ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 116 del 12/11/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01328
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/11/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 12/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/11/2013
Stato iter:
17/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2014
CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2014

CONCLUSO IL 17/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02494
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Martedì 12 novembre 2013, seduta n. 116

   GALLINELLA, ZACCAGNINI, DE ROSA, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, LUPO, ZOLEZZI, GAGNARLI, TERZONI, L'ABBATE, CIPRINI, TOFALO, DAGA, SEGONI e PARENTELA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   lo sviluppo e la promozione di fonti di energia rinnovabile sono fondamentali per il futuro del nostro Paese;
   l'energia eolica, solare e fotovoltaica dovranno trovare una strada privilegiata nel territorio italiano che, in base alle sue caratteristiche geomorfologiche, si presta allo sviluppo di queste energie naturali, ma mantenendo necessariamente le peculiarità paesaggistiche, naturalistiche, ambientali e culturali;
   molti impianti, infatti, spesso invadono aree protette o di particolare importanza per la produzione agricola o la bellezza del paesaggio; basti pensare alle distese di pannelli solari che occupano centinaia di ettari del territorio agricolo ormai fondamentale per la produzione di cibo, nonché impianti eolici di grandi dimensioni che stanno arrecando danni ambientali non più sopportabili in molte regioni del Paese;
   uno dei casi che stanno suscitando maggiore interesse nelle ultime settimane è quello dei due impianti eolici ravvicinati sul Monte Peglia, in vista del duomo di Orvieto, una delle città simbolo del nostro Paese;
   si tratta, nel dettaglio, di due impianti eolici alti più di 150 metri dal suolo, tre volte l'altezza del duomo di Orvieto, costituiti uno da una centrale eolica in località «Poggio della Cavallaccia», con otto aereogeneratori – tre nel territorio comunale di Parrano (Terni) e cinque in quello San Venanzo (Terni), per una potenza complessiva di 18,4 megawatt; l'altro da una analoga centrale eolica in località «La Montagna», nel comune di San Venanzo (Terni) con dieci aereogeneratori, per una potenza complessiva di 23 megawatt;
   il progetto è stato presentato a luglio 2012 alla provincia di Terni per il rilascio dell'autorizzazione unica alla costruzione e l'esercizio dei due impianti di cui al decreto legislativo n. 387 del 2003 (decreto Bersani) da parte della società napoletana Innova Wind s.r.l.;
   molte e diverse sono state le opposizioni al progetto, da parte di cittadini, amministratori e associazioni ambientaliste. In data 13 aprile 2013 si è tenuta ad Orvieto in piazza del Duomo una imponente manifestazione nazionale di protesta di cui hanno dato notizia molti giornali locali e nazionali ed anche un servizio del TG2, edizione del secondo canale Rai delle ore 13;
   il Monte Peglia, infatti, appartiene al sistema territoriale di interesse naturalistico ambientale (S.T.I.N.A.) e con la selva di Meana comprende tre aree naturali protette separate tra loro, ma tutte ricadenti in un ambito più vasto di interesse naturalistico;
   secondo quanto si legge in un rapporto redatto dalla facoltà di agraria dell'università di Perugia «la cementificazione del Monte Peglia, l'abbattimento di migliaio di alberi, la trasformazione perenne della morfologia del territorio, oltre a un fortissimo impatto ambientale e allo sconvolgimento delle rotte dei numerosi uccelli migratori, porteranno alla alterazione irreversibile delle biocenosi presenti anche all'interno della zona a protezione integrale creando la totale desertificazione del territorio»;
   le associazioni ecologiste Amici della Terra, Italia Nostra, Gruppo d'Intervento giuridico onlus e diverse altre realtà associazionistiche nazionali e locali, nonché numerosi cittadini, ed il comune di Parrano hanno inoltrato, in data 21 febbraio 2013, uno specifico atto di opposizione al rilascio dell'autorizzazione unica per le due centrali eoliche motivando la richiesta con questioni di ricevibilità e procedibilità delle istanze;
   in particolare, nell'atto succitato si legge che:
    la realizzazione di centrali eoliche è assoggettata al preventivo e vincolante procedimento di valutazione di impatto ambientale (decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni), quindi è privo di senso rilasciare un provvedimento di autorizzazione unica (che – per sua natura – costituisce autorizzazione definitiva alla realizzazione e all'esercizio di un impianto produttivo di energia rinnovabile) in assenza di una procedura di VIA conclusa positivamente;
    nel verbale della conferenza di servizi del 17 gennaio 2013 indetta dalla provincia di Terni, il rappresentante dell'unità operativa (U.O.) beni ambientali, piani comunali e VAS della provincia di Terni ha espresso parere negativo in quanto «si ritiene che il Progetto dovrà essere sottoposto a procedura di VIA sia per la consistenza dell'impianto sia per la valutazione di altre criticità, evidenziando fin da oggi che, dal punto di vista ambientale il parco eolico, per la sua collocazione in un'area ad alta esposizione panoramica, con una percezione visiva del paesaggio molto alta, rappresenterebbe un forte impatto negativo, pertanto da non attuare in questo territorio», ai sensi del piano territoriale di coordinamento provinciale (P.T.C.P.) della provincia di Terni (deliberazione consiglio provinciale n. 150 del 14 settembre 2000 e successive modificazioni e integrazioni). Analogo parere negativo è stato espresso dalla direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria sulla base anche del parere negativo della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell'Umbria per i danni indotti dalle opere ai valori paesaggistici e panoramici dell'intera area;
    i progetti di centrali eoliche sono ricompresi fra quelli delle aree proposte dalla provincia di Terni come siti non idonei all'installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con delibera giunta provinciale n. 195 del 14 ottobre 2011, in quanto trattasi di siti ad alta esposizione panoramica, con una percezione visiva del paesaggio ben oltre i 20 chilometri di raggio considerati nei progetti;
    lo stesso comune di San Venanzo – analogamente a quanto fatto da altri undici comuni dell'area orvietana, anche non direttamente interessati dal progetto – ha espresso parere negativo, con deliberazione giunta comunale n. 19 del 23 gennaio 2013;
   l'8 aprile 2013, anche il consiglio provinciale di Terni si è espresso per fermare la realizzazione del parco eolico approvando un ordine del giorno in tal senso;
   in data 25 marzo 2013 una motivata richiesta di nuova riunione della conferenza dei servizi veniva inoltrata alla provincia di Terni a firma di ben 11 sindaci dei territori interessati dalle istanze e in data 13 aprile 2013 una diffida a nome di 22 associazioni ambientaliste e comitati di cittadini veniva anch'essa inoltrata alla provincia di Terni ed altri enti tra cui al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione pro tempore per verificare le regolarità dei procedimenti messi in atto dalla provincia di Terni in merito alla segnalata questioni di ricevibilità e procedibilità;
   è evidente che, sulla base di quanto esposto, l'impatto ambientale del parco eolico della Innova Wind di Napoli risulta molto alto e per alcuni tratti devastante, apparendo come un'aggressione all'ecosistema della zona e al paesaggio;
   sulla base delle considerazioni effettuate e delle motivazioni addotte dalle diverse associazioni ambientaliste, nonché da diverse amministrazioni locali, sarebbe opportuno verificare la piena correttezza dell’iter procedurale per l'installazione del parco eolico del Monte Peglia –:
   se siano a conoscenza della situazione esposta;
   se non si ritenga, in ogni caso, necessario avviare una seria riflessione sull'esigenza di rivedere il quadro normativo e autorizzatorio in tema di impianti eolici per la produzione di energia elettrica, in modo da garantire che la loro installazione non pregiudichi l'ambiente, il paesaggio e la tutela dell'avifauna, nel pieno rispetto dell'articolo 9 della Carta costituzionale;
   se il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione abbia assunto iniziative a seguito della diffida inoltrata il 13 aprile 2013;
   se il Governo non ritenga necessario assumere iniziative per rivedere il sistema degli incentivi che oggi, per legge, assicurano rendite eccezionali a produttori di alcune energie rinnovabili e sono stati un modo sicuro per favorire la penetrazione del crimine organizzato nei relativi comparti (si veda da ultimo il caso Nicastri);
   se non si ritenga opportuno assumere iniziative per modificare la priorità di dispacciamento e gli obblighi di acquisto da parte del GSE (il gestore dei servizi di energia) anche per l'energia non immessa in rete, al fine di evitare il rischio di creare una categoria di imprenditori irresponsabili, che non devono confrontarsi col rischio d'impresa ma hanno profitti assicurati dallo Stato per 15/20 anni e sottraggono alla competizione del mercato la produzione di energia elettrica rinnovabile. (4-02494)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 175
4-02494
presentata da
GALLINELLA Filippo

  Risposta. — In relazione all'interrogazione in esame, riguardante il possibile deturpamento paesaggistico conseguente all'installazione di impianti eolici nei comuni di San Venanzo e Parrano (Terni), località «Poggio della Cavallaccia», si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente, occorre premettere che la realizzazione di impianti eolici a terra rientra nella competenza delle regioni, sia per quanto attiene la valutazione di impatto ambientale, sia per quanto riguarda l'autorizzazione alla realizzazione. In particolare, tale tipologia di impianti è ricompresa negli allegati III e IV alla parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni ed integrazioni, relativi alle opere per le quali è stata richiesta la VIA regionale. Inoltre, gli stessi impianti vengono autorizzati dalla regione ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003 e successive modificazioni ed integrazioni. Per completezza di informazione, si fa presente che codesto Dicastero ha competenza solamente per ciò che concerne gli impianti eolici
offshore, la cui autorizzazione viene rilasciata ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003 e successive modificazioni ed integrazioni dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Premesso quanto sopra, la società Innova Wind S.r.l. nel luglio 2012 ha richiesto alla provincia di Terni il rilascio dell'autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio di due impianti contigui per la produzione di energia elettrica alimentati da fonte eolica.
  Si fa presente che nel procedimento in oggetto, a seguito di delega regionale, la provincia di Terni è stata dichiarata competente alla gestione del procedimento di autorizzazione unica per i progetti di cui trattasi, nelle more di quanto stabilito dalla regione Umbria con propria delibera n. 561 del 19 maggio 2008 «Criteri e modalità per lo svolgimento del procedimento unico di cui all'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 387 del 2003 in materia di autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili.
  A seguito di reiterati depositi delle due istanze, effettuati dalla società Innova Wind S.r.l. ai sensi della delibera della giunta regionale n. 1466 del 29 dicembre 2011 «Regolamento Regionale luglio 2011, articolo 3, comma 4, Adozione della modulistica per la presentazione dell'istanza di autorizzazione unica, della dichiarazione e della comunicazione, nonché del modello e del modulo informativo, con particolare riferimento al modulo di domanda di autorizzazione unica per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili–eolico», le istanze sono state dichiarate ricevibili in quanto conformi alla norma.
  Conseguentemente, sono state indette le conferenze di servizi, previste
ex lege, con la convocazione di due sedute preliminari finalizzate unicamente alla verifica prioritaria della procedibilità dell'istanza, fase meramente amministrativa in capo ai soli Enti competenti, in ottemperanza al vincolo di delega imposto dalla delibera regionale n. 561 del 2008.
  All'esito delle decisioni assunte dalla conferenza di servizi, è stato scrupolosamente applicato il disposto di cui al punto 4.9 della delibera della giunta regionale n. 561 del 2008 che recita «La conferenza dei servizi verifica prioritariamente la procedibilità dell'istanza. Qualora venga accertata la necessità di sottoporre l'opera interessata alle procedure in materia di valutazione di impatto ambientale previste ai sensi della normativa vigente, il responsabile del procedimento unico sospende la stessa conferenza e invita il soggetto proponente ad attivare le relative procedure presso il competente Servizio della Regione».
  Nell'ambito della prima e a tutt'oggi unica seduta delle rispettive conferenze, è stata valutata favorevolmente la richiesta di procedibilità preliminare: i termini di decorrenza dei procedimenti di autorizzazione unica sono stati quindi sospesi in attesa che il soggetto proponente produca delle integrazioni documentali (ad oggi non ancora pervenute), disposte nell'ambito delle stesse conferenze ed imprescindibili per poter eventualmente consentire, qualora conformi alle richieste, la conseguente attivazione delle relative procedure di VIA, obbligatorie e vincolanti ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni ed integrazioni.
  Nel merito, pertanto, non è ancora possibile ricevere alcuna pronuncia da parte della provincia di Terni, poiché in attesa dell'esito delle eventuali procedure di VIA, di competenza della regione Umbria, per le quali la società Innova Wind, in qualità di proponente, non è ad oggi legittimata a richiederne neanche l'avvio (in mancanza delle integrazioni richieste): infatti, solamente in quella sede potrà essere effettuato il primo dettagliato esame delle progettazioni presentate, con tutte le conseguenti valutazioni di merito, nel rispetto della vigente normativa di settore per gli aspetti paesaggistici ed ambientali.
  In conclusione, allo stato attuale, i procedimenti autorizzativi in corso risultano appena avviati, non essendo, peraltro, stato dato ancora seguito alla fase attuativa di analisi e verifica di congruità sul contenuto degli elaborati progettuali, che verrà effettuata in prima battuta sono nell'ambito dei prescritti procedimenti di VIA.
  Ad ulteriore riscontro della piena e trasparente correttezza dell’
iter procedurale sino ad oggi messo in atto, si deve riscontrare che la citata «diffida» cui fa cenno l'interrogazione, non ha motivo di ricevere efficacia in questa fase, essendosi agito nel rispetto dell'articolo 10 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nella quale è stabilito che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare memorie scritte e documenti prodotti nell'esercizio del diritto di partecipazione al procedimento, fattispecie che verrà certamente garantita nel merito, già nella prima sede di competenza della VIA, che, peraltro, prevede un'ulteriore fase di formale partecipazione del pubblico, oltre a quella già garantita dall'amministrazione procedente.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare proseguirà in un'ottica di prevenzione e tutela ambientale ad esercitare un'attività di monitoraggio puntuale e costante della situazione attraverso gli enti competenti, onde verificare la piena correttezza dell’
iter procedurale seguito per l'installazione degli impianti eolici.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mareMarco Flavio Cirillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

produzione d'energia

impatto ambientale

energia rinnovabile

energia eolica

industria elettrica

protezione dell'ambiente

risorse rinnovabili

energia solare