ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14744

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 581 del 02/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: PORFIDIA AMERICO
Gruppo: MISTO-NOI PER IL PARTITO DEL SUD LEGA SUD AUSONIA
Data firma: 02/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 02/02/2012
Stato iter:
24/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2012

CONCLUSO IL 24/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14744
presentata da
AMERICO PORFIDIA
giovedì 2 febbraio 2012, seduta n.581

PORFIDIA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

l'istituto italiano per l'Africa e l'Oriente (o IsIAO), è un ente pubblico non economico, posto sotto la sorveglianza del Ministero degli affari esteri, a base associativa (circa 300 soci) nato nel 1995 dalla fusione dell'Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), fondato nel 1933 da Giovanni Gentile e Giuseppe Tucci, con l'Istituto italo-africano (IIA), fondato nel 1906;

l'IsIAO opera attivamente nel campo della promozione culturale fra l'Italia e i Paesi dell'Africa e dell'Asia. Ha costituito centri di studio e di ricerca, organizzato mostre e conferenze, patrocinato convegni e seminari specialistici, edito riviste e pubblicazioni di riconosciuto valore accademico, istituito, sin dagli anni '50, corsi di lingue e culture africane e orientali, restaurato siti prestigiosi (quali Persepoli in Iran) e avviato programmi di cooperazione nel campo della conservazione e restauro, sottoscritto convenzioni e gemellaggi con analoghi enti accademici e università sia italiani che stranieri, realizzando tutto ciò con il concorso dei suoi soci e di un gran numero di esperti e docenti di formazione orientalistica e africanistica. Inoltre, al fine di promuovere e coordinare attività scientifiche internazionali, si avvale di una rete di oltre 120 accordi e convenzioni in Italia e all'estero con università, Ministeri, accademie ed enti di ricerca;

il contributo di carattere scientifico che l'Istituto ha recato - e reca tuttora - a una più diffusa conoscenza dei vari aspetti (storici, linguistici, artistici, culturali, religiosi, e altro) delle civiltà affermatasi nel corso dei millenni nei Paesi dell'Africa e dell'Asia, testimonia un impegno e una dedizione costanti, nel solco della migliore tradizione della scuola africanistica e orientalistica italiana;

IsIAO possiede, oltre alla sede centrale di Roma, 3 sezioni su territorio nazionale, a Milano, Ravenna e Fano, e 3 sezioni all'estero, Kyoto, Shangai e Saidu Sharif; quest'ultima è operativa da oltre 50 anni soprattutto nel settore archeologico;

attraverso il suo centro scavi e ricerche archeologiche e i suoi numerosi centri di ricerca (di bioarcheologia, lessicografia, e altro) l'istituto organizza, da più di cinquanta anni, missioni archeologiche, etnografiche ed etnolinguistiche. Esse sono attualmente operative in Afghanistan, Armenia, Cina, Giordania, Iran, Iraq, Kazakhstan, Mali, Nepal, Oman, Pakistan, Sudan, Tajikistan, Thailandia, Tunisia, Turkmenistan, Uzbekistan, Yemen. Costante, inoltre, è sempre stato l'impegno dell'Istituto nella valorizzazione e conservazione dei beni culturali in Asia e in Africa anche mediante progetti di cooperazione, tra i quali vale la pena menzionare la costituzione nella Repubblica popolare cinese del Centro per la conservazione e il restauro del patrimonio storico-culturale a Xi'an e del Sino-Italian Cooperation Training Center of Conservation and Restoration for Cultural Properties a Pechino;

la biblioteca dell'IsIAO - che si articola in due sezioni, africana ed orientale - possiede circa duemilacinquecento testate periodiche (cinquecento correnti), raccolte rare e di pregio (manoscritti, xilografie, antiche edizioni, carte geografiche, raccolte fotografiche, e altro). Di singolare rilevanza sono, tra gli altri, il Fondo Tucci composto da circa venticinquemila volumi, tra cui un copioso manipolo di xilografie e manoscritti in lingua tibetana ed un ricco numero di testi in cinese della tradizione buddista; una collezione di microfilm riproducenti alcune raccolte di manoscritti tibetani cinesi provenienti dalle grotte di Dunhuang; il fondo Quaroni di carattere indologico ed il Fondo E. Dubbiosi composto di numerose opere manoscritte in arabo;

la sezione africana della fototeca, ereditata dal Ministero delle colonie, comprende circa quattrocentomila stampe fotografiche e ventimila negativi. La sezione orientale include cinquecentomila foto prodotte nel corso delle missioni dell'Istituto. Circa dodicimila sono frutto delle spedizioni di Giuseppe Tucci nella regione himalayana, con foto uniche di monumenti tibetani non più esistenti;

la cartoteca è ricca di tremila carte geografiche per un totale di quattordicimila fogli, ereditati dal servizio cartografico del Ministero delle colonie. La raccolta, che va dal penultimo decennio del XIX secolo alla prima metà del XX, è la più importante del genere in Italia e riguarda, in particolare Eritrea, Etiopia, Somalia e Libia;

le collezioni orientali, di proprietà dell'Istituto e depositate nel Museo nazionale d'arte orientale «Giuseppe Tucci» a Roma, comprendono materiali rinvenuti nel corso delle campagne archeologiche. Importantissimi i reperti dell'arte del Gandhara. Le collezioni africanistiche, conservate dall'Istituto, comprendono opere di artisti italiani attivi nelle ex colonie, dipinti etiopici, sculture lignee, documenti e cimeli di esploratori, elementi di arredo, produzioni locali, materiali archeologici;

l'IsIAO, tra le sue finalità più rilevanti, ha quelle di diffondere la conoscenza delle lingue e delle culture dei Paesi dell'Africa e dell'Oriente attraverso appositi corsi; corsi che vantano una lunga e consolidata tradizione. Già nel lontano 1934, l'IsMEO disponeva - sotto la presidenza di Giovanni Gentile e la vice-presidenza di Giuseppe Tucci - l'istituzione in Roma di un corso di cinese e di uno di giapponese. Da allora furono via via istituiti corsi di bengalico, urdu, hindi, persiano e altro e dal 1951 furono formalmente attivati i corsi pratici triennali di lingue e culture orientali e africane;

sin da gli anni 1950 l'IsIAO ha avviato una intensa attività editoriale che ha prodotto sinora più di 500 titoli tra monografie edizioni critiche di manoscritti redatti in lingue orientali, rapporti di scavo atti di convegni e riviste;

dal settembre 2008 è on-line il Media-Store dell'Istituto, in cui è possibile consultare ed acquistare tutti i libri del catalogo di IsIAO editore;

nel corso della primavera del 2011 l'ente è stato toccato da un enorme buco di bilancio che ha portato a giugno all'annuncio del commissariamento, che è diventato effettivo solo a dicembre. Il Ministero degli affari esteri, organo vigilante, non riesce ancora a quantificare la cifra esatta, ma si parla di una somma che va da un milione e mezzo a tre milioni di euro;

nel frattempo i dipendenti del prestigioso istituto (18 persone, impiegati i che hanno vinto un concorso pubblico) al quale fa capo anche il Museo nazionale d'arte orientale di Roma, sono stati lasciati senza stipendio e parrebbe senza chiare prospettive -:

quali iniziative di competenza il Ministro intenda porre in essere per sanare la situazione occupazionale e salariale degli impiegati e per recuperare nel miglior modo possibile le funzioni dell'IsIAO, che a fronte della sempre maggiore globalizzazione di beni e conoscenze e visto l'impegno continuo dell'Italia in missioni internazionali in scenari afroasiatici, viene a ricoprire un ruolo fondamentale nell'ambito di studi e ricerche di settore.
(4-14744)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 24 maggio 2012
nell'allegato B della seduta n. 638
All'Interrogazione 4-14744 presentata da
AMERICO PORFIDIA

Risposta. - In merito a quanto rappresentato dall'interrogante nel presente atto parlamentare si forniscono i seguenti elementi di informazione. Appare opportuno innanzitutto sottolineare che, alla luce della nuova normativa introdotta la scorsa estate, la procedura di liquidazione coatta amministrativa a cui è stato sottoposto l'Isiao ha costituito un atto dovuto per l'amministrazione vigilante di fronte al grave disavanzo di bilancio dell'istituto.
Tale misura non comporta nel modo più assoluto una rinuncia alla tutela e alle prospettive di valorizzazione del pregevole patrimonio culturale e delle preziose esperienze dell'Istituto. Nei numerosi incontri avuti dal Ministero degli esteri con il commissario liquidatore, si è sottolineata la volontà di individuare la formula più adeguata per salvaguardare l'ente, onde assicurarne la sostenibilità economica ed il rilancio delle attività, la cui vitalità ha inevitabilmente risentito delle sue condizioni finanziarie.
Il provvedimento adottato non vuole costituire un'operazione di taglio di una voce di spesa, ma un'occasione per restituire ad un'istituzione prestigiosa e ricca di potenzialità, adeguatamente trasformata, il suo ruolo di punto di riferimento per due aree continentali di interesse cruciale nei nuovi scenari mondiali. È prematuro indicare quale forma potrà assumere questa nuova realtà, ma è certo che è con questo obiettivo strategico che la Farnesina ha operato sinora e continuerà a operare.
Per quanto riguarda l'entità del disavanzo dell'ente dell'Isiao, esso ammontava, secondo l'ultimo consuntivo inviato all'amministrazione vigilante, relativo all'esercizio 2010, a 3.050.845,06 euro. La situazione debitoria dell'ente ha portato nel giugno del 2011 all'interruzione del fido bancario ed alla conseguente mancata corresponsione delle retribuzioni al personale dipendente. Nel mese successivo, il Ministero degli esteri ha avviato l'iter per il decreto di commissariamento dall'Istituto in base a quanto disposto dall'articolo 15 comma 1 della legge n. 111 del 2011. Tale norma prevede, infatti, la liquidazione coatta amministrativa di tutti gli enti pubblici in dissesto finanziario ovvero insolventi verso i propri creditori, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze.
A conferma dell'impegno del Ministero degli esteri a sostegno dell'Isiao, è stata istituita una «Task force» interdirezionale per le attività di supporto alla procedura di liquidazione e per la verifica delle possibilità di ripristino di attività sostenibili nel tempo con nuove formule istituzionali.
È opportuno, infine, rilevare che la procedura avviata fornisce maggiori garanzie ai lavoratori dell'Isiao, assicurandone il trasferimento presso altra amministrazione centrale o in un'eventuale agenzia, in linea con il dettato dell'articolo 15 comma 1 della legge n. 111 del 2011. L'opzione scelta è quella del trasferimento delle 18 unità di personale dell'istituto nei ruoli del Ministero degli affari esteri, attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Nella consapevolezza dell'intollerabile condizione in cui i dipendenti dell'Ente sono venuti a trovarsi, la Farnesina si è attivata, insieme al Ministero dell'economia e delle finanze, per una rapida finalizzazione del decreto.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Marta Dassù.