ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16800

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 807 del 31/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 31/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16800
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 31 maggio 2017, seduta n. 807

   PAGLIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in data 2 settembre 2016 viene comunicata la fusione per incorporazione di Wind in H3G ai sensi della legge n. 428 del 1990;
   l'Unione europea accorda il via libera all'operazione, condizionandola al trasferimento di alcuni asset e alcune frequenze ad un soggetto terzo, Iliad SA, che diventerebbe così il quarto operatore di telefonia mobile in Italia;
   segue un incontro con le organizzazioni sindacali, in cui viene presentato il nuovo management alla guida di Wind Tre e vengono date ampie rassicurazioni sulla salvaguardia occupazionale;
   il 27 ottobre 2016 viene comunicata la volontà di aprire un'operazione di incentivazione all'esodo volontario. A tal proposito, si esclude che siano coinvolte le aree operative, ovvero i call center;
   il 19 dicembre 2016 la società informa le organizzazioni sindacali della sua intenzione di efficientare la struttura attraverso una riduzione di organico, che conta al momento 6.000 dipendenti di provenienza Wind e 3.000 di H3G;
   si parla sempre di incentivi all'esodo, che riguarderebbero tuttavia anche i call center ex H3G;
   si tratta di circa 1200 operatori, collocati nelle sedi di Milano, Roma, Genova, Cagliari e Palermo;
   il 24 febbraio 2017, la società comunica alle organizzazioni sindacali di avere, fino a quel momento, chiuso 400 accordi per l'esodo incentivato e di aver intenzione di prolungare la possibilità di accedervi;
   il 13 aprile 2017 la società conferma che l'operazione di incentivazione all'esodo è ancora aperta, senza tuttavia fornire alcun dettaglio su obiettivi finali e tempistica né alcuna garanzia sulla permanenza della sede di Genova;
   si segnalano, peraltro, pressioni forti sui lavoratori finalizzate a ottenerne le dimissioni incentivate;
   il 22 maggio 2017 viene finalmente convocato un incontro per la presentazione del piano industriale;
   la società comunica che, dopo l'operazione di fusione, si è affermata quale primo operatore mobile in Italia;
   i dati economici presentano un Ebitda positivo, mentre risulta in diminuzione l'indebitamento, grazie al costante impegno degli azionisti;
   nonostante ciò, al fine di aumentare la competitività in vista dell'ingresso del quarto operatore mobile, viene comunicata l'intenzione di procedere alla cessione del ramo d'azienda dei call center ex H3G, per un totale di 900 lavoratori a livello Italia;
   l'operatore appaltante non è ancora stato individuato, ma la scelta potrebbe ricadere su Comdata o Almaviva;
   la delegazione sindacale comunica all'azienda che non intende avallare tale operazione e che metterà da mobile in Italia subito in campo ogni azione a tutela dell'intero perimetro aziendale;
   il 23 maggio 2017 viene quindi aperta la procedura di «raffreddamento» che porterà, non appena i tempi previsti dalla legge n. 146 del 1990 ne consentiranno la calendarizzazione, allo sciopero nazionale. Gli operatori di call center ex H3G, infatti, fornendo assistenza a 360 gradi, sono soggetti alla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali;
   a parere dell'interrogante deve essere messa la parola fine alla pratica di esternalizzazione delle attività di call center, finalizzata esclusivamente alla riduzione dei costi;
   essa, infatti, comporta la svalorizzazione del lavoro, con gravi conseguenze tanto sul piano dell'occupazione, quanto su quello della tutela dei consumatori;
   è, infatti, discutibile che l'unica interfaccia disponibile per la clientela sia rappresentata da operatori privi di un legame di dipendenza diretta dal concessionario;
   d'altra parte si parla appunto di servizi di interesse pubblico, svolti in regime di concessione e questo rende lecito e indispensabile l'intervento dello Stato a tutela della parte più debole nella vertenza, ovvero le lavoratrici e i lavoratori –:
   se e quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo, con urgenza, per evitare che 900 persone rischino a breve di veder peggiorare le proprie condizioni di lavoro, se non di perderlo.
   (4-16800)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

telecomunicazione

soppressione di posti di lavoro