Legislatura: 17Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2015 PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 09/09/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/09/2015
RITIRATO IL 16/09/2015
CONCLUSO IL 16/09/2015
REALACCI, BORGHI e PASTORELLI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
da organi di stampa e da numerosi articoli sui giornali nazionali e online, si apprende come la grande proliferazione di fauna selvatica, e in particolare di cinghiali, stia creando notevoli criticità alle colture agricole e, in qualche in caso, alcuni incidenti anche all'uomo;
recentemente i rappresentanti delle associazioni agricole, Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno espresso il loro allarme per circa i danni causati dagli animali non domestici, in particolare da questa specie di ungulati. La questione infatti sta assumendo caratteristiche di emergenza nazionale;
il cinghiale sia per le sue caratteristiche costitutive, arriva a pesare anche oltre 100 chilogrammi, che per le sue abitudini alimentari mette a serio rischio le colture agricole: infatti rispetto al totale dei danni all'agricoltura causati da fauna selvatica, la percentuale ascrivibile al cinghiale è preponderante anche perché risulta pressoché assente una specie animale antagonista;
è opportuno altresì ricordare che circa un secolo fa i cinghiali si erano quasi estinti, ma poi furono reintrodotti in massa per favorire l'attività venatoria: in particolare negli Anni Sessanta con esemplari provenienti dai Carpazi più forti e prolifici, di maggiori dimensioni e conseguentemente con un impatto sull'ambiente più rilevante dei cinghiali nostrani. Attualmente, l'Ispra ha di recente stimato che possano aver superato il milione di esemplari, diffusi in tutte le venti regioni e nel 95 per cento delle province;
nei Parchi Nazionali la gestione del cinghiale deve avvenire secondo le linee guida predisposte dall'Ispra per conto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che prevedono l'attuazione di misure ed interventi per il contenimento della specie;
alcuni Parchi Nazionali già attuano con successo ed efficacia le suddette linee guida mentre altri, pur avendo a disposizione risorse, le hanno implementate in maniera parziale e insufficiente –:
se il Ministro interrogato non intenda assumere iniziative anche normative finalizzate a dare piena attuazione alle linee guida predisposte dall'Ispra per la gestione dei cinghiali nei Parchi nazionali, valutando la sussistenza dei presupposti per nominare commissari governativi per i casi di inadempienza. (4-10286)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):parco nazionale
fauna
abitudine alimentare