ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 312 del 17/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 17/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06476
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 17 ottobre 2014, seduta n. 312

   SORIAL. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   all'Ecofin di Milano il Governatore di Bankitalia Visco si è dichiarato molto preoccupato perché «la diseguaglianza è cresciuta a livelli senza precedenti», non solo a livello globale, ma anche nel nostro Paese, dove la forbice tra chi ha molto e chi nulla si sta allargando sempre di più;
   il «numero uno» di Palazzo Koch ha esortato a combattere la diseguaglianza che si può trasformare in una forza «distruttrice», tale da «ridurre gli investimenti, diminuire gli incentivi e generare instabilità economica e sociale, così da comprimere infine anche la crescita economica»;
   una recente inchiesta di Repubblica ha mostrato che, nonostante la crisi, il numero degli italiani ricchi continua a crescere: nel 2013 sarebbero cresciuti di 28 mila unità rispetto all'anno precedente, arrivando a 203 mila persone con un patrimonio superiore al milione di euro, un «Olimpo dorato» al cui apice ci sono tremila individui – il doppio rispetto alla media europea – «seduti» su tesoretti personali superiori ai 22 milioni di euro;
   la globalizzazione e i progressi tecnologici, ha spiegato Visco, «hanno sostenuto la crescita negli ultimi decenni», aiutando «milioni di persone a uscire dalla povertà e riducendo le disparità tra Paesi». Allo stesso tempo, però, «la diseguaglianza di reddito all'interno dei Paesi è aumentata. Nel breve termine, inoltre, in alcune economie avanzate i cambiamenti nel commercio e tecnologici possono aver espulso più lavoratori di quanti il mercato ne abbia saputi assorbire». Per questo, «le politiche del lavoro e le istituzioni devono porsi l'obiettivo di contenere questi costi di aggiustamento e facilitare la riallocazione settoriale e professionale»;
   sembrerebbe che la crisi abbia fortemente inciso sul grado di disuguaglianza dei Paesi maggiormente sviluppati, facendolo arrivare a livelli non più tollerabili;
   secondo l'Oxfam le élite economiche mondiali agiscono sulle classi dirigenti politiche per «truccare» le regole del gioco economico, erodendo il funzionamento delle istituzioni democratiche e generando un mondo in cui 85 super ricchi possiedono l'equivalente di quanto detenuto da metà della popolazione mondiale;
   secondo lo studio appena pubblicato dalla Banca d'Italia, «Inequality and trust: new evidence from panel data», la disuguaglianza sociale ed economica fa aumentare la sfiducia tra le persone: come spiegano i due autori Guglielmo Barone e Sauro Mocetti esiste una correlazione precisa tra le due variabili: un aumento di un punto percentuale dell'indice di Gini (che misura la diseguaglianza di una distribuzione ed è spesso usato come indice di concentrazione per misurare la diseguaglianza nella distribuzione del reddito o anche della ricchezza), si riflette in una diminuzione di due punti percentuali della quota di persone che dichiara di avere fiducia negli altri;
   sembra, infatti, che la disuguaglianza aumenta la distanza tra classi sociali, e dunque la differenza; inoltre, l'aumento della disuguaglianza fa crescere il senso d'ingiustizia, e quindi riduce il grado di adesione al contratto sociale, e visto che ricchi e poveri hanno interessi diversi anche sulla gestione della cosa pubblica, l'aumento della disuguaglianza influisce negativamente anche sul grado di coesione sociale –:
   se i Ministri interrogati siano al corrente di quanto esposto in premessa e in che modo intendano intervenire per raccogliere l'allarme lanciato dal governatore Visco e da organizzazioni come l'Oxfam e contrastare il fenomeno della disuguaglianza sociale prima che la distanza tra ricchi e poveri porti a lacerazioni troppo profonde e pericolose per la pace sociale. (4-06476)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

funzionamento istituzionale

popolazione mondiale

disuguaglianza sociale