ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10288

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 09/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10288
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   LOMBARDI, DI BATTISTA, VIGNAROLI, BARONI, DAGA e RUOCCO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   in data 20 agosto 2015, nella chiesa Don Bosco, quartiere Tuscolano, a Roma si svolgevano i funerali di Vittorio Casamonica, noto boss dell'omonimo clan criminale particolarmente attivo nelle zone della periferia sud-est della capitale: Romanina, Anagnina, Porta Furba, Tuscolano e più giù, verso sud, fino a Frascati o Monte Compatri;
   secondo la Direzione Investigativa Antimafia, tale clan rappresenta la struttura criminale più potente e radicata del Lazio, con un patrimonio stimato di 90 milioni di euro. Secondo un censimento di Vittorio Rizzi, capo della squadra mobile di Roma, il clan conterebbe almeno un migliaio di affiliati;
   negli anni la famiglia è stata al centro di indagini della magistratura e sequestri di beni, con accuse che vanno dal racket e all'usura;
   il clan è infatti attivo in molti settori commerciali ed economici, tra cui edilizia, immobiliare, gestione di ristoranti e stabilimenti balneari, investimenti di capitale in società; il clan è stato oggetto di indagini per i reati di usura (con interessi dal 200 per cento al 300 per cento), di traffico di stupefacenti in Germania, Spagna, Paesi Bassi e Italia, di scambio elettorale politico mafioso a livello comunale nel Lazio e a livello regionale, e per svariate attività illecite poste in essere nel litorale capitolino; da fonti di stampa si apprende della collaborazione del clan dei Casamonica con l'ex cassiere della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, il quale «venderebbe» al clan i debitori insolventi al fine di riscuotere i crediti;
   il funerale di Vittorio Casamonica si è svolto alla presenza di migliaia di persone al seguito di una carrozza antica trainata da sei cavalli neri, accompagnate da una banda musicale e c'era anche un elicottero che, a bassissima quota, lanciava petali rossi sulla folla di presenti che emetteva grida di commiato verso il feretro, successivamente trasferito su una Rolls-Royce;
   questo è stato lo spettacolo cui i cittadini romani sono stati chiamati ad assistere e che è stato consentito a causa di un apparato statale inchinato dinanzi al defunto, a favore del quale sono state dispiegate ingenti risorse della capitale;
   il regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, al Capo II, Delle cerimonie religiose fuori dei templi e delle processioni ecclesiastiche o civili, gli articoli 26 e 27 prevedono che il questore possa vietare che il trasporto funebre avvenga in forma solenne o determinare speciali cautele a tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini («26. Il questore può vietare, per ragioni di ordine pubblico o di sanità pubblica, le funzioni, le cerimonie, le pratiche religiose e le processioni indicate nell'articolo precedente, e può prescrivere la osservanza di determinate modalità, dandone, in ogni caso, avviso ai promotori almeno ventiquattro ore prima. Alle processioni, sono, nel resto, applicabili le disposizioni del capo precedente.
   27. Le disposizioni di questo capo non si applicano agli accompagnamenti del Viatico e ai trasporti funebri, salve le prescrizioni della legge e dei regolamenti di sanità pubblica e di polizia locale. Il questore può vietare che il trasporto funebre avvenga in forma solenne ovvero può determinare speciali cautele a tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini»);
   intanto l'Enac è intervenuta sospendendo, in via cautelativa, la licenza del pilota dell'elicottero che ha sorvolato la chiesa lanciando petali di rosa. «Non è stata data alcuna autorizzazione al volo o al sorvolo della città di Roma» dichiara l'ente nazionale dell'aviazione civile. Da una prima ricostruzione dei fatti — spiega l'Enac — il volo è stato effettuato da un privato che è decollato dall'elisuperficie di Terzigno, in provincia di Napoli, con destinazione l'elisuperficie Romanina. In arrivo su Roma ha chiesto alla torre controllo l'autorizzazione all'attraversamento dello spazio aereo controllato, effettuando successivamente una deviazione su Roma a quota inferiore alla minima che, sulla città, non può essere meno di 1.000 piedi, ovvero circa 330 metri;
   il prefetto di Roma Franco Gabrielli, al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza convocato dopo i funerali choc, ha affermato: «Si è trattato, afferma, di “una cosa grave. Stigmatizzabile. Non doveva accadere. E invece è accaduta. Le informazioni c'erano ma non sono state valorizzate. Sia polizia che carabinieri avevano contezza che ci sarebbe stato un funerale del capostipite di una famiglia che nella città ha un rilievo assoluto nell'ambito della criminalità. Seppur in maniera indiretta quindi — ha aggiunto il prefetto — le informazioni c'erano ma queste informazioni non hanno raggiunto i vertici che potevano prendere decisioni”»; il riferimento è anche al permesso straordinario firmato dal presidente della prima sezione della corte d'appello Giorgio Maria Rossi e inviato alla tenenza dei carabinieri di Ciampino, grazie al quale è stato consentito ad Antonio Casamonica, figlio di Vittorio, agli arresti domiciliari, di partecipare ai funerali del padre, presso la parrocchia di San Giovanni Bosco al quartiere Cinecittà di Roma. La richiesta è stata inoltrata alla Corte dal suo avvocato, Mario Giraldi, il giorno 19 agosto. L'istanza è stata accolta e i magistrati hanno autorizzato, come si legge nel documento, «l'imputato ad allontanarsi dalla propria abitazione» dalle 10 fino alle 14;
   il sindaco di Roma Ignazio Marino ha dichiarato: «A Roma lo Stato non è stato nelle condizioni di garantire la sicurezza dello spazio aereo, con l'intrusione di oggetti volanti non identificati; la responsabilità della sicurezza di spazi aerei e terrestri, soprattutto ai tempi del primo Giubileo nell'era dell'Isis, spetta al Governo e al Viminale»;
   l'assessore alla legalità del comune di Roma Alfonso Sabella ha di recente dichiarato: «Certamente si poteva e si doveva evitare. Se non si è evitato è perché Roma non ha ancora gli anticorpi necessari per comprendere e prevenire cose di questo tipo: l'esistenza della mafia è stata negata fino a pochissimo tempo fa» –:
   se i Ministri interrogati non si considerino responsabili del corto circuito di informazioni che ha determinato il verificarsi di un evento quale il funerale del capostipite di una famiglia che ha un rilievo assoluto nell'ambito della criminalità romana;
   quali conseguenze avrà la mancata applicazione delle norme del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza da parte dei soggetti responsabili;
   se lo Stato sia in grado di garantire la sicurezza di spazi aerei e terrestri, soprattutto in vista del Giubileo.
(4-10288)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

veicolo spaziale

sicurezza pubblica

traffico di stupefacenti