ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04242

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: QUARANTA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04242
presentato da
QUARANTA Stefano
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   QUARANTA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   per garantire l'efficienza del servizio postale e la copertura su tutto il territorio nazionale, lo Stato ha siglato con Poste italiane spa un contratto che vale 330 milioni anno. L'accordo è subordinato alla qualità del servizio, verificato dall'AGCOM attraverso rilevamenti della Società di analisi IZI Spa che riceve dal committente 1,2 milioni di euro per «verificare se Poste si comporta in modo conforme al contratto»;
   su Il Fatto Quotidiano del 16 marzo viene pubblicato un articolo intitolato «Vi racconto come le Poste truccano i dati sulla puntualità». Nell'articolo viene riportata la testimonianza di Roberto Peruzzi, dirigente postale che ha lavorato nell'azienda dal 1978 al 2010 fino a diventare capo dell'area recapiti per le zone di Pescara, L'Aquila e Teramo dove denuncia come l'azienda manipoli i dati riguardanti la qualità del servizio;
   nell'articolo si legge che «più sono rispettati i parametri di puntualità concordati nel contratto di ”servizio universale” tra i capi delle Poste e lo Stato italiano, più corposa è la ricompensa pubblica: dai 300 ai 360 milioni di euro l'anno, 2 miliardi e 394 milioni dal 2006 al 2012»;
   l'azienda ha il compito di controllare percorso e tempo di consegna della corrispondenza inviata come test. Tutto dovrebbe accadere nel più stretto riserbo, invece denuncia Peruzzi sulle pagine del quotidiano: «All'interno delle Poste funziona una rete apposita e capillare per intercettare le lettere chiamate in gergo ”civetta” [...]. Una volta individuate le lettere vengono fatte viaggiare come schegge su una corsia di consegna preferenziale e superveloce, un binario parallelo che non ha niente a che vedere con i sistemi e i tempi di consegna consueti»;
   questo accade perché Poste conosce i «dropper», chi imbuca la lettera e i «receiver», chi la riceve utilizzati dalla Izi. Peruzzi descrive il sistema utilizzato: «La Izi organizza i test avvalendosi di una rete di collaboratori su tutto il territorio nazionale. [...] Gli elenchi della rete di collaboratori Izi vengono aggiornati periodicamente proprio con l'intento di tutelare l'anonimato dei collaboratori e garantire la segretezza dell'operazione. Questo a livello ufficiale. Nella pratica le cose vanno in altro modo. La segretezza dei dropper e receiver non esiste: Poste li conosce uno ad uno»;
   IZI spa in base alla legge è pagata dalle poste, circa un milione e 200 mila euro l'anno;
   il responsabile della qualità postale, Gianluca Celotto, sentito dal giornalista ha dichiarato: «escludo l'esistenza di un'organizzazione per l'alterazione dei dati» –:
   se il Ministro interrogato non intenda acquisire, per quanto di competenza, elementi al fine di accertare i fatti esposti in premessa;
   quali iniziative siano state intraprese per garantire l'efficienza del servizio postale. (4-04242)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 470
4-04242
presentata da
QUARANTA Stefano

  Risposta. — In merito alle problematiche evidenziate nell'interrogazione in esame la società Poste italiane ha rappresentato quanto segue.
  Il controllo della qualità del servizio postale è realizzato dalla IZI spa, società selezionata attraverso una procedura ad evidenza pubblica indetta dall'autorità di regolamentazione, ed è finalizzato alla misurazione dei livelli di qualità della posta prioritaria. Detta società procede alla valutazione della qualità del servizio mediante la spedizione di almeno 89.300 lettere test all'anno, su 893 direttrici di traffico.
  Poste italiane, nel ribadire che tali lettere test delle quali non sono noti né i mittenti né i destinatari non sono in alcun modo distinguibili dalle altre spedizioni, ha confermato le dichiarazioni del competente responsabile aziendale, riportate nell'interrogazione in esame, circa l'esclusione dell'esistenza di un'organizzazione in grado di alterare i dati riguardanti la qualità del servizio postale, evidenziando, quindi, l'impossibilità di selezionare in modo sistematico e simultaneo le cosiddette lettere test, utilizzate per il controllo.
  La società ha, inoltre, sottolineato, a conferma dell'impossibilità di condizionare l'esito delle rilevazioni, che da un semplice raffronto dei volumi complessivi di posta prioritaria con il numero di lettere test spedite nell'anno 2012, si evince che queste ultime costituiscono lo 0,015 per cento dei volumi totali (101.896 lettere test su 694.800.000 invii annui complessivi). Pertanto, alla luce del rapporto numerico riportato, una lettera test viene lavorata, in media, ogni 6.819 invii prioritari e, di conseguenza, per individuarne una sola (il che, peraltro, non inficerebbe il sistema statistico), bisognerebbe esaminare quasi 7.000 lettere, negli stringenti tempi di lavorazione del prodotto che, peraltro, si avvale di processi completamente automatizzati.
  In merito, invece, agli aspetti di natura regolamentare contenuti nell'articolo riportato su «Il Fatto Quotidiano», citato nell'interrogazione in esame, si rappresenta che il servizio postale universale è disciplinato dal decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, così come modificato dal decreto legislativo n. 58 del 2011 e dal contratto di programma fra Poste italiane ed il Ministero dello sviluppo economico.
  L'articolo 3, comma 12, del citato decreto legislativo n. 261 del 1999, stabilisce che l'onere del servizio postale universale, affidato a Poste italiane spa, è finalizzato attraverso trasferimenti posti a carico dello Stato i cui importi sono quantificati nel contratto di programma ed afferiscono a fattori diversi riconducibili ai ricavi ed ai costi della gestione del servizio, all'inflazione ed agli incentivi all'efficienza della gestione aziendale, attraverso il meccanismo del Subsidy Cap (articolo 9 del contratto di programma).
  Per quanto concerne, in particolare, la qualità del servizio universale, l'articolo 12, ultimo comma del decreto legislativo n. 261 del 1999 stabilisce che l'Autorità di regolamentazione (AGCOM) controlla la qualità del servizio, effettuando «verifiche su base campionaria delle prestazioni con regolarità avvalendosi di un organismo specializzato indipendente selezionato dall'autorità di regolamentazione nel rispetto della normativa in vigore. Gli oneri inerenti alla verifica ed alla pubblicazione dei risultati sono a carico del Fornitore del servizio universale. I risultati sono pubblicati almeno una volta l'anno e, ove necessario, sono prese misure correttive».
  Per quanto riguarda i contributi statali erogati a Poste italiane spa, si precisa che l'eventuale mancato rispetto dei previsti
standard di qualità non comporta una riduzione di tali trasferimenti, ma determina l'applicazione di una penale nei confronti del fornitore del servizio universale graduata in funzione dei punti percentuali non conseguiti, secondo il meccanismo specificato dettagliatamente nell'articolo 5, comma 7, del contratto di programma.
  Poste italiane ha, altresì, evidenziato che in data 14 marzo 2013, l'AGCOM ha pubblicato un bando di gara, in ambito comunitario, per la selezione di tale organismo, per il monitoraggio nel triennio 10 luglio 2013-30 giugno 2016. La procedura si è conclusa con la relativa aggiudicazione a favore della società IZI spa. A tale riguardo, Poste italiane ha comunicato di aver ricevuto il contratto stipulato tra l'appaltante e l'aggiudicatario, in versione «copia omissata», il giorno 14 novembre 2013, al solo scopo di consentire l'esecuzione degli adempimenti posti a suo carico, tra cui il pagamento delle prestazioni in contratto a favore del soggetto aggiudicatario.
  Poste italiane ha, poi, precisato che tali fatture sono alla stessa intestate
ex lege e sono inviate contestualmente anche all'autorità, che ne quantifica contrattualmente il complessivo importo e che ne può impedire, entro 30 giorni, la corresponsione, ove eccepisca eventuali rilievi sull'operato dell'organismo di rilevazione, mentre nessun dettaglio di natura tecnica operativa circa le modalità di esecuzione delle verifiche e del monitoraggio viene comunicato al fornitore del servizio universale.
  In relazione, infine, a quanto dichiarato dal signor Peruzzi, alle dipendenze di Poste italiane dal settembre 1980 al marzo 2010, di cui si fa cenno nell'atto in argomento, la società ha comunicato che quest'ultimo non ha mai ricoperto funzioni dirigenziali e che nel marzo 2010 è stato licenziato per giusta causa, come riconosciuto dal giudice del lavoro che ha confermato il provvedimento espulsivo, sia in prima istanza che in appello, a seguito della contestazione di reiterati illeciti, riguardanti episodi di appropriazione indebita di denaro depositato su libretti di risparmio.
  In ogni caso, si rende noto che i temi sollevati nell'interrogazione, sia sotto il profilo della verifica della qualità del servizio e della tutela dell'utenza, sono già stati e sono oggetto di una più ampia attività di vigilanza da parte dell'AGCOM, incentrata sull'attività di monitoraggio della qualità del servizio postale che svolge la società IZI e su quanto affermato dalla società Poste Italiane in merito alla ricostruzione puntuale e circostanziata delle vicende descritte nell'articolo pubblicato su «Il Fatto Quotidiano» citato nell'interrogazione in esame.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonello Giacomelli.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

POSTE ITALIANE SPA

EUROVOC :

servizio postale

contratto