ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02166

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 602 del 05/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: CERA ANGELO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 05/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/04/2016
Stato iter:
06/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/04/2016
Resoconto CERA ANGELO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2016
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/04/2016
Resoconto CERA ANGELO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/04/2016

SVOLTO IL 06/04/2016

CONCLUSO IL 06/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02166
presentato da
CERA Angelo
testo presentato
Martedì 5 aprile 2016
modificato
Mercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   CERA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'arcipelago delle isole Tremiti si trova a circa 12 miglia al largo del Gargano, è costituito dalle isole di San Nicola, San Domino, Cetaccio, Caprara e, a circa 11 miglia da queste, dall'isola di Pianosa;
   le isole Tremiti sono un patrimonio ambientale di estrema bellezza e dal 1989 Pianosa è riserva naturale totale;
   Pianosa si sviluppa su una superficie di circa 13 ettari per una lunghezza di 700 metri, una larghezza di 250 metri, con uno sviluppo costiero di 1.300 metri ed una altezza massima di 15 metri sul livello del mare;
   nel corso della seconda guerra mondiale l'aviazione tedesca ha scaricato, nell'intero Mare Adriatico, numerosi ordigni chimici contenenti materiali tra i quali l'antrace, l'iprite e l'arsenico;
   l'intera area è stata oggetto di studio da parte dell'Ispra – già Icram, Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare – che nel 2003 ha condotto una ricerca finanziata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, in seguito alle segnalazioni di oltre 200 pescatori che tra il 1946 e il 2000 avevano fatto ricorso a cure ospedaliere per essere venuti in contatto con aggressivi chimici provenienti da residuati bellici;
   le analisi condotte dall'Istituto hanno rilevato gravi conseguenze nei pesci dovute a sostanze come l'iprite, e concentrazioni di arsenico superiori ai valori soglia nei sedimenti marini analizzati;
   ad ulteriore dimostrazione della pericolosità rappresentata dalla presenza di ordigni bellici, vi è l'ordinanza numero n. 27 del 1972, depositata presso la Capitaneria di porto di Manfredonia – in provincia di Foggia – che vieta agli isolani di avvicinarsi e soprattutto di pescare nei dintorni dell'isola di Pianosa;
   durante l'ultimo conflitto mondiale l'isola servì agli Alleati quale campo di tiro per l'Aeronautica, che peraltro distrusse il faro, i pozzi e i rifugi dei pescatori, oggi in totale stato di deterioramento e abbandono;
   sull'isola esistono anche altre costruzioni che a causa dei divieti suddetti rischiano di andare in rovina per la totale assenza di interventi di manutenzione;
   durante le mareggiate, proprio a causa della limitata altezza delle coste, Pianosa viene sommersa dall'acqua quasi nella sua interezza, accrescendo di conseguenza il pericolo di esplosioni;
   il numero stimato degli ordigni inesplosi da parte delle autorità locali è di circa cinquanta bombe, tutte risalenti al periodo del secondo conflitto mondiale;
   alla data odierna, e fino a nuovo ordine, nella zona di mare sopra indicata per una profondità di mare di metri 500 è vietata la navigazione, l'ancoraggio e la sosta di qualsiasi natante, la pesca, la pesca subacquea e la balneazione;
   nonostante l'indubbio inquinamento ambientale, terrestre e marino, i fondali dell'isola di Pianosa continuano ad essere caratterizzati da una grande ricchezza naturalistica;
   l'amministrazione comunale dell'isola di Pianosa ha da tempo denunciato la presenza nei fondali marini di tali residuati bellici, arrivando a chiedere al Governo lo stanziamento di un milione di euro per l'opera di bonifica –:
   pur comprendendo l'interrogante i vincoli di finanza pubblica che il Governo è impegnato a rispettare, se il Ministro interrogato non ritenga che sussistano esigenze primarie di tutela dell'ambiente, ormai non più differibili, che giustificano un intervento per l'assoluta gravità della situazione. (3-02166)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

isola

sostanza tossica

aviazione civile