ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09065

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 421 del 05/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: QUARANTA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 05/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09065
presentato da
QUARANTA Stefano
testo di
Martedì 5 maggio 2015, seduta n. 421

   QUARANTA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Banca Carige è la più importante banca ligure e uno dei principali istituti di credito nel panorama italiano. Ha sede a Genova e può contare su più di 1.100 sportelli bancari diffusi su tutto il territorio nazionale e oltre 2 milioni di clienti tra famiglie, professionisti, imprese, artigiani ed enti;
   nel 2013 l'inchiesta finanziaria che si abbatte sulla banca fa uscire definitivamente di scena Giovanni Berneschi, che dalla fine degli anni Novanta era stato il protagonista indiscusso dell'espansione di Carige in Liguria e in Italia. L'inchiesta si conclude con l'arresto di Berneschi e l'imposizione da parte di Bankitalia di una drastica pulizia dei crediti in sofferenza e la richiesta di un rafforzamento patrimoniale di 800 milioni nel 2014. Nel frattempo alla guida della banca arrivano Castelbarco e Montani che hanno il compito di fare recuperare credito e solidità alla banca. Vengono cedute le assicurazioni, mentre Creditis (società di credito al consumo) e il private banking (la Banca Cesare Ponti) sono state messe in vendita ma non ancora vendute. È atteso per fine maggio in contemporanea con l'approvazione del bilancio 2014, il secondo aumento di capitale pari a 850 milioni di euro;
   una volta ricevute tutte le autorizzazioni, il primo azionista della banca sarà Vittorio Malacalza, l'imprenditore che ha acquistato per 66,2 milioni il 10,5 per cento del pacchetto dalla Fondazione, dichiarando — riporta il Secolo XIX del 21 aprile 2015: «di essere disponibile a trovare intese “con chiunque voglia investire per il bene della banca”». Ancora sul quotidiano si legge che Gabriele Volpi è pronto a sottoscrivere l'aumento di capitale di Carige. Ma soprattutto vuole crescere, dall'attuale 2 per cento scarso al 5 per cento circa, con l'obiettivo di fare un accordo di governance con il primo azionista della banca;
   Gabriele Volpi è un imprenditore ligure, che ha iniziato la sua attività legata all'industria petrolifera in Nigeria negli anni Settanta occupandosi di logistica a supporto delle piattaforme estrattive e ha sviluppato un gruppo, la Intels, accreditata con un giro d'affari stimato in 2 miliardi di dollari;
   il 1o agosto 2012 il Sole 24ore dedica un lungo articolo a Gabriele Volpi intitolato: «L'ascesa dell'italiano più ricco d'Africa. Affari all'ombra dell’ex vicepresidente nigeriano Abubakar». Nell'articolo viene ricostruita la fortuna dell'imprenditore italiano attraverso i documenti e le testimonianze raccolte dalla Commissione permanente di inchiesta del Senato americano che per oltre un anno ha investigato il fenomeno della corruzione della leadership politica nigeriana;
   dall'articolo emerge il legame tra Volpi e Abubakar grazie al quale la sua azienda Intels ottiene il monopolio della logistica petrolifera. La commissione di inchiesta prova il legame tra Volpi e il vicepresidente nigeriano: «negli anni Ottanta Abubakar entra in società con Volpi attraverso una società creata per fornire servizi di supporto portuale all'industria del petrolio e del gas». Ancora si legge sul quotidiano: «la commissione d'inchiesta e la security exchange commission, equivalente alla nostra Consob, hanno appurato che circa “2,8 milioni di dollari in tangenti pagate dalla multinazionale Siemens sono stati convogliati su un conto bancario in Maryland intestato a Jennifer Douglas” moglie di Abubakar»;
   le indiscrezioni circolate circa la volontà di Volpi di acquistare azione di banca Carige sono confermate il 30 maggio 2015 da Radiocor (Sole 24 ore). Il giorno successivo su Repubblica si legge: «da ieri Gabriele Volpi risulta titolare del 2,5 per cento del capitale Carige attraverso il trust inglese “Summer”, riconducibile alla sua famiglia. È il veicolo usato dall'imprenditore per questa e altre operazioni. Per scoprire quali non resta che aspettare. Fra fine maggio e inizio giugno scatterà l'aumento di capitale da 850 milioni della banca e Volpi non promette solo di onorare la sua quota, bensì di salire ancora fino alla soglia del cinque per cento» –:
   se i Ministri interessati, a fronte di quanto enunciato in premessa, non ritengano opportuno acquisire elementi presso la Consob in relazione ad un'operazione così importante che a breve andrà a ridefinire i cosiddetti azionisti «rilevanti» – secondo il testo unico della finanza — di banca Carige, una banca che ha tra i suoi clienti soprattutto famiglie, piccole imprese ed artigiani;
   se non ritengano opportuno rendere più stringenti i requisiti di onorabilità definiti dal decreto ministeriale 18 marzo 1998, n. 144, sia estendendone l'ambito di applicazione mediante una riduzione della percentuale del capitale rappresentato da azioni con diritto di voto quantomeno nei casi in cui quote inferiori al 5 per cento si trovino a determinare una posizione rilevante in considerazione della composizione dell'azionariato, sia mediante criteri più rigorosi che tengano in conto anche ulteriori circostanze tali da mettere concretamente in dubbio l'onorabilità degli azionisti, innanzitutto indagini o accertamenti in corso o conclusi anche all'estero inerenti alla condotta etica degli azionisti soprattutto nel settore economico e finanziario e in ambiti contigui. (4-09065)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa artigiana

industria petrolifera

banca