ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 639 del 28/05/2012
Trasformazioni
Trasformato il 13/07/2012 in 5/07370
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/05/2012
Stato iter:
13/07/2012
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2012

TRASFORMA IL 13/07/2012

TRASFORMATO IL 13/07/2012

CONCLUSO IL 13/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16285
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA il 24 maggio 2012, Calogero Costa, 42enne di Borgo Ticino, si è tolto la vita nella sua cella nel carcere di Novara;

a quanto pare, l'uomo si è tolto il cordino che sosteneva i pantaloni della tuta, se l'è stretto attorno al collo e poi ha legato l'altro capo alla brandina e si è lasciato cadere per terra -:

se e come il giorno del suicidio fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto di pena in questione e se, con riferimento al suicidio del detenuto, non siano ravvisabili profili di responsabilità amministrativa o disciplinare in capo al personale penitenziario;

quante siano le unità dell'équipe psico-pedagogica e se e come possano coprire o coprano le esigenze dei detenuti del carcere di Novara;

con chi dividesse la cella e di quanti metri quadrati disponesse il detenuto morto suicida;

se il detenuto morto suicida fosse alloggiato all'interno di una cella rispondente a requisiti di sanità e igiene;

se nel corso della detenzione il detenuto fosse stato identificato come potenziale suicida e, in questo caso, se fosse tenuto sotto un programma di osservazione speciale;

se sia vero che il detenuto si trovasse in isolamento e, in caso di risposta affermativa, per quali motivo sia stato adottato questo provvedimento. (4-16285)