ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15135

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 722 del 11/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/01/2017
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15135
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2017, seduta n. 722

   FANTINATI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   Mario Vece, l'agente di polizia rimasto gravemente ferito dall'ordigno esploso a Capodanno di fronte alla libreria «Il Bargello» di Firenze, dovrà pagarsi la protesi alla mano sinistra, amputata dalla deflagrazione;
   nel contratto dell'artificiere salernitano che, nello scoppio, ha perso anche l'uso di un occhio «non è prevista una polizza assicurativa per danni riportati in servizio. In molte regioni, quando ci si fa male in servizio bisogna pagarsi il ticket al pronto soccorso, come le partite Iva» ha denunciato il segretario provinciale del Siulp di Firenze, Antonio Lanzilli, all'indomani del tragico evento;
   Mario Vece, che ha subito il terzo intervento chirurgico all'occhio destro, gravemente compromesso, ha una moglie e due figlie e si tratta di una famiglia monoreddito;
   il sindacato italiano dei lavoratori della polizia di Stato ha annunciato l'apertura di un conto corrente per raccogliere denaro in favore dell'artificiere per aiutarlo, ha spiegato Lanzilli «ad affrontare spese di decine di migliaia di euro, perché ci sarà da mettere una protesi per la mano sinistra che non c’è più e da fare la riabilitazione, senza contare le spese che dovranno sostenere i familiari che da Salerno si sono trasferiti qui per stargli vicino» –:
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, il Governo non ritenga necessario, e ormai non più rinviabile, assumere iniziative, per quanto di competenza, che consentano l'introduzione nel contratto di lavoro delle forze di polizia di una polizza assicurativa, così da supportare gli agenti feriti o menomati in servizio. (4-15135)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-15135
presentata da
FANTINATI Mattia

  Risposta. — Come riferito nell'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, durante la notte del 1° gennaio 2017 alcuni operatori della questura di Firenze, nell'ambito dei servizi di prevenzione generale, hanno notato un involucro sospetto incastrato nella serranda della sede dell'associazione «Il Bargello», in via Leonardo da Vinci.
  Constatato che si trattava di un ordigno rudimentale, è immediatamente intervenuto il nucleo artificieri della Polizia di Stato per la messa in sicurezza del manufatto; purtroppo, nel corso delle operazioni di disinnesco, il sovrintendente Mario Vece è stato investito da un'improvvisa esplosione riportando gravi ferite alla mano sinistra e al volto, a causa della quali, come ricordato nell'interrogazione, ha poi subito l'amputazione della mano.
  Alla luce di quanto accaduto, l'interrogante lamenta l'assenza per il personale della Polizia di Stato di una polizza assicurativa che copra le spese di cura conseguenti ad eventuali infortuni sul lavoro. Al riguardo, occorre precisare che l'Amministrazione dell'interno – per il tramite del dipartimento della pubblica sicurezza – già applica apposite disposizioni normative a tutela di tutti coloro che vengono a trovarsi in situazioni analoghe a quelle sopra descritte.
  L'articolo 1, comma 555, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) già prevede, infatti, il rimborso delle spese di cura – comprese quelle per ricoveri in istituti sanitari e per protesi – per gli operatori delle Forze di polizia rimasti menomati nella propria integrità fisica a causa di lesioni riportate sul lavoro e riconosciute dipendenti da causa di servizio.
  Inoltre, il decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 29 ottobre 2001 prevede l'avvio, anche d'ufficio, della procedura per il riconoscimento della causa di servizio (articolo 3), del riconoscimento di un equo indennizzo (articolo 2) e di un trattamento pensionistico di privilegio (articolo 17).
  Sulla base di queste disposizioni normative, anche in relazione alla vicenda evidenziata nell'interrogazione sono state intraprese le apposite procedure per il riconoscimento della dipendenza delle lesioni traumatiche da causa violenta, secondo quanto disposto dall'articolo 1880 del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010). Si informa, al riguardo, che il 25 maggio di quest'anno, la competente commissione medico ospedaliera (C.M.O.) di La Spezia, in sede di giudizio di idoneità al servizio di pubblica sicurezza, ha ritenuto ascrivibili le lesioni traumatiche da causa violenta subite dal sovrintendente capo Mario Vece ai fini dell'equo indennizzo alla 5ª categoria; indennizzo che è stato successivamente liquidato il 31 luglio 2017, con apposito decreto ministeriale.
  Si fa, inoltre, presente che dopo il parere espresso nella seduta dello scorso 11 luglio dalla commissione consultiva di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 738 del 1981, il sovrintendente capo Mario Vece ha ripreso servizio per essere impiegato in «servizi interni e non operativi esterni con le prescrizioni previste dal processo verbale della C.M.O».
  Occorre poi aggiungere che, in favore del predetto dipendente, è prevista anche la liquidazione di una indennità speciale «
una tantum» ai sensi dell'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 738 del 1981; ciò avverrà non appena acquisito il formale provvedimento di parziale utilizzo alle mansioni individuate dalla citata commissione consultiva.
  A completamento di quanto riferito, si rappresenta, inoltre, che l'amministrazione della pubblica sicurezza ha deciso, con apposito decreto datato 26 maggio 2017, di accogliere l'istanza prodotta dal sovrintendente capo Mario Vece per l'applicazione di protesi transradiale mioelettrica bionica, come da preventivo pervenuto dal centro INAIL di Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna.
  Va, infine, segnalato che al dipendente in questione è stata conferita la medaglia d'oro al valore civile e la promozione per merito straordinario a sovrintendente capo.

Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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