ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06481

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 312 del 17/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06481
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Venerdì 17 ottobre 2014, seduta n. 312

   FRACCARO e DAGA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
   un'elevata esposizione attraverso la dieta e l'aria all'arsenico può causare tumori alla pelle, ai polmoni, al fegato e ad altri organi interni, iperpigmentazione, disturbi circolatori e altre gravi malattie;
   con la decisione della Commissione europea C(2010)7605 del 28 ottobre 2010 si individuano 10 comuni della regione Trentino-Alto Adige/Südtirol nei quali si rileva una concentrazione di arsenico nell'acqua oltre i limiti previsti dalla norma. Per la provincia autonoma di Trento si individuano i comuni di Trento – Laste/Cantanghel (26500 abitanti), Canal San Bovo (120), Fierrozzo (441), Frassilongo (357) mentre per la Provincia Autonoma di Bolzano si individuano i comuni di Laion – Mullerhof (18), Lana – Foiana (700), Luson (358), Stelvio – Solda di Fuori (25), Vadena – Monte (74), Valle di Casies – S. Martino in Casies e Durna in Selve (628);
   con la sentenza n. 664/2012, il TAR del Lazio conferma le preoccupazioni che riguardano la salute per quanto concerne la presenza di arsenico nell'acqua potabile sanzionando il Ministero della salute ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per ritardata ed incompleta informazione del rischio sanitario dell'area territoriale caratterizzata da contaminazione nell'acqua erogata in percentuali superiori a 20 mg/l;
   con decreto ministeriale n. 358 del 13 dicembre 2013, si istituisce una task force per individuare le strategie e le priorità politiche al fine di valutare, tra l'altro, le migliori pratiche in materia di sostenibilità nell'uso delle risorse idriche;
   l'Italia dimostra la sua incapacità di garantire che l'acqua destinata al consumo umano sia conforme alla direttiva europea 98/83/CE, la quale, attuata con decreto legislativo n. 31 del 2001, prevede l'obbligo da parte degli Stati membri di controllare e testare l'acqua destinata al consumo umano in base a 48 parametri microbiologici, chimici e indicatori e di trovare soluzioni qualora si riscontrino livelli elevati di inquinanti. Dopo la scadenza dell'ennesima deroga, direzione generale ambiente della Commissione europea attiva la procedura di infrazione 2014–2125 in materia di salute, per Violazione del diritto dell'Unione ed avente per oggetto la «Cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell'acqua destinata al consumo umano. Valori di arsenico»;
   nel documento «Nuovi limiti di ammissibilità – metalli nell'acqua potabile: la situazione in Alto Adige», pubblicato il 22 marzo 2012 dall'Ufficio 29.5 – Laboratorio analisi acqua della Ripartizione 29 – Agenzia provinciale per l'ambiente, si dimostra come, a partire dal 2003, la provincia autonoma di Bolzano abbia provveduto al graduale e definitivo adeguamento, ottenuto nel 2011, degli acquedotti pubblici che presentavano concentrazioni di arsenico superiori a 10 mg/l attraverso l'installazione di impianti di trattamento a base di idrossidi di ferro o di impianti complessi a due stadi (ossidazione – filtrazione) per la rimozione dell'inquinante;
   il 23 aprile 2013 in risposta all'interrogazione n. 5549 del Consiglio provinciale di Trento, l'assessore alla salute della provincia autonoma di Trento informa che per i comuni di Trento (acquedotto Laste/Cantanghel), Canal San Bovo (acquedotto loc. Gobbera), Fierozzo e Frassilongo l'acqua erogata viene trattata con gli impianti di dearsenificazione e i controlli in regime di autocontrollo e di vigilanza confermano l'efficacia del trattamento e mantenimento della concentrazione di arsenico inferiore al limite (10 mg/L) previsto dal decreto legislativo 31 del febbraio 2001 –:
   se il Governo abbia predisposto delle attività di monitoraggio e controllo per quanto di competenza, per assicurare il rispetto delle norme comunitarie e il superamento della situazione di pericolo individuata dalla Commissione europea con decisione C(2010)7605 del 28 ottobre 2010;
   se il Governo svolga attività di monitoraggio sulla task force istituita con decreto ministeriale n. 358 del 13 dicembre 2013 e, in tal caso, se l'attività da questa svolta abbia consentito di individuare le migliori pratiche in materia di sostenibilità nell'uso delle risorse idriche, con particolare riferimento agli standard e ai principi di precauzione stabiliti dalle norme comunitarie. (4-06481)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

acqua potabile

alimentazione umana