ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17624

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 13/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17624
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
giovedì 13 settembre 2012, seduta n.685

DI PIETRO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

l'interrogante ha presentato due atti di sindacato ispettivo n. 4-06461 in data 10 marzo 2010 e n. 4-16839 in data 4 luglio 2012, ancora senza risposta, in merito alla chiusura e alla riconversione dell'azienda molisana Società Meridionale Inerti (Smi) che mantiene molto incerto il futuro occupazionale dei suoi dipendenti;

nel 2009 la SMI ha chiuso il proprio stabilimento di Mafalda (Campobasso), e il terreno dove sorge il sito è stato ceduto a una società commerciale con sede in Chieti, la Dafin S.p.A. autorizzata - con delibera del consiglio comunale n. 25 del 26 novembre 2008 - a realizzare un impianto a biomasse;

il piano di sviluppo industriale della DAFIN, come si evince dal «progetto Mafalda» pubblicato sul sito web della società, prevedeva un generico impegno al reimpiego di parte delle unità lavorative già impiegate presso la SMI, senza specificarne il numero e le modalità contrattuali;

per gli oltre ottanta lavoratori della SMI è partito il 26 ottobre 2009 il regime di cassa integrazione ordinaria, trasformatosi in cassa integrazione straordinaria dal 21 dicembre 2009 fino al dicembre 2011, data dalla quale è iniziata la cassa integrazione in deroga, che è stata rinnovata per gli attuali 66 beneficiari il 4 agosto fino al 28 ottobre di quest'anno;

con determina dirigenziale n. 4 del 22 gennaio 2009 la regione Molise - direzione generale II - servizio energia ha rilasciato, in favore della DAFIN, l'autorizzazione unica per la costruzione, sullo stesso sito, di una centrale termoelettrica della potenza termica di 49,9 MWt e della potenza elettrica di 12 MWe, escludendo precedentemente la necessità di una valutazione di incidenza su un'area di importanza comunitaria (S.I.C.) con la determina dirigenziale n. 203 del 12 dicembre 2008;

le perplessità espresse dalla commissione tecnica di verifica della V.I.A. e la V.A.S. del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in ordine alla mancata sottoposizione del progetto alla valutazione di impatto ambientale evidenziano quantomeno una carenza di istruttoria nell'attività della conferenza di servizi;

il TAR del Molise, con la sentenza 201000179 dell'8 aprile 2010 concernente «Approvazione schema convenzione per realizzazione impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili», ha annullato la delibera n. 25 del 26 novembre 2008 del consiglio comunale di Mafalda che autorizzava la realizzazione di un impianto alto fino a 40 metri in area «Artigianato e piccola industria», nella quale area è permesso solo l'insediamento di fabbricati artigianali di altezza massima non superiore a 8 metri e ha, altresì, annullato la determina dirigenziale n. 4 del 22 gennaio 2009 della regione Molise, giudicandola basata sul «... mero presupposto (del tutto indimostrato) che rimpianto non abbia effetti significativi sull'habitat naturale»;

il Consiglio di Stato, con la sentenza 201101979 del 31 marzo 2011, ha respinto l'appello presentato dalla DAFIN s.p.a., confermando la sentenza del TAR, rilevando, tra l'altro, che non esistono analisi dettagliate ed esaustive dell'impatto ambientale generato dall'impianto, ma solo informazioni lacunose; rilevando, altresì, che la ricaduta di sostanze inquinanti potrebbe compromettere la tutela del bosco e del fiume Trigno;

il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 7 marzo 2012 «Quinto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE», individua tra i S.I.C. della regione Molise quello denominato Macchia Nera - Colle Serracina (codice IT 228226, superficie 525 ettari), in agro di Mafalda (Campobasso), sul quale sorge lo stabilimento della Società Meridionale Inerti (SMI);

numerosi studi sulle emissioni delle centrali a biomassa di potenza superiore a 1 megawatt hanno evidenziato la presenza di sostanze altamente nocive per l'ambiente e la salute dei cittadini, tra cui biossido di carbonio, biossido di azoto, acido cloridrico, ossido di zolfo, vapori di esano e le famigerate «polveri sottili» (PM10); senza contare le tonnellate di ceneri prodotte dalla combustione che ricadranno inevitabilmente sui terreni circostanti, con gravi ripercussioni sulle colture locali;

esiste la concreta possibilità che l'impianto progettato possa essere gradualmente trasformato in un inceneritore che brucia combustibile derivato da rifiuti (CDR), come già verificatosi per l'impianto di Pozzilli. La centrale termo-elettrica «Energonut», infatti, era nata nel 1992 per ricavare energia utilizzando gusci di nocciole, salvo poi estendere nel tempo la tipologia di rifiuti bruciati fino ad arrivare alle farine animali e al CDR, semplicemente sottoponendosi a un nuovo iter autorizzativo; l'impianto di produzione termoelettrico sorgerebbe a poche centinaia di metri di distanza da esercizi commerciali e fondi agricoli, che vedrebbero compromesse le proprie attività economiche, a causa delle sostanze inquinanti prodotte dalla combustione dei materiali utilizzati come biomassa;

la regione Molise, secondo quanto si apprende da numerosi fonti di stampa, ha già di gran lunga superato l'obiettivo comunitario fissato per il 2020 del 20 per cento del fabbisogno energetico da soddisfare tramite le energie rinnovabili -:

se sia a conoscenza della drammatica situazione dei lavoratori della SMI e se non intenda intervenire al fine di salvaguardare i livelli occupazionali;

quali iniziative di competenza intenda assumere in relazione al progetto che mina l'integrità di un'area di importanza comunitaria sostanze altamente nocive per l'ambiente e la salute dei cittadini e che non da ultimo compromette le attività economiche locali. (4-17624)