ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 97 del 15/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/10/2013
Stato iter:
04/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2014
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/02/2014

CONCLUSO IL 04/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02168
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Martedì 15 ottobre 2013, seduta n. 97

   SANDRA SAVINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   si fa riferimento alle notizie emerse sulla stampa in merito ad un trasferimento dei dipendenti della direzione regionale del lavoro di Trieste a Venezia in attuazione di una riorganizzazione che prevedrebbe una fusione delle direzioni regionali;
   va preso atto della funzione strategica della direzione di Trieste in quanto assolve fra l'altro al compito di gestire i ricorsi amministrativi, il coordinamento e il supporto tecnico-operativo nella vigilanza in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, l'abilitazione alla professione di consulente del lavoro –:
   se corrisponda al vero quanto suesposto, in particolare se l'accorpamento delle direzioni regionali del lavoro comprenderà l'azzeramento degli uffici a Trieste e in Friuli Venezia Giulia con gravi ricadute sulla presenza dello Stato sul territorio in ordine alla gestione di un campo d'azione strategico come il lavoro. (4-02168)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 166
4-02168
presentata da
SAVINO Sandra

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla riorganizzazione degli uffici territoriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si rappresenta che la struttura organizzativa del Ministero è in fase di riassetto in esito al susseguirsi delle disposizioni intervenute dal 2009 ad oggi in materia di contenimento della spesa pubblica, che hanno determinato riduzioni alle dotazioni organiche e contestualmente previsto che l'amministrazione ridisegni i propri assetti strutturali sulla base dei nuovi organici ministeriali fissati in appositi provvedimenti normativi.
  Preliminarmente si evidenzia che l'attuale dotazione organica del Ministero risulta dalla Tabella n. 6 allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013 (emanato per dare attuazione alle rideterminazioni delle dotazioni organiche richieste, da ultimo, dall'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 95 del 2012 cosiddetto «spending review») e prevede che gli organici dirigenziali siano determinati in:
   n. 14 posti funzione dirigenziale di I fascia;
   n. 145 posti funzione dirigenziale di II fascia.

  A seguito delle disposizioni di riduzione degli organici, quindi, l'amministrazione deve oggi effettuare tagli sui posti funzione dirigenziali di seconda fascia per un numero totale di 56: dai 201 posti funzione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 2011 ai 145 previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del gennaio 2013 (si precisa, al riguardo, che la riduzione di 20 posti funzione richiesto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 febbraio 2012 di applicazione dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 138 del 2011 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011, e dell'articolo 21, comma 1, del decreto-legge n. 201 del 2011 cosiddetto «decreto Salva Italia», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011 non è stata concretamente attuata sulle strutture ministeriali a causa del sopravvenire di ulteriori interventi di contenimento della spesa).
  In questo contesto, l'assetto ministeriale – ad oggi in fase di riorganizzazione – deve tenere conto dell'esigenza di garantire una efficace attività istituzionale del Ministero in ossequio ai principi costituzionali di efficienza e buon andamento dell'agire amministrativo, mantenendo comunque invariato il numero degli uffici territoriali chiamati a far fronte alle molteplici istanze di tutela, sia in ambito lavoristico che sociale.
  In tale ottica, l'assetto prospettato consente di mantenere efficiente l'amministrazione centrale, non senza comunque «sacrificio» in termini di diminuzione di posti funzione dirigenziale di seconda fascia anche per le singole direzioni generali; ciò tenuto conto che il centro è deputato, tra l'altro, alle funzioni di indirizzo e coordinamento degli uffici territoriali nonché all'attuazione delle linee di indirizzo politico e delle crescenti attività di coordinamento con le Istituzioni comunitarie.
  Al contempo la rivisitazione dell'Amministrazione non porta ad abbassare il livello di controllo delle tutele su tutto il territorio di competenza.
  Quanto all'impostazione di fondo del disegno di riorganizzazione per ciò che attiene i rapporti fra «centro» e «periferia», si segnala che il progetto di riordino del Ministero del lavoro e delle politiche sociali si muove coerentemente nell'ambito dei vincoli posti dal decreto-legge n. 95 del 2012 il quale ha, appunto, stabilito che i regolamenti di riorganizzazione debbano rideterminare la rete periferica degli Uffici su base regionale o interregionale (cosa che lo schema di decreto ha puntualmente fatto).
  Ad ogni modo, non è stata ipotizzata la chiusura di alcuna struttura territoriale (dovendo comunque far fronte alla consistente riduzione degli organici dirigenziali e non) ma è stato previsto che alcuni uffici abbiano assetto su due diverse sedi, in grado di coprire tutti gli ambiti provinciali dove è attualmente presente un ufficio ministeriale. Ciò consente di non affievolire la presenza ministeriale sul territorio senza peraltro modificare in alcun modo la logistica e la sede di servizio del personale. Non si tratta, infatti, di perseguire un puro e semplice contenimento dei costi di gestione delle sedi ma solo di un'economia legata ai posti funzione dirigenziale di seconda fascia che per effetto dei tagli evidenziati sono stati sensibilmente diminuiti (si tratta, si ribadisce, di ben 56 posti funzione).
  Da ultimo, si sottolinea che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha reso la prevista, preliminare, informativa alle Organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione ministeriale ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo n. 165 del 2001.
  Nell'ultima riunione con le Organizzazioni sindacali tenutasi il 28 ottobre 2013 è stata resa una ulteriore informativa sull'ultima bozza di riorganizzazione che ha tenuto conto di alcune osservazioni pervenute. Nel corso della riunione dopo una breve presentazione dell'ipotesi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, già preventivamente trasmessa ai partecipanti, sono state ascoltate le varie osservazioni sindacali ed illustrati ampiamente i motivi che hanno determinato le scelte effettuate.
  Anche se la riunione è stata indetta per la prevista «informativa», le Organizzazioni sindacali sono state invitate comunque a far pervenire ulteriori osservazioni entro il 31 ottobre al fine di valutare l'eventualità di procedere a piccole modifiche.
Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assetto territoriale

Friuli-Venezia Giulia

mobilita' professionale

sicurezza del lavoro

ricorso amministrativo