ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 639 del 28/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: SPOSETTI UGO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16313
presentata da
UGO SPOSETTI
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639

SPOSETTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

si sta celebrando avanti la prima sezione della corte di assise di Milano il processo a carico di Emanuele Cipriani ed altri (cosiddetto processo alla «Security Telecom», numero di Ruolo Generale Notizie di Reato 25194/08 mod. 21), imputati, a vario titolo, per numerose ipotesi di corruzione di pubblici ufficiali, peculato, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, rivelazione di notizie coperte dal segreto;

l'udienza del 9 maggio 2012 - cui l'interrogante ha assistito personalmente - è stata dedicata all'esame, tra gli altri, del testimone Cap. Piero Vincenti, all'epoca dei fatti in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria aliquota carabinieri e Nucleo operativo reparto operativo comando provinciale dei Carabinieri di Milano, che su delega della procura della Repubblica di Milano ha condotto le indagini sul materiale informatico e documentale sequestrato all'investigatore privato Emanuele Cipriani nel corso di una serie di perquisizioni presso gli uffici della società Polis D'Istinto;

nel corso dell'esame testimoniale il teste ha riferito di aver personalmente effettuato la stampa di tutti i documenti - circa 25.000 pagine - contenuti in un DVD sequestrato al Cipriani, che successivamente per motivi di riservatezza vennero custoditi all'interno di una cassaforte degli uffici giudiziari di Milano, dalla quale di volta in volta venivano prelevati al fine di verificarne la rilevanza per le indagini in corso;

il teste ha altresì riferito di aver personalmente esaminato tutta la predetta documentazione in esecuzione dell'incarico delegato, ad eccezione di quattro dossier che all'indomani della stampa vennero prelevati dal o dai pubblici ministeri assegnatari del fascicolo di indagine dalla cassaforte della procura della Repubblica nella quale erano collocati, per essere utilizzati in non meglio precisati «altri procedimenti penali» e di non aver più avuto in seguito occasione di esaminarne il contenuto al fine di accertare l'eventuale commissione di reati per la loro compilazione o per la presenza di notizie riservate;

il Cap. Vincenti ha infine precisato che tra i quattro dossier prelevati vi era anche quello denominato «Operazione Fondo», relativo ad una attività di intelligence condotta dall'investigatore Emanuele Cipriani su un Fondo di Investimento denominato «Oak Fund», con sede presso le Isole Grand Cayman, presuntivamente collegato o riconducibile all'allora Partito dei democratici di sinistra o ad alcuni dei suoi più alti dirigenti, tra le cui pagine ve ne erano alcune contenenti la traccia contabile di un passaggio di denaro (il teste ha riferito circa dieci milioni di dollari), che sarebbe transitato dall'estero in Italia nella disponibilità «del cassiere del partito»;

tra i documenti depositati come corpo di reato dalla pubblica accusa agli atti del processo Telecom, non si rinviene traccia di siffatta documentazione contabile;

ove mai quanto riferito dal testimone fosse corretto, sarebbero evidenti i profili penali di un'operazione di importazione di capitale di provenienza sospetta dall'estero;

nessuno dei tesorieri del Partito dei democratici di sinistra o del partito Democratici di sinistra ha mai ricevuto un'informazione di garanzia per le ipotesi di reato di riciclaggio o impiego illecito di capitali provenienti dall'estero;

è interesse dell'interrogante avere piena contezza della documentazione contabile citata dal testimone, sulla cui esistenza, destinazione ed utilizzo da parte della procura della Repubblica di Milano è opportuno si faccia piena luce, affinché possa essere pienamente garantito il rispetto degli articoli 111 e 112 della Costituzione in materia di giusto processo ed esercizio obbligatorio dell'azione penale -:

se non intenda adottare iniziative ispettive ai fini dell'eventuale esercizio dell'azione disciplinare. (4-16313)