ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09023

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 420 del 04/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 04/05/2015
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 04/05/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2015

SOLLECITO IL 22/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09023
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Lunedì 4 maggio 2015, seduta n. 420

   D'INCÀ e DA VILLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   il dissesto ideologico è un problema estremamente diffuso sul territorio nazionale e le calamità naturali che si verificano con maggiore frequenza sono frane e alluvioni che mettono a rischio centri abitati, autostrade e ferrovie e vanificano molto spesso gli interventi di manutenzione stradale;
   nella regione Veneto, la provincia maggiormente colpita dal fenomeno franoso è quella di Belluno, seguita da Vicenza, Verona, Treviso e Padova. il geologo Luca Salti afferma che i più pericolosi sono i terreni non frequentati e degradati nei quali è necessario tener puliti gli appezzamenti: priorità quindi alla pulizia dei boschi, poiché molte frane sono cadute sulla strada proprio a causa del peso delle piante. E gli alberi sono stati la causa anche di ostruzioni nei torrenti di fondovalle con un pericoloso effetto diga (http://corrierealpi.gelocal.it);
   esiste un problema che riguarda il riordino forestale e il taglio delle piante lungo le strade per motivi di sicurezza e prevenzione dei rischi di frana: non esiste una normativa specifica e chiara in materia, che definisca le competenze degli enti gestori e che consenta ai sindaci di intervenire in fase di prevenzione per la pulizia di scarpate e fasce di rispetto lungo le infrastrutture varie, a differenza invece di quanto previsto per ferrovie, per le quali la materia è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica 753 del 1980;
   le ordinanze sindacali per obbligare i privati a tenere curate le loro proprietà lungo le infrastrutture stradali di rilevanza regionale, provinciale e locale, hanno poca efficacia e molto spesso vengono impugnate davanti al giudice. Inoltre, senza una specifica norma, l'amministrazione ha difficoltà nell'intervento diretto, sia per il problema dell'accesso alle proprietà private (in cui serve consenso), ma anche per il problema della copertura finanziaria soprattutto per interventi in luoghi non agevoli, quali le montagne;
   per quanto riguarda la pulizia di fiumi e torrenti, si segnala come esempio la situazione del fiume Piave, che necessita di lavori di sghiaiamento e pulizia dalla vegetazione in alveo. Nel comune di Ospitale di Cadore in particolare c’è il problema del ponte sul fiume che «fa da tappo» durante le piene: non è chiara la competenza delle autorità preposte (regione Veneto, guardia forestale, genio civile) che spesso quindi non intervengono per le manutenzioni programmate e si limitano solo a lavori in emergenza, con incrementi notevoli di spesa –:
   se siano al corrente del problema del riordino forestale e se ritengano opportuno assumere, per quanto di competenza, iniziative volte a definire una norma specifica, di carattere nazionale, che definisca distanze minime di sicurezza degli alberi e delle aree boschive dalla sede stradale, come già esiste per le ferrovie, facendo sì che tale norma dia anche il potere ai sindaci di emettere ordinanze nei confronti di tutti i proprietari di terreni a confine con le infrastrutture viarie per l'osservanza scrupolosa delle distanze minime di sicurezza, obbligando i privati, a proprie spese, a verificare ed eliminare i fattori di pericolo per la caduta di alberi, definendo tempi certi per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e dando gli strumenti alle forze dell'ordine per far rispettare le ordinanze e comminare le sanzioni amministrative in caso di inadempienza da parte del privato. (4-09023)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura dei trasporti

corso d'acqua

genio civile