ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 396 del 17/11/2010
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/03376
Firmatari
Primo firmatario: CICCANTI AMEDEO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 17/11/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/11/2010
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/03/2011

SOLLECITO IL 17/01/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09459
presentata da
AMEDEO CICCANTI
mercoledì 17 novembre 2010, seduta n.396

CICCANTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:


Poste italiane spa è stata interessata, negli ultimi anni, da un vasto fenomeno di contratti a tempo determinato, che ha generato anche un massiccio ricorso alla giurisdizione del lavoro, con conseguente trasformazione - in gran parte dei casi - del contratto di lavoro a tempo indeterminato;


in data 13 gennaio 2006, Poste italiane spa ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali un accordo teso a regolamentare le migliaia di sentenze di reintegro emesse dai vari giudici del lavoro aditi; l'accordo prevedeva, in sede di conciliazione, la sottoscrizione di un verbale con il quale il lavoratore ricorrente si impegnava alla restituzione delle somme percepite per il periodo non lavorato (ossia quello intercorrente tra la data della scadenza del contratto a tempo determinato e la sentenza di riassunzione) in cambio della desistenza all'appello ai gradi superiori della giustizia;


in data 10 luglio 2008, è stato sottoscritto un ulteriore accordo tra Poste italiane e organizzazioni sindacali, con il quale venivano esclusi, dai supposti benefici del precedente accordo citato, coloro che si trovavano in servizio in forza di una sentenza del giudice del lavoro adito, ma, nel contempo, erano anche rientrati in servizio a causa di un contratto di lavoro interinale;


in data 27 luglio 2010, Poste italiane spa ha sottoscritto un ulteriore accordo con le organizzazioni sindacali per meglio regolare le situazioni derivanti dai contratti a tempo determinato e dei riammessi in servizio a seguito di sentenza giurisdizionale. Con tale accordo si dava la possibilità di conciliare anche a coloro per i quali pendevano i ricorsi in sede di corte d'appello al momento della sottoscrizione del primo accordo del 13 gennaio 2006;


con questo ultimo accordo del 27 luglio 2010, però, sono stati ancora esclusi coloro che erano stati riammessi a lavoro con contratto interinale, ancorché godessero, parimenti agli altri, di una sentenza di riammissione al lavoro da parte del giudice del lavoro adito -:


quali motivazioni d'ordine giuridico e di strategia aziendale vengano addotte ancora oggi per escludere da una regolamentazione transattiva quelle centinaia di lavoratori che hanno avuto una sentenza di reintegro al lavoro, con trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, solo perché nel periodo di pendenza del processo sono stati reinseriti con contratto interinale, ancorché abbiano dichiarato la loro disponibilità a restituire, parimenti agli altri, gli emolumenti percepiti per il periodo non lavorato. (4-09459)