ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00706

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 28 del 04/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00706
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 4 giugno 2013, seduta n. 28

   PAGLIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il segmento del corriere espresso ha raggiunto in Italia un fatturato complessivo superiore ai 2,4 miliardi di euro, con andamento (+1 per cento giugno 2012 su giugno 2011), che gli ha permesso di essere l'unico comparto del settore autotrasporti (-5 per cento nello stesso periodo) a mantenere un trend di crescita nel 2012;
   non esistono dati attendibili sul numero degli autisti impiegati, ma che i dati sui volumi parlano di oltre 140 milioni di colli annui consegnati;
   il mercato è dominato da grandi gruppi nazionali multinazionali (Dhl express Italy, Sda Express courier, Tnt express Italy, Ups, Brt corriere espresso), che insieme assommano la quasi totalità del fatturato nazionale;
   la stretta connessione con il settore dell’e-commerce, a sua volta in forte sviluppo, lascia prevedere significative possibilità di crescita per i prossimi anni;
   stiamo quindi parlando di un settore dinamico, caratterizzato dalla presenza di pochi player con grandi capacità finanziarie e di pianificazione, capaci di generare utili importanti tanto su scala globale, quanto in riferimento al mercato italiano;
   l'organizzazione del servizio nel nostro Paese pare aver trovato la propria forma consolidata nell'esternalizzazione dei servizio di consegna a cooperative di ridotte dimensioni e capacità finanziaria;
   i contratti stipulati con tali cooperative avrebbero caratteristiche tali da renderli di fatto incompatibili con lo svolgimento del servizio secondo le prescrizioni del Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria e i costi standard del settore trasporti;
   esistono evidenze facilmente riscontrabili di anomalie nelle buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, con presenza anomala di voci quali rimborsi spese e trasferte, a fronte di contratti part-time –:
   se tale situazione, già ripetutamente denunciata, dai mezzi di informazione, risulti come nota al Governo, o se esso abbia invece informazioni diverse;
   se, in caso di riscontro negativo, non intenda attivare, data la rilevanza quantitativa dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte, e la dimensione complessiva del settore, un'indagine per verificare la diffusione di eventuali pratiche estranee al pieno rispetto della legalità;
   se, qualora il quadro informativo sia invece sufficientemente esaustivo, non ritenga opportuno demandare alle strutture territoriali dello Stato competenti l'avvio di una fase di controlli diffusi, volti a determinare un ripristino delle condizioni di rispetto dei contratti e delle leggi. (4-00706)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-00706
presentata da
PAGLIA Giovanni

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente situazioni di irregolarità nel settore dei servizi di consegna, si rappresenta quanto segue.
  Uno dei principali settori di intervento dell'azione ispettiva svolta sul territorio nazionale da parte di questo Ministero è da sempre costituito propriamente dalla prevenzione e repressione del lavoro sommerso, anche al fine di assicurare una reale tutela dei diritti inviolabili dei lavoratori e di garantire la tutela della regolarità e della sicurezza dei rapporti di lavoro.
  Anche nella programmazione dell'attività di vigilanza per l'anno in corso, è stato ritenuto prioritario l'obiettivo di garantire «l'effettivo esercizio di diritti del lavoratore attraverso la verifica della concreta osservanza della normativa lavoristica», mediante un assiduo controllo finalizzato ad evitare il ricorso, da parte delle aziende, al lavoro sommerso, ovvero l'uso distorto di fattispecie contrattuali. Inoltre, anche quest'anno è stata rivolta particolare attenzione agli accertamenti sulle forme di decentramento ed esternalizzazione dei processi produttivi e delle modalità attuative degli appalti, anche pubblici, in diversi ambiti merceologici, coinvolgendo principalmente «le società cooperative, con particolare riferimento al settore della logistica, del facchinaggio e dei servizi alla persona, settori verso i quali, pertanto, si concentreranno gli accertamenti ispettivi, volti a ricostruire la filiera degli appalti privati e pubblici» (documento di programmazione dell'attività di vigilanza per l'anno 2013).
  Proprio con riferimento al fenomeno cooperativistico, la Direzione generale per l'attività ispettiva di questo Ministero ha precisato, in alcune circolari agli uffici periferici, l'opportunità di intensificare i controlli al fine di garantire ai soci lavoratori e ai dipendenti delle realtà cooperative un trattamento economico minimo pari a quello previsto dai contratti stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, non solo in chiave di tutela salariale di tali lavoratori, ma anche quale strumento di «politica
anti-dumping» sociale e contrattuale, in un contesto settoriale notevolmente caratterizzato da lavorazioni in appalto, «labour intensive».
  In questa ottica, inoltre, sia la Direzione generale per l'attività ispettiva che gli uffici ispettivi del territorio hanno costantemente dedicato particolare attenzione a tali fenomeni, predisponendo mirate azioni di vigilanza.
  Nello specifico, ad esempio, sono state svolte verifiche ispettive, su tutto il territorio nazionale, nei confronti di una delle società nominate nell'interrogazione, e si è avuto riscontro di numerose irregolarità – già oggetto di una precedente interrogazione parlamentare – con riferimento al lavoro nero, all'evasione contributiva, al mancato rispetto della normativa sull'orario di lavoro e di quella sugli appalti, nonché diverse infrazioni di carattere amministrativo ed in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
  Il fenomeno descritto è comunque oggetto di costante attenzione, anche nell'ambito della prossima programmazione delle attività ispettive sul territorio.
  È auspicabile che nel prossimo futuro sia possibile incrementare ulteriormente il livello quantitativo delle attività di ispezione e vigilanza anche in questo delicato settore.
  Sotto questo aspetto mi sembra importante richiamare la previsione dell'articolo 14 del decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013 (cosiddetto «Destinazione Italia») che ha previsto l'assunzione straordinaria di 250 nuovi ispettori del lavoro proprio «al fine di rafforzare l'attività di contrasto al fenomeno del lavoro sommerso ed irregolare e di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».

Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

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