ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15816

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 753 del 06/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 06/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/03/2017
Stato iter:
31/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/05/2017

CONCLUSO IL 31/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15816
presentato da
PISICCHIO Pino
testo di
Lunedì 6 marzo 2017, seduta n. 753

   PISICCHIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   ha destato una grande impressione nella pubblica opinione nazionale la vicenda dell'incendio della baraccopoli situata tra Rigano Garganico e San Severo, costata la vita a due persone e, nelle ultime ore, anche l'inquietante episodio di criminalità verificatosi ancora nel grosso centro agricolo dauno, con una ennesima rapina a mano armata compiuta da due malviventi a viso coperto;
   si tratta di episodi legati da un preoccupante filo rosso, con una serie di altri atti criminosi che hanno reso la città di San Severo alla stregua delle città perdute del far west descritte dalle sceneggiature più truculente rintracciabili nella filmografia degli anni sessanta, solo che si tratta, purtroppo, di criminalità reale e non di trailer cinematografici;
   è doveroso ricordare che, per gettare una luce sulla emergenza criminalità a San Severo, il sindaco intraprese il 23 febbraio 2017 uno sciopero della fame, come segno di reazione civile ad una recrudescenza della criminalità che aveva fatto registrare, nella sola giornata precedente, quattro rapine messe a segno a danno dei cittadini sanseveresi;
   prima del 22 febbraio 2017 la cittadinanza aveva dovuto subire un numero purtroppo imprecisato ed impressionante di altri eventi malavitosi: rapine a mano armata eseguite con ferocia e disarmante spudoratezza a negozi di generi alimentari, farmacie, tabaccherie, negozi di abbigliamento, bar, agenzie immobiliari, in tutte le zone del centro abitato e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Inoltre, nelle ultime settimane, si erano registrati anche due omicidi e diversi attentati dinamitardi, con numerose bombe collocate in diversi esercizi commerciali della città;
   l'ultimo gesto di inaudita gravità si è svolto nella notte tra sabato e domenica, con spari contro alcuni mezzi della polizia nei pressi dell'albergo dove alloggiavano i poliziotti del reparto arrivati da Bari nei giorni scorsi;
   come si può immaginare i cittadini sono allo stremo anche per la percezione di un abbandono del territorio alla criminalità, in assenza di segnali forti da parte dello Stato centrale;
   si è svolto di recente un incontro tra il Ministro interrogato e il sindaco di San Severo per discutere delle criticità sopra richiamata e delle esigenze di controllo del territorio –:
   quali urgenti iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per sovvenire alla necessità di sicurezza che viene dalla popolazione di una città con oltre 60.000 abitanti, piegata da una criminalità che sta minando le regole fondamentali della convivenza civile. (4-15816)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 807
4-15816
presentata da
PISICCHIO Pino

  Risposta. — Con le interrogazioni in esame l'interrogante chiede interventi incisivi da parte del Governo per contrastare la criminalità nel comune di San Severo in provincia di Foggia.
  Si rileva preliminarmente che la provincia di Foggia presenta, sotto il profilo della sicurezza pubblica, peculiari e variegati aspetti di criticità, determinati non solo dalla presenza radicata di una criminalità organizzata efferata e agguerrita e di una criminalità diffusa parimenti violenta, ma anche da generalizzati comportamenti di illegalità che coinvolgono, prevalentemente in aree urbane a elevata marginalità sociale del capoluogo e dei centri più popolosi, estese fasce giovanili che costituiscono il serbatoio della manovalanza criminale.
  In tale contesto, in una fase storica iniziale caratterizzata da reati legati prevalentemente a contesti rurali, si è verificato il passaggio a fattispecie delittuose di maggiore spessore criminale.
  Attualmente la criminalità organizzata foggiana si connota per le sue capacità di diversificazione e rinnovamento, in uno scenario nel quale i gruppi tendono ad agire secondo modalità molto aggressive, con sodalizi che si aggregano e disgregano in relazione alle variazioni degli equilibri di potere e ai periodi di detenzione degli affiliati.
  Le attività criminose poste in essere ruotano principalmente intorno al traffico e lo spaccio degli stupefacenti, le estorsioni ed il riciclaggio di denaro di provenienza illecita reimpiegato in attività commerciali, l'usura, il gioco d'azzardo, nonché il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e le rapine. Anche le condotte estorsive, realizzate nei contesti rurali in danno sia di aziende agricole che nei confronti di grandi e medie realtà imprenditoriali, continuano a rappresentare una fonte di guadagno per i vari clan.
  Nel capoluogo dauno, la situazione di pacifica convivenza tra i diversi sodalizi è frutto di una meditata strategia di non belligeranza, mirata ad indurre un abbassamento del livello di attenzione della polizia sui lucrosi interessi, criminali e non, dell'organizzazione denominata «società foggiana» e a consentire, quindi, alla stessa la progressiva infiltrazione nelle attività economiche e politico-amministrative del territorio.
  In effetti, le indagini condotte dalle Forze dell'ordine in direzione della predetta «società» ne hanno evidenziato la consolidata propensione all'infiltrazione nel tessuto economico-imprenditoriale, nonché il coinvolgimento nelle più tradizionali attività di usura, narcotraffico ed estorsioni.
  A tale situazione di criticità va aggiunta quella determinata dalle nuove spinte criminali di giovani leve, particolarmente spregiudicate, interessate ad emergere nel panorama criminale del capoluogo e, pertanto, pronte, a tal fine, a commettere efferati delitti.
  Nel quadro generale sin qui delineato occorre inserire, per una corretta visione d'insieme della situazione nel foggiano, anche l'elemento statistico riguardante gli indici di delittuosità.
  Dalle rilevazioni relative al 2016 emerge infatti che il totale dei delitti segnalati nella provincia di Foggia fa registrare una flessione pari all'11,2 per cento rispetto all'anno precedente. In calo sono anche le rapine (-13 per cento) e i furti (-11,3 per cento). Vanno tuttavia segnalati, in controtendenza, i dati in crescita relativi alle estorsioni, agli omicidi e ai reati connessi agli stupefacenti.
  La cennata flessione è anche il frutto delle mirate strategie di prevenzione e contrasto messe a punto in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con i sindaci delle realtà di maggiore dimensione, tra cui quelle indicate nell'atto di sindacato ispettivo. In particolare, è stato ridefinito il modello complessivo di controllo coordinato del territorio, caratterizzandolo con una forte integrazione interforze anche della polizia locale, con l'ottimizzazione delle risorse e con una maggiore aderenza alle peculiarità del contesto territoriale.
  Si segnala, altresì, a riprova dell'efficacia dell'azione delle Forze di polizia, l'elevata percentuale dei delitti scoperti, spesso in flagranza di reato, che si attesta mediamente tra il 28 e il 30 per cento. Ragguardevole, poi, è il numero delle operazioni di polizia giudiziaria che hanno consentito di sgominare associazioni dedite al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni aggravate dal metodo mafioso, alle rapine e ai furti negli istituti di credito e ai caveau di istituti di vigilanza, nonché agli assalti ai furgoni portavalori.
  Fondamentale si è rivelato anche il potenziamento degli impianti tecnologici di videosorveglianza, realizzati con risorse del programma nazionale sicurezza, che forniscono un supporto rilevante alla prevenzione tout court e costituiscono strumenti indispensabili in numerose attività di indagine per la scoperta degli autori. In relazione a tale tecnologia, sarà compiuto uno sforzo ulteriore per la sua implementazione a valere sui fondi europei.
  Per quanto riguarda la presenza delle Forze di polizia sul territorio, si rappresenta che il dispositivo attualmente operante in provincia può contare su una forza di 2.075 unità, di cui 668 della polizia di Stato, 934 dell'Arma dei carabinieri e 473 della Guardia di finanza, a fronte di una previsione organica di 2.256 unità, con carenze più favorevoli rispetto ad altre realtà nazionali.
  Il contingente territoriale è rinforzato con aliquote dei reparti prevenzione crimine della polizia di Stato e della compagnia di intervento operativo dell'Arma dei carabinieri, impiegati nei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dalle autorità provinciali di pubblica sicurezza.
  Inoltre, dal 24 febbraio al 5 marzo 2017 sono state assegnate alla questura di Foggia, per le complessive esigenze di ordine e sicurezza pubblica, 560 unità dei reparti inquadrati delle Forze di polizia (in particolare 360 operatori della polizia di Stato, 160 dell'Arma dei carabinieri e 40 della Guardia di finanza).
  Si soggiunge che il prefetto di Foggia dispone di un'aliquota di 100 militari delle Forze armate, appartenenti al contingente di 7.050 militari dell'operazione strade sicure.
  D'altra parte, a seguito del parere favorevole espresso in sede di riunione tecnica di coordinamento interforze, è stato istituito di recente a Foggia il nucleo anticrimine dell'Arma dei carabinieri.
  Per quanto concerne in particolare il comune di San Severo, molteplici sono state le iniziative sinora assunte, cui si vanno ad aggiungere quelle programmate in attuazione della direttiva del Ministro dell'interno del 3 marzo 2017.
  In particolare, in sede di riunione del tavolo tecnico, tenuta il 17 marzo 2017 presso la prefettura di Foggia, è stato definito un piano complessivo delle azioni da intraprendere, alcune, peraltro già in corso.
  Tali azioni sono finalizzate all'implementazione del sistema di videosorveglianza cittadino, all'istituzione e convocazione, con cadenza mensile, di un tavolo tecnico interforze presso il commissariato di pubblica sicurezza di San Severo, integrato dalla polizia municipale, per coordinare le operazioni da effettuare. Tale modello è stato esteso anche agli altri commissariati della provincia.
  Relativamente al controllo del territorio, il sindaco di San Severo si è impegnato a verificare la possibilità di istituire una pattuglia notturna della polizia municipale, come peraltro previsto dalle direttive in materia di controllo coordinato del territorio urbano.
  Al fine di garantire il rispetto della legalità da parte degli esercenti attività soggette ad autorizzazioni amministrative, si è concordato di dare ulteriore impulso ai controlli sugli esercizi pubblici e sui circoli privati.
  In tale contesto di riaffermazione della legalità, è stato aperto un focus sui beni confiscati alla criminalità organizzata, assegnati all'amministrazione comunale, ed è stato promosso un ulteriore incontro con le associazioni di categoria dei commercianti e le Forze di polizia al fine di stimolare l'adesione al protocollo antirapina, con l'installazione di tecnologie affidabili di difesa passiva collegate alle sale operative delle Forze di polizia.
  Il potenziamento delle attività di prevenzione, controllo e vigilanza del territorio e il costante monitoraggio da parte delle Forze di polizia hanno consentito di dare in tempi brevi una risposta alle tre rapine perpetrate il 22 febbraio a San Severo con l'arresto nella stessa serata di due degli autori, mentre il successivo 15 marzo sono stati arrestati altri due complici in flagranza di reato, mentre commettevano una rapina ai danni di un tabaccaio nella vicina Torremaggiore.
  Per quanto riguarda i servizi di controllo straordinario, il prefetto di Foggia, a seguito di confronto in sede di coordinamento delle forze di polizia, ha disposto l'ulteriore rafforzamento dei servizi di controllo del territorio avvalendosi dei rinforzi dei reparti speciali. Inoltre, il comando provinciale dei carabinieri ha destinato a San Severo ben 4 delle 8 pattuglie della compagnia regionale di intervento operativo assegnate quotidianamente.
  A tali servizi straordinari, vanno aggiunti quelli effettuati con la forza territoriale del commissariato di pubblica sicurezza e dell'Arma dei carabinieri, rispettivamente con non meno di 3 e 6 pattuglie al giorno.
  Concludendo, si assicura che la situazione della sicurezza pubblica nel comune di San Severo, nel comune capoluogo e nella provincia di Foggia è alla costante attenzione del Ministero dell'interno e che le forze di polizia continueranno a seguire le questioni segnalate con le interrogazioni per garantire, con professionalità e senso di responsabilità, il costante monitoraggio del territorio e la predisposizione di adeguate misure di vigilanza e controllo.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

impresa immobiliare

sciopero della fame