ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06467

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 312 del 17/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: AMODDIO SOFIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/10/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06467
presentato da
AMODDIO Sofia
testo di
Venerdì 17 ottobre 2014, seduta n. 312

   AMODDIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   con bando pubblicato sulla G.U.C.E. del 27 ottobre 2011, il commissario delegato ex O.P.C.M, dell'11 ottobre 2010 ha indetto una procedura di gara aperta per l'affidamento dell'appalto integrato avente ad oggetto il secondo stralcio del secondo lotto delle opere necessarie per il recupero funzionale della copertura del tratto terminale del torrente Bisagno esondato il 9 ottobre 2014;
   all'esito delle operazioni di gara, l'appalto era provvisoriamente aggiudicato al raggruppamento capeggiato da C.S.I. – Consorzio stabile per le infrastrutture;
   con provvedimento del 30 marzo 2012, la stazione appaltante ha disposto l'aggiudicazione definitiva dell'appalto;
   la stazione appaltante ha disposto, con atto del 19 luglio 2012, l'avvio della procedura per la stipulazione del contratto con il raggruppamento aggiudicatario;
   sino alla data odierna non risulta che sia stato sottoscritto il contratto, né che siano stati consegnati i lavori;
   se è vero, che l'articolo 11, comma 10-ter del decreto legislativo n. 163 del 2006 impone all'amministrazione aggiudicataria di soprassedere alla stipulazione del contratto quando sono proposti ricorsi al T.A.R. avverso l'aggiudicazione definitiva, dal momento della notificazione dell'istanza cautelare alla stazione appaltante e per i successivi venti giorni, a condizione che entro tale termine intervenga almeno il provvedimento cautelare di primo grado o la pubblicazione del dispositivo della sentenza di primo grado in caso di decisione del merito all'udienza cautelare ovvero fino alla pronuncia di detti provvedimenti se successiva, è altrettanto vero, che lo sviluppo dei giudizi innanzi ai T.A.R proposti dai non aggiudicatari ad avviso dell'interrogante non giustifica in alcun modo la mancata stipulazione del contratto e la consegna dei lavori;
   infatti, in tutti i giudizi proposti innanzi al T.A.R. Liguria ed al T.A.R. Lazio (due dinanzi al TAR Lazio – n.r. 2885/2012 e n.r. 2886/2012 – e due davanti al TAR Liguria – n.r. 321/2012 e n.r. 424/2012), tutte le domande cautelari sono state rigettate (ordinanza n. 1815 per il ricorso n.r. 2885/2012 – ordinanza n. 1814 per il ricorso n.r. 2886/2012 – ordinanza n. 302 del 24 agosto 2012 per il ricorso n.r. 321/2012 ordinanza n. 175 del 24 maggio 2012 per il ricorso n.r. 424/2012 – ordinanza n. 302 del 24 agosto 2012);
   anche a seguito della sentenza del 21 febbraio 2013 n. 351 del T.A.R. Liguria che accoglieva uno solo dei ricorsi proposti dinanzi al Tar Liguria (n. 321 del 2012) successivamente riformata dalla sentenza del Consiglio di Stato, Sezione IV n. 252 del 20 gennaio 2014 che ha dichiarato l'incompetenza del suddetto T.A.R. in favore della competenza funzionale inderogabile del Tar Lazio, quanto meno dal 21 gennaio 2014 in poi, non si comprende perché non sia stato stipulato il contratto e non siano stati consegnati i lavori; infine, i quattro ricorsi sono stati decisi con sentenza della prima Sezione del Tar Lazio n. 10187/2014 del 3 ottobre 2014, il cui dispositivo è stato depositato il 17 luglio 2014 e comunque non si è proceduto alla stipula del contratto ed alla consegna dei lavori dal 17 luglio 2014 al 14 ottobre 2014;
   risulta dagli organi di stampa che la ditta aggiudicataria ha diffidato l'amministrazione aggiudicatrice a stipulare il contratto ed a consegnare i lavori;
   in conclusione, la stipulazione del contratto e la consegna dei lavori era un atto dovuto;
   negli organi di stampa del 14 ottobre 2014 è riportato che il commissario per i lavori di messa in sicurezza del torrente Bisagno, la cui esondazione ha provocato la gran parte dei danni della recente e drammatica alluvione di Genova, il 15 ottobre, firmava il decreto per incaricare regione e comune a stipulare il contratto per i lavori di rifacimento della copertura del canale; sempre il medesimo commissario ha dichiarato che «l'avvocatura ha scritto che non ci sono ragioni ostative per fare il contratto con la ditta che ha vinto la gara anche in considerazione della ben nota situazione di emergenza di Genova; la ditta avrà massimo cento giorni per fare il progetto esecutivo anche se ci auguriamo serva meno tempo. Poi potremo consegnare i lavori tra gennaio e marzo. Il cantiere dovrà chiudere in due anni e mezzo» –:
   se il Governo non ritenga di dover fornire dettagliati elementi in ordine ai motivi per i quali il commissario delegato non abbia stipulato il contratto e non abbia consegnato i lavori dopo il rigetto delle domande cautelari dei ricorsi sopra richiamati in premessa, dopo il 20 gennaio 2014 e successivamente al 17 luglio 2014. (4-06467)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

contratto di lavoro

aggiudicazione d'appalto