ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14657

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 27/10/2016
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/01/2017

SOLLECITO IL 08/03/2017

SOLLECITO IL 22/05/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14657
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   RIZZO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il complesso edilizio della casa circondariale di Caltagirone è di recente costruzione (1992-2002), realizzato con moduli prefabbricati e consta di due sezioni detentive denominate blocco 25 e blocco 50;
   recenti dichiarazioni del segretario nazionale della Uil polizia penitenziaria, Armando Algozzino, denunciano lo stato di totale abbandono che caratterizza la struttura e la totale assenza di interventi di manutenzione ordinaria negli ultimi anni;
   le criticità del fabbricato riguardano soprattutto il block house, privo di riparo dagli agenti atmosferici, un bagno e la porta carraia non dotata di sistemi di aerazione e aspirazione;
   la UILPA polizia penitenziaria sottolinea la carenza di organico presso gli istituti e l'età media molto elevata dei poliziotti penitenziari: 51/52 anni per la casa circondariale di Caltagirone che sembra non essere un caso isolato;
   l'organico previsto a Caltagirone è stato ridotto da 158 a 137 in due anni, ma in realtà sono presenti 78 agenti e sono del tutto insufficienti rispetto alle esigenze operative, così come è esiguo il numero delle unità, 15 in tutto, impiegate presso il nucleo traduzioni e piantonamenti: quest'ultimo dispone di appena 5 mezzi attivi, sebbene in pessimo stato, rispetto ai 25 in dotazione, poiché i restanti sono fuori servizio –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
   quali interventi urgenti e quali interventi programmatici siano stati già predisposti dall'amministrazione penitenziaria per ripristinare le strutture fatiscenti;
   quali siano gli interventi urgenti e quali quelli in programma per il riassestamento del parco mezzi;
   se sia allo studio del Ministro interrogato la possibilità di aumentare la dotazione organica della casa circondariale di Caltagirone alla luce anche dei lavori di ampliamento in corso. (4-14657)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-14657
presentata da
RIZZO Gianluca

  Risposta. — Con l'atto ispettivo indicato in oggetto, l'interrogante, dopo aver riportato le dichiarazioni dell'esponente di un'associazione sindacale della polizia penitenziaria in merito alle criticità manutentive e strutturali della casa circondariale di Caltagirone nonché in merito alla carenza di mezzi e di personale operante presso il medesimo istituto, richiede quali iniziative siano state assunte o programmate per la risoluzione delle problematiche evidenziate.
  Quanto alle carenze strutturali, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha riferito che l'istituto di Caltagirone, sebbene di realizzazione piuttosto recente, presenta certamente talune problematiche che, tuttavia, non paiono di natura e gravità tali da legittimare l'affermazione di un «totale stato di abbandono».
  Nel corso dei mesi scorsi, sono state eseguite opere di manutenzione straordinaria con interventi di ristrutturazione di vari ambienti. Sono stati, inoltre, finanziati lavori di ristrutturazione ed adeguamento del blocco 10, e sono stati redatti progetti per l'adeguamento e la risoluzione di problematiche dell'impianto idrico.
  Per quanto, poi, riguarda le criticità relative al
«block house» dell'istituto, il provveditorato regionale si è attivato ed è in fase di elaborazione un progetto di completa ristrutturazione.
  Va rappresentato, più in generale, che la casa circondariale di Caltagirone è inserita a pieno titolo nelle iniziative di edilizia penitenziaria in corso di attuazione.
  Con la cessazione anticipata delle attività del commissario del Governo per le infrastrutture carcerarie, la programmazione degli interventi avviene in seno al comitato paritetico interministeriale per l'edilizia penitenziaria cui partecipa il mio Dicastero e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Oltre alle predette attività manutentive realizzate o in corso di progettazione, va rilevato che – come risulta dalla relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del programma di edilizia penitenziaria per l'anno 2016 redatto dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria – tra gli interventi in relazione ai quali è prevista l'ultimazione dei lavori nel corso del 2017 è compresa la realizzazione di un nuovo padiglione da 200 posti per la casa circondariale di Caltagirone, con appalto gestito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Quanto alle denunciate carenze del personale di polizia penitenziaria, il dipartimento predetto ha comunicato dati differenti rispetto a quelli riportati nell'atto ispettivo: infatti, a fronte di 137 unità previste in pianta organica, presso la casa circondariale di Caltagirone risultano attualmente presenti 115 unità, percentuale di presenza che si attesta all'81,75 per cento solo leggermente al di sotto del valore medio regionale che è pari al 83,54 per cento.
  In base ai dati comunicati, la carenza maggiore riguarda i ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti.
  Pur nella consapevolezza del quadro di scopertura che caratterizza sull'intero territorio nazionale l'organico della polizia penitenziaria, non può che ribadirsi come anche la situazione dell'istituto di Caltagirone non potrà che essere tenuta nella massima considerazione in occasione delle nuove assegnazioni di personale, ormai imminenti.
  In attesa, infatti, della riattivazione delle procedure concorsuali per l'assunzione di 300 unità maschili e 100 femminili, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 ottobre 2016 l'amministrazione penitenziaria è stata autorizzata ad assumere n. 887 unità di agenti già vincitori di concorso.
  E, nell'ambito di tale quadro, il decreto-legge n. 244 del 30 dicembre 2016 (decreto «milleproroghe»), convertito con la recente legge 27 febbraio 2017, n. 19, ha previsto la proroga, sino al dicembre 2017, della validità delle graduatorie dei concorsi banditi ai sensi dell'articolo 2199 del codice dell'ordinamento militare, pubblicate in data non anteriore al 1° gennaio 2012.
  Tale intervento normativo consentirà, dunque, all'amministrazione di attingere alle predette graduatorie per avviare le procedure finalizzate all'assunzione, nell'anno in corso, di 887 donne e uomini, che andranno a colmare, in parte, il vuoto in organico del corpo di polizia penitenziaria.
  Si tratta di un primo passo, ma molto importante, che dimostra la costante attenzione riservata dal Governo a tale questione e che intende migliorare le condizioni di lavoro negli istituti, garantirne maggior sicurezza ed assicurare un miglior trattamento per le persone detenute.
  Nella medesima direzione vanno, inoltre, gli interventi tendenti a limitare al minimo la possibilità che il personale della polizia penitenziaria sia assegnato ad attività diverse da quelle proprie dell'istituzione. In questo senso, presso il Gabinetto del Ministero della giustizia, sono state organizzate apposite riunioni sul tema con la partecipazione dei vertici di tutte le articolazioni ministeriali interessate.
  Nella prospettiva del miglioramento dei modelli di organizzazione ed in attuazione del nuovo regolamento introdotto con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2015, che ha ridisegnato l'intero apparato del Ministero della giustizia, sono in corso di emanazione diversi decreti ministeriali, relativi, tra l'altro, alla rimodulazione della dotazione organica dei ruoli della polizia penitenziaria prevista dall'articolo 44 del decreto legislativo n. 95 del 29 maggio 2017, adottato in attuazione della delega di cui all'articolo 8, comma 1, lettera
a), della legge 7 agosto 2015, n. 124 per il riordino della carriera delle forze di polizia, nonché per l'adozione delle misure per la definizione dei criteri e delle priorità di assegnazione delle sedi di servizio del personale del corpo di polizia penitenziaria, in attuazione dell'articolo 11, comma 2, lettera m), del decreto del Ministro della giustizia 2 marzo 2016.
  Solo grazie ad un impegno politico intenso e costante, articolato in contestuali interventi di carattere normativo ed organizzativo, di edilizia penitenziaria e di politiche del personale, le complessive condizioni detentive, in ambito locale così come sul piano nazionale, sono destinate a migliorare ulteriormente rispetto al passato.

Il Ministro della giustizia: Andrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

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