino al 30 giugno 2014.
  Lo stesso Consiglio dei ministri ha varato, inoltre, la proroga al 31 dicembre 2013 delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e ha riconosciuto un'ulteriore detrazione nella misura del 50 per cento delle spese documentate per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.
  Ciò premesso, il Dipartimento, per quanto di competenza, indica, nella tabella che segue, gli effetti finanziari derivanti dalle suddette disposizioni finalizzate a dare impulso alla ripresa economica e a sostenere gli investimenti in tali settori:

in milioni di euro

  Le stime indicate si basano sui dati contenuti nelle ultime dichiarazioni disponibili relative all'anno d'imposta 2011 e considerano un effetto incentivo derivante dalle norme.
  A copertura del minor gettito derivante dalle predette agevolazioni fiscali, il provvedimento di cui trattasi ha previsto a partire dal 2014, l'incremento dal 4 per cento al 21 per cento dell'aliquota Iva sui prodotti editoriali venduti insieme alle pubblicazioni, nonché l'aumento dal 4 per cento al 10 per cento dell'aliquota Iva sulle bevande e alimenti venduti nei distributori.
  Il Dipartimento evidenzia, infine, che la scelta di eventuali altre forme di copertura delle disposizioni in esame che siano alternative agli interventi in materia di Iva, potrà essere valutata nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

risparmio energetico

fiscalita'

consumo d'energia