ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: SENALDI ANGELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2017
GUERRA MAURO PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 05/04/2017
Stato iter:
17/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2017
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/04/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/07/2017

CONCLUSO IL 17/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16174
presentato da
SENALDI Angelo
testo presentato
Mercoledì 5 aprile 2017
modificato
Giovedì 6 aprile 2017, seduta n. 775

   SENALDI, BRAGA, GUERRA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   a gennaio 2017 mezzi d'informazione hanno diffuso la notizia che le autorità svizzere, allo scopo di arginare reati contro il patrimonio a loro avviso commessi da criminali provenienti dall'Italia, avevano deciso di chiudere, nelle ore notturne, i valichi di frontiera a Novazzano, Pedrinate e Ponte Cremenaga;
   in data 1o aprile 2017 le autorità elvetiche hanno effettivamente incominciato a chiudere i tre valichi fra le ore 22 e le 5;
   la misura rischia di avere ripercussioni negative sulla viabilità nelle aree del territorio italiano che si trovano vicino ai valichi;
   la chiusura crea disagi ai frontalieri che attraversano il confine anche nelle ore interessate dal provvedimento;
   la Svizzera fa parte, come l'Italia, dell'Area Schengen, dunque non effettua più controlli sistematici alla frontiera (con eccezione per quelli previsti da precisi vincoli, dovuti a motivi di sicurezza interna o a fondati sospetti su minacce alla sicurezza pubblica e su casi di criminalità transfrontaliera) ed è tenuta a garantire la libera circolazione dei cittadini europei;
   la decisione è stata presa in modo unilaterale dalle autorità elvetiche, senza comunicazioni agli enti locali italiani che si trovano nei pressi del confine e senza tenere in considerazione i disagi conseguenti;
   la chiusura, stando alle fonti di stampa, dovrebbe rimanere in vigore per 6 mesi ma, avendo carattere sperimentale, potrebbe essere secondo l'interrogante prolungata sine die;
   la convocazione tempestiva dell'ambasciatore svizzero ha dimostrato l'attenzione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale verso la questione sollevata anche da tanti sindaci dei territori di confine –:
   se le autorità elvetiche abbiano indicato la tempistica per la risoluzione della situazione di disagio e di discriminazione che contravviene i trattati di libera circolazione;
   se, in caso di prosecuzione della chiusura notturna dei valichi di frontiera intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, a tutela dei cittadini italiani ed in particolare dei lavoratori frontalieri. (4-16174)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 835
4-16174
presentata da
SENALDI Angelo

  Risposta. — A seguito della chiusura notturna di alcuni valichi alla frontiera italo-svizzera, il 4 aprile 2017 la Farnesina ha convocato d'urgenza l'ambasciatore della Confederazione Svizzera in Italia, Giancarlo Kessler, per rappresentargli il disappunto del Governo italiano dinanzi alle iniziative del Canton Ticino in materia di immigrazione. L'ambasciatore Kessler ha ribadito il carattere transitorio della misura, con scadenza naturale di sei mesi.
  Occorre ricordare che la misura introdotta da parte svizzera è limitata a tre valichi minori, sui complessivi ventidue attualmente aperti al transito delle vetture. Il provvedimento, inoltre, ha natura temporanea e sperimentale e, benché non coordinato con le autorità italiane, risulta compatibile con l’acquis di Schengen.
  La Farnesina continuerà a monitorare e seguire con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda, in continuo raccordo con l'ambasciata d'Italia a Berna e con il consolato generale a Lugano, nel quadro del più generale impegno a tutela degli interessi dei cittadini italiani.
  Il Governo italiano – sia in occasione di incontri politici ad alto livello, che nelle discussioni in sede europea – ha sempre cercato di agevolare il dialogo con la Svizzera per la ricerca di una soluzione condivisa che rispetti i principi della libera circolazione e non introduca penalizzazioni nei confronti dei nostri residenti e frontalieri.
  Le tematiche ticinesi sono state sollevate in numerosi colloqui, anche al più alto livello dal Presidente Gentiloni con la Presidente della Confederazione Svizzera. Io stesso ho avuto un incontro il 20 febbraio 2017 con l'allora Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Beltraminelli; inoltre, il 24 maggio mi sono recato a Bellinzona per incontrare il Presidente Bertoli e una delegazione del Consiglio di Stato, dopo che il giorno precedente ero stato a Berna per colloqui presso il locale Ministero degli affari esteri. A Bellinzona ho sottolineato le nostre aspettative affinché il rapporto con il Canton Ticino sia un moltiplicatore delle eccellenti relazioni tra l'Italia e la Confederazione Elvetica, anche con la revisione di misure di carattere discriminatorio.
  La Farnesina continuerà a seguire attentamente gli sviluppi della questione e a vegliare affinché siano tutelati i lavoratori frontalieri italiani in Svizzera.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera circolazione delle persone

controllo alla frontiera

protezione del consumatore