ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08519

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 397 del 23/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/03/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/04/2015

SOLLECITO IL 19/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08519
presentato da
DAGA Federica
testo presentato
Lunedì 23 marzo 2015
modificato
Martedì 24 marzo 2015, seduta n. 398

   DAGA, BUSTO, TERZONI, MANNINO, VIGNAROLI, ZOLEZZI, DE ROSA, MICILLO, FRUSONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
il 22 marzo 2015 ricorre la giornata mondiale dell'acqua istituita dall'Onu nel 1992;
sul sito ufficiale delle nazioni unite e in particolare dell'agenzia onu che si occupa del tema delle risorse idriche campeggia lo slogan water is health, l'acqua è salute;
il diritto all'accesso all'acqua potabile e sicura ed ai servizi igienici rappresentano un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani. Il diritto umano all'acqua è fondamentale e irrinunciabile;
l'acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l'accesso all'acqua potabile e all'acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell'uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all'articolo 2 della Costituzione;
il Parlamento europeo, con la risoluzione del 15 marzo 2006 sul IV Forum mondiale dell'acqua, ha dichiarato che «l'acqua è un bene comune dell'umanità» e ha chiesto che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l'accesso all'acqua alle popolazioni più povere entro il 2015, insistendo affinché «La gestione delle risorse idriche si basi su un'impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico»;
l'ONU, con la risoluzione dell'Assemblea generale del 28 luglio 2010 (GA/10967), ha dichiarato il diritto all'acqua un diritto umano universale e fondamentale; la risoluzione sottolinea ripetutamente che l'acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani; la medesima risoluzione raccomanda gli Stati ad attuare iniziative per garantire a tutti un'acqua potabile di qualità, accessibile, a prezzi economici; l'importante atto è stato approvato dall'Assemblea generale con 122 voti favorevoli – compresa l'Italia – 41 astensioni e nessun contrario;
al di là delle dichiarazioni di facciata è uno dei molti diritti sotto attacco, poiché un diritto può essere tale solo se non viene messo sul mercato, perché le conseguenze di una gestione volta al profitto sono qualità del servizio sempre più al ribasso, tariffe in aumento e pratiche odiose come quelle dei distacchi idrici sempre più diffuse e aggressive;
è notizia di questi giorni infatti quanto emerso dal Rapporto della Public services International;
sono alcuni anni che i gestori del servizio idrico integrato hanno intrapreso la esecrabile pratica dei distacchi delle utenze come segnalato in molti articoli apparsi sulla stampa;
l'inchiesta sulle condizione igieniche e sanitarie dei comuni del Regno voluta dal Parlamento italiano e pubblicata nel 1886 mise in rilievo che degli 8258 comuni che componevano allora il nostro Paese ben 6404 (pari al 77 per cento del totale) non disponevano di fognature, dei restanti 1854 comuni solo 97 (pari all'1 per cento) erano forniti di un sistema che serviva tutto l'abitato, mentre altri 444 erano dotati di una canalizzazione parziale e i restanti 1313 possedevano solo fognature destinate alle acque bianche. D'altra parte per tutto l'800 la stessa acqua potabile rimase anche in molte grandi città un miraggio. Sino alla prima metà del 1900 gran parte della popolazione italiana beveva perciò acqua di pozzo o di cisterna che sovente risultava inquinata. Le patologie che derivavano dall'utilizzo di queste acque infette assumevano perciò spesso carattere endemico colpendo principalmente le classi infantili;
il servizio igiene e sanità pubblica, in acronimo SISP, è la struttura organizzativa del dipartimento di prevenzione struttura tecnico funzionale, definita dal decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modificazioni e integrazioni, preposta alla promozione della tutela della salute individuale e collettiva, dell'ASL, struttura operativa territoriale del servizi sanitari nazionali, che si occupa della tutela della salute dei cittadini, della salubrità degli ambienti di vita e della promozione di corretti stili di viti;
il servizio di igiene e sanità pubblica svolge attività di prevenzione garantendo ai cittadini specifiche prestazioni sanitarie previste nei livelli uniformi di assistenza stabiliti dai piani sanitari regionali;
la programmazione sanitaria stabilita dal Piano sanitario nazionale e dal Ministero della salute, i pronunciamenti e le indicazioni impartite dall'Istituto superiore di sanità; ed i principi di programmazione ed organizzazione regionale sono di fondamentale importanza nello svolgimento delle funzioni del servizio di igiene e sanità pubblica –:
se il Governo non ritenga urgente a promuovere l'approvazione di una normativa tesa:
a) a considerare l'acqua un diritto inviolabile alla stregua di quanto stabilito dall'articolo 2 della Costituzione, riconoscendole la peculiarità di «bene comune» e di diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato;
b) ad affermare la proprietà e la gestione pubblica del servizio idrico, il cui esercizio dovrà essere ispirato a criteri di equità, solidarietà e rispetto degli equilibri ecologici;
c) a promuovere tutti gli interventi necessari per l'immediata e duratura soluzione della grave contaminazione delle acque potabili di molti comuni italiani, in particolare a causa della concentrazione di arsenico, floruri e vanadio;
d) ad assicurare che venga garantito il quantitativo minimo vitale ovvero 50 litri al giorno per persona;
e) a fornire linee guida ministeriali affinché i gestori del servizio idrico integrato, dovendo tenere in considerazione le basilari norme di tutela dell'igiene e della salute pubblica, non procedano col distacco nei casi in cui siano presenti negli immobili anziani, bambini, disabili, persone con certificate condizioni di salute precarie. (4-08519)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

diritti umani

protezione del consumatore