ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10286

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 09/09/2015
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 09/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/09/2015
Stato iter:
16/09/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 16/09/2015

CONCLUSO IL 16/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10286
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   REALACCI, BORGHI e PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   da organi di stampa e da numerosi articoli sui giornali nazionali e online, si apprende come la grande proliferazione di fauna selvatica, e in particolare di cinghiali, stia creando notevoli criticità alle colture agricole e, in qualche in caso, alcuni incidenti anche all'uomo;
   recentemente i rappresentanti delle associazioni agricole, Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno espresso il loro allarme per circa i danni causati dagli animali non domestici, in particolare da questa specie di ungulati. La questione infatti sta assumendo caratteristiche di emergenza nazionale;
   il cinghiale sia per le sue caratteristiche costitutive, arriva a pesare anche oltre 100 chilogrammi, che per le sue abitudini alimentari mette a serio rischio le colture agricole: infatti rispetto al totale dei danni all'agricoltura causati da fauna selvatica, la percentuale ascrivibile al cinghiale è preponderante anche perché risulta pressoché assente una specie animale antagonista;
   è opportuno altresì ricordare che circa un secolo fa i cinghiali si erano quasi estinti, ma poi furono reintrodotti in massa per favorire l'attività venatoria: in particolare negli Anni Sessanta con esemplari provenienti dai Carpazi più forti e prolifici, di maggiori dimensioni e conseguentemente con un impatto sull'ambiente più rilevante dei cinghiali nostrani. Attualmente, l'Ispra ha di recente stimato che possano aver superato il milione di esemplari, diffusi in tutte le venti regioni e nel 95 per cento delle province;
   nei Parchi Nazionali la gestione del cinghiale deve avvenire secondo le linee guida predisposte dall'Ispra per conto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che prevedono l'attuazione di misure ed interventi per il contenimento della specie;
   alcuni Parchi Nazionali già attuano con successo ed efficacia le suddette linee guida mentre altri, pur avendo a disposizione risorse, le hanno implementate in maniera parziale e insufficiente –:
   se il Ministro interrogato non intenda assumere iniziative anche normative finalizzate a dare piena attuazione alle linee guida predisposte dall'Ispra per la gestione dei cinghiali nei Parchi nazionali, valutando la sussistenza dei presupposti per nominare commissari governativi per i casi di inadempienza. (4-10286)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

fauna

abitudine alimentare