PORTA, FRONER, GIANNI FARINA, BUCCHINO, GARAVINI, FEDI e NARDUCCI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
il riassorbimento delle pratiche di richiesta di cittadinanza nei Paesi dell'America meridionale presenta un andamento fortemente differenziato a seconda dei Paesi in cui le istanze sono state presentate, nel senso che il carico delle pratiche giacenti in Argentina, Uruguay e Venezuela è stato quasi interamente riassorbito, mentre quello accumulatosi in Brasile sfiora ancora le duecentomila unità;
non sono state risolutive, relativamente ai consolati presenti in Brasile, le misure finanziarie e organizzative adottate, il che dovrebbe portare a considerare la necessità di ragionevoli interventi straordinari, sia pure in un quadro di compatibilità con le difficoltà finanziarie che l'Amministrazione sta conoscendo da alcuni anni;
nel più complesso problema del reale riconoscimento del diritto alla cittadinanza previsto dalle leggi in vigore, un campo di particolare sensibilità è quello riguardante i cospicui arretrati relativi alle richieste degli abitanti, e loro discendenti, delle terre appartenute all'ex Impero austro-ungarico, per le quali la legge n. 379 del 14 dicembre 2000, prorogata dopo 5 anni e scaduta il 20 dicembre dello scorso anno, prevede un'istruttoria da svolgere presso il Ministero degli interni, ad opera di una speciale commissione interministeriale;
negli ultimi mesi dello scorso anno risultavano presentate dai beneficiari della legge 379 del 2000 circa 45.000 domande, di cui nemmeno la metà (19.054) erano state esaminate, con ritmi di smaltimento, dunque, che giustificano il timore di un andamento pluriennale delle attività istruttorie, nonostante gli accorgimenti procedurali già adottati;
una diluizione tanto prolungata nel tempo, non solo delude i legittimi aspiranti alla cittadinanza italiana, ma spesso vanifica lo stesso diritto di questi potenziali cittadini, molti dei quali hanno un'età già matura, e comunque mette in discussione un fondamentale diritto di cittadinanza previsto dal nostro ordinamento -:
quale sia lo stato dei lavori di istruttoria e di definizione delle domande di cittadinanza presentate dagli abitanti dell'ex impero austro-ungarico e, in particolare, quale sia la parabola temporale che si può ipotizzare per l'integrale smaltimento delle pratiche;
quali misure i Ministri interrogati intendano adottare per rafforzare le capacità operative della Commissione interministeriale e migliorarne la produttività, soprattutto con l'integrazione di unità amministrative in aggiunta a quelle già impegnate. (4-15972)