ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16794

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 807 del 31/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: MISTO-FARE!-PRI
Data firma: 31/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TANCREDI PAOLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 31/05/2017
BRAGANTINI MATTEO MISTO-FARE!-PRI 31/05/2017
CAON ROBERTO MISTO-FARE!-PRI 31/05/2017
CIRACI' NICOLA MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 31/05/2017
PIZZOLANTE SERGIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 31/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 31/05/2017
MINISTERO DELLA SALUTE 31/05/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/08/2017
Stato iter:
19/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/09/2017
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/09/2017

CONCLUSO IL 19/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16794
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Mercoledì 31 maggio 2017, seduta n. 807

   PRATAVIERA, TANCREDI, MATTEO BRAGANTINI, CAON, CIRACÌ e PIZZOLANTE. — Al Ministro della salute, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   si conclude domani 31 maggio, a Ginevra (Svizzera), l'annuale Assemblea mondiale della sanità — AMS — dalla quale il Governo cinese ha imposto l'esclusione di Taiwan dichiarando pubblicamente, per bocca del suo Ministro della sanità, che il motivo di tale pretesa è l'ostilità politica nei confronti del Governo taiwanese in carica a seguito delle democratiche elezioni svoltesi nell'isola lo scorso anno;
   Taiwan ha una popolazione di 23 milioni di abitanti che vivono in pace e libertà; essi sono cittadini di un Paese – tra i più avanzati e moderni nei diritti civili, politici, religiosi e sindacali – che rappresenta, secondo le statistiche internazionali, la 18o economia mondiale e il cui interscambio con l'Unione è europea è di 45 miliardi di euro annui dei quali oltre 4 miliardi con l'Italia;
   la esclusione di Taiwan dall'AMS rappresenta un evento inaudito, grave e inaccettabile, anzitutto perché totalmente contrario a quanto stabilito nell'atto costitutivo dell'AMS e dell'Organizzazione mondiale della sanità — OMS — che da essa dipende, nel quale atto è categoricamente stabilito l'esclusiva finalità della prevenzione, della tutela e della cura della salute dell'umanità intera, escludendo qualunque discriminazione di carattere politico, razziale, religioso ed economico;
   la motivazione politica dell'assurdo ostracismo nei confronti di Taiwan è altresì evidenziata dal fatto che per otto anni, dal 2009 al 2016, Cina e Taiwan, – quest'ultima con lo status di «Osservatore» – hanno convissuto senza problemi nell'ambito della AMS;
   a Ginevra si è ugualmente recato il Ministro della sanità taiwanese il quale, fuori dalla sede della AMS, ha avuto incontri bilaterali con colleghi Ministri di 31 Paesi e con responsabili di 28 organizzazioni internazionali che operano nel campo della salute e della cooperazione sanitaria;
   molti interventi, durante i lavori dell'Assemblea, si sono espressi a difesa della doverosa apoliticità della assemblea stessa e della OMS, ed hanno sostenuto il diritto di Taiwan di continuare a farne parte; tra queste voci, particolarmente significative quelle dei Ministri della sanità degli Stati Uniti, di Australia, Germania, Canada, nonché di numerosi altri Paesi asiatici, africani e latino-americani;
   l'autorevole agenzia di notizie AsiaNews, organo del Pontificio istituto missioni estere, in un articolo del 22 maggio 2017, dedicato alla esclusione di Taiwan dall'AMS, ha riportato quanto rivelato dall’Associated Press in merito alle polemiche scoppiate sulle sconcertanti spese per viaggi e soggiorni di funzionari dell'OMS, a cominciare dal direttore generale, guarda caso cinese, che ne è stato al vertice, per 11 anni, fino alla scorsa settimana quando l'AMS ha eletto il suo successore, l'ex Ministro della sanità dell'Etiopia. Secondo l’Associated Press nel 2016 sono stati spesi 201 milioni di euro in biglietti aerei e alloggi a fronte di 71 milioni per la lotta all'Aids e all'epatite e 61 contro la malaria –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali orientamenti intendano esprimere al riguardo;
   se non ritengano di manifestare in tutte le appropriate sedi, qualora non l'avessero già fatto, una chiara posizione a difesa della apoliticità della Ams/Oms e di sostegno al diritto del popolo taiwanese, e dei suoi legittimi e democratici rappresentanti, di continuare a partecipare all'Ams e alle attività della Oms;
   se non ritengano di dover fermamente adoperarsi, anche di concerto con gli altri Paesi della Unione europea, affinché vi siano tanto il categorico rispetto dello statuto dell'Ams/Oms quanto una maggiore sobrietà e trasparenza nell'utilizzo dei fondi, anche italiani ed europei, destinati a tali organizzazioni. (4-16794)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 19 settembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 853
4-16794
presentata da
PRATAVIERA Emanuele

  Risposta. — La partecipazione di Taiwan in qualità di osservatore all'annuale assemblea mondiale della sanità ha avuto luogo, dal 2009 al 2016, in virtù di un meccanismo di intesa tra la Repubblica popolare cinese e il segretariato dell'Organizzazione mondiale della sanità, in linea con il principio della «One-China Policy» e con le risoluzioni n. 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni unite e n. 25.1 dell'Assemblea mondiale della Sanità.
  Per quanto concerne la 70a Assemblea, riunitasi dal 22 al 31 maggio 2017, la mancata partecipazione taiwanese è riconducibile alla presente contingenza dei rapporti tra le due sponde dello Stretto di Taiwan a seguito del voto a Taipei nel 2016. La netta vittoria riportata dal Partito democratico progressista ha infatti accentuato la sensibilità di Pechino, anche in relazione alla circostanza che il Partito democratico progressista non ha mai formalmente aderito, a differenza del Partito Nazionalista, al cosiddetto consenso del 1992 basato sulla formula «una Cina, due interpretazioni». Ne è derivato un irrigidimento delle relazioni tra i due lati dello Stretto, in contrasto con la prolungata fase di distensione culminata nell'incontro al vertice del novembre 2015 a Singapore tra il presidente Xi ed il leader nazionalista Ma.
  L'Italia e l'Unione europea si adoperano da sempre affinché l'organizzazione mantenga un'agenda apolitica, come dimostrato dagli sforzi compiuti anche nel corso dell'ultima assemblea al fine di adottare per
consensus una decisione sulle condizioni sanitarie nei territori palestinesi occupati, e sono consce dell'utilità della partecipazione dell'isola all'assemblea mondiale della sanità per il rafforzamento del sistema sanitario globale. Allo stesso tempo vi è la consapevolezza che il segretariato dell'organizzazione mondiale della sanità non è in condizione di procedere autonomamente all'invito nei confronti di Taiwan, dal momento che tale eventualità dipende dal suddetto meccanismo di intesa con la Repubblica popolare cinese. Pertanto, l'uscita dall'attuale fase di impasse nel dialogo tra le sponde dello Stretto potrebbe costituire la premessa per il superamento delle circostanze che quest'anno hanno impedito la partecipazione dell'isola di Taiwan all'Assemblea mondiale della sanità.
  Da parte nostra auspichiamo il ristabilimento di quel clima di fiducia necessario per lo sviluppo di rapporti di costruttiva collaborazione nei vari ambiti settoriali e continueremo a mantenere l'attenzione sulla questione, in considerazione della sua rilevanza non solo nell'ambito regionale ma anche per le potenziali implicazioni per il sistema sanitario globale.
  In particolare, il Governo, anche a seguito dell'approvazione di una mozione unitaria in materia al Senato, si impegna a considerare attivamente, insieme ai partner dell'Unione europea, modalità compatibili con la «One-China Policy» per consentire la partecipazione come osservatore di Taiwan nei contesti multilaterali (tra cui l'Assemblea mondiale della sanità), nei quali la sua presenza corrisponda all'interesse della popolazione taiwanese e della comunità internazionale.
  Si rappresenta infine che nel quadro delle periodiche riunioni sulle questioni di bilancio dell'organizzazione, il nostro Governo è impegnato, a fianco dei partner europei, a monitorare che da parte di quest'ultima vi sia un'integrale trasparenza nella gestione dei fondi. Tale impegno verrà mantenuto e rafforzato con il nuovo direttore generale dell'organizzazione.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

OMS

dichiarazione pubblica