ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 312 del 17/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 17/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI 17/10/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06465
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Venerdì 17 ottobre 2014, seduta n. 312

   GAGNARLI, L'ABBATE, PARENTELA, MASSIMILIANO BERNINI e GALLINELLA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la stagione 2014-2015 della caccia è stata avviata in Italia il 1o settembre 2014, grazie alla proposta di preapertura avallata da numerose regioni e province italiane;
   ogni anno il nostro Paese è colpito da numerosi incidenti che avvengono durante le battute di caccia e che, sempre più spesso, oltre ai cacciatori stessi, coinvolgono anche persone comuni e bambini, intenti nelle loro normali attività quotidiane;
   nella sola stagione 2013-2014, con 46 giorni effettivi di caccia, sono state colpite, secondo i dati elaborati dalla Associazione vittime della caccia, 113 persone, di cui 25 morti (5 dei quali minorenni) e 88 feriti;
   quest'anno, in poco più di un mese gli incidenti avvenuti durante le battute di caccia sono più di 20 e tra questi si contano già tre morti avvenuti in soli 10 giorni: il 2 ottobre 2014 a Livorno un uomo di 73 anni colpisce per sbaglio il proprio compagno di caccia mentre mirava ad una ghiandaia; l'8 ottobre 2014, ad Alessandria, durante una battuta di caccia al cinghiale viene ucciso un uomo da un compagno di caccia; il 12 ottobre 2014 a Canneto Pavese, sempre durante una battuta al cinghiale, un uomo di 56 anni viene ucciso da un suo giovane compagno di caccia su una strada in prossimità del centro abitato;
   proprio quest'ultimo episodio, insieme a quelli avvenuti in prossimità di piste ciclabili, percorsi pedonali o giardini privati, riapre la riflessione sulle distanze dettate dalla legge (articolo 21, comma 1, lettera e), della legge n. 157 del 1992) per l'esercizio dell'attività venatoria, distanze e accorgimenti obbligatori che non sembrano essere rispettati;
   i piani faunistico venatori previsti dalla legge n. 157 del 1992, strumenti obbligatori e imprescindibili per lo svolgimento dell'attività venatoria in sicurezza e per l'obiettivo primario del rispetto della biodiversità, dovrebbero essere rinnovati ogni 5 anni dalle regioni, ma allo stato attuale risultano risalire alla fine degli anni ’90, non rispecchiando quindi l'attuale situazione di un territorio profondamente cambiato e con una maggiore antropizzazione con un evidente maggior rischio di esposizione ad incidenti di caccia da parte di cittadini e turisti;
   chi esercita oggi in Italia l'attività venatoria nella maggior parte dei casi ha un'età compresa tra i 65 e i 75 anni, ma la normativa attuale non prevede alcun obbligo di accertamenti per l'idoneità psicofisica all'utilizzo delle armi che sarebbe invece necessario almeno dopo aver oltrepassato una determinata soglia di età –:
   se, alla luce dei gravi incidenti che ogni anno colpiscono il nostro Paese durante la stagione venatoria, il Governo non ritenga opportuno adottare tutte le iniziative volte a prevenire i rischi connessi all'uso di armi da caccia, al fine di garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini, con particolare riguardo a ciò che attiene il rispetto della normativa in vigore;
   ad assumere iniziative per prevedere l'introduzione di accertamenti di idoneità psicofisica, con cadenza annuale, all'utilizzo delle armi nel caso in cui si sia oltrepassata una determinata soglia di età;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative volte a limitare, ove possibile la preapertura della caccia nelle regioni italiane, prive di piano faunistico venatorio aggiornato, a fronte anche dei numerosi incidenti che ogni anno avvengono e che pongono un reale e gravissimo problema di pubblica sicurezza e di tutela della proprietà privata, nonché un danno al turismo naturalistico;
   se esista un database, un dossier o un archivio depositato ufficialmente presso il Ministero dell'interno relativamente al numero delle vittime degli incidenti di caccia – decessi o ferimenti. (4-06465)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

caccia

regolamentazione della caccia

mortalita'