ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 617 del 02/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 02/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/05/2016
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13050
presentato da
LO MONTE Carmelo
testo di
Lunedì 2 maggio 2016, seduta n. 617

   LO MONTE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nei mesi scorsi, il Parlamento venezuelano ha decretato lo stato di emergenza sanitaria; una decisione che si attendeva da mesi, vista la mancanza cronica di medicine e nuovamente la presenza di malattie che erano state debellate dal Paese nel secolo scorso;
   malattie nuove, come il virus Zika; altre conosciute e bene o male controllate, come i virus del dengue e del chicunguya; e altre ancora debellate dal secolo scorso, come il paludismo, la scabbia, la tubercolosi e il «mal de Chaga» sono tutte patologie che oggi destano preoccupazione per la repentina diffusione;
   la mancanza di medicine sta mettendo seriamente in pericolo la vita dei venezuelani. Stando alle cifre offerte da Ferfaven (Federación de Farmacias de Venezuela), si stima in oltre il 60 per cento la mancanza di farmaci. Ma altre fonti offrono cifre ancora più drammatiche;
   la carenza di medicinali, stando a quanto affermano gli esperti, sarebbe la conseguenza logica del debito del Governo con i laboratori farmaceutici; un debito che sembrerebbe attestarsi attorno ai 3 mila milioni di dollari e che non permette ai laboratori d'importare le materie prime per la produzione di medicinali;
   è sempre più difficile per i venezuelani trovare una medicina in farmacia. Gli scaffali dei negozi delle grandi catene farmaceutiche, ma anche quelli delle piccole farmacie, sono pieni di bevande gassate, patatine fritte, a volte biscotti ma non medicine. Sono queste le grandi assenti. Mancano gli antidolorifici e gli antifebbrili per bambini, le pasticche per il dolore di testa e il mal di gola, i farmaci antiacidi e digestivi, gli sciroppi per la tosse;
   insomma, mancano le medicine più elementari e di uso comune. Ma non solo. Grandi assenti, nelle farmacie, sono anche gli antibiotici, gli antidepressivi, i farmaci antipertensivi e ipoglicemizzanti, gli anticoncezionali e le soluzioni per combattere l'aids;
   negli ospedali pubblici, la carenza cronica di medicamenti si è andata aggravando sempre di più: mancano i biochimici e i reagenti per i laboratori, le lastre per gli esami di radiologia, e le materie prime per gli esami di medicina nucleare;
   il servizio di cardiologia dell'ospedale universitario di Caracas ha denunciato recentemente il decesso di 13 malati per mancanza di materiale chirurgico e la morte di altri 42 infermi che, rimandati a casa, erano in attesa di un'operazione al cuore;
   il 13 febbraio 2016 anche il presidente della commissione «Giustizia e Pace» della Conferenza episcopale del Venezuela, monsignor Roberto Liickert León, arcivescovo di Coro, in un documento pubblicato in occasione della Giornata del malato ha denunciato: «Negli ultimi mesi si è intensificata in modo sistematico la mancanza di farmaci per tutti i tipi di malattie, ma soprattutto per il diabete, l'epilessia, l'Hiv, le malattie cardiovascolari, che ha già provocato la morte di molte persone, senza avere nessuna risposta dalle agenzie governative ... Allo stesso tempo la crisi dovuta alla carenza di cibo causa altre minacce per la salute della popolazione venezuelana tra cui: la malnutrizione per mancanza di apporto di nutrienti e vitamine, un basso indice glicemico incontrollato provocato dall'assenza di una dieta corretta, causa di una condizione mentale e sociale alterata che genera ansia, paura e angoscia ..... la salute è un diritto umano, e non può essere sottomessa agli interessi ideologici di gruppi, enti o amministrazioni» –:
   quali iniziative i Ministri interrogati abbiano intenzione di porre in essere, anche in collaborazione con le autorità europee, al fine di intervenire con misure appropriate per diminuire o quantomeno ridurre le sofferenze del popolo venezuelano dovute alla mancanza di medicinali;
   quali iniziative, in collaborazione con le istituzioni europee, si possano intraprendere al fine di limitare e contenere la possibile crisi umanitaria e sanitaria che potrebbe valicare i confini del Venezuela. (4-13050)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-13050
presentata da
LO MONTE Carmelo

  Risposta. — Il Venezuela sta attraversando una delle fasi più critiche della sua storia, che si ripercuote su una fascia di popolazione sempre più ampia, le cui condizioni economiche, sociali e sanitarie sono fortemente deteriorate.
  La Farnesina segue con molta attenzione l'evoluzione della grave situazione nel Paese sudamericano. Per poter intervenire con efficacia, ha rafforzato la capacità operativa delle sedi, inviando nel 2016 cinque unità di personale da Roma (tre al consolato generale a Caracas e due all'ambasciata). Il Ministro Alfano ha inoltre dato disposizioni affinché altre sei unità partano prossimamente e quattro impiegati siano assunti a contratto localmente. L'Ambasciata a Caracas agisce in stretto coordinamento con la nostra rete diplomatico-consolare nel Paese e con gli enti rappresentativi della collettività italiana, al fine di fornire adeguata comunicazione e assistenza ai connazionali e creare le condizioni per interventi tempestivi a loro tutela.
  Il Governo italiano si mantiene altresì in stretto raccordo con le Istituzioni europee, sia attraverso i gruppi di lavoro a Bruxelles, sia nel coordinamento della nostra Ambasciata a Caracas con la delegazione europea presente in loco e con le ambasciate dei Paesi partner, al fine di monitorare la situazione ed esercitare le opportune azioni di sensibilizzazione verso le Autorità nazionali.
  Per quanto concerne la grave penuria di medicinali, su istruzione della Farnesina l'ambasciatore italiano in Venezuela ha più volte rappresentato al Ministro degli affari esteri venezuelano, signora Delcy Rodriguez, la forte preoccupazione del Governo italiano per la situazione in loco, proponendo delle modalità operative per far pervenire dall'Italia alcuni medicinali essenziali ai nostri connazionali, in particolare agli anziani. Nonostante il parlamento venezuelano abbia emanato un decreto di stato d'emergenza, il ministro Rodriguez ha negato che nel paese vi sia un'emergenza sanitaria e ha aggiunto che, in caso di necessità, il Governo venezuelano potrebbe richiedere ad alcuni organismi internazionali, come la FAO e l'OMS, la fornitura dei farmaci mancanti.
  Le nostre istanze in materia di assistenza ai connazionali residenti in Venezuela sono state reiterate a luglio dello scorso anno dal Ministro degli esteri pro-tempore Gentiloni alla sua omologa Delcy Rodriguez e lo scorso ottobre dal sottoscritto durante una missione a Caracas. La signora Rodriguez, sensibilizzata sulla necessità che i nostri connazionali possano ricevere i medicinali di cui necessitano, si era personalmente impegnata a sopperire alle esigenze della collettività e le era stata consegnata una lista di medicinali indispensabili e urgenti che tuttavia non sono mai stati distribuiti. Non ha inoltre avuto maggior fortuna la disponibilità manifestata dalla Farnesina ad alleviare, tramite le Nazioni Unite, la situazione di scarsità nel paese di beni di prima necessità.
  Si assicura che la Farnesina, anche sulla base dell'impulso ricevuto dal Parlamento, assume ogni iniziativa utile ad ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo per superare la situazione critica in cui versa il Paese; è altresì impegnata, insieme all'Ambasciata d'Italia a Caracas, a cercare di alleviare la presente crisi connessa alla mancanza di medicinali e di generi alimentari di prima necessità, il cui afflusso è tuttavia necessariamente subordinato all'autorizzazione del governo venezuelano.
  Continua pertanto la costante pressione sulle autorità venezuelane affinché acconsentano all'invio di forniture d'emergenza che il Governo italiano è disposto da tempo a far pervenire alla comunità italiana ivi residente.
Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionaleMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

malattia

politica sanitaria