Legislatura: 17Seduta di annuncio: 602 del 05/04/2016
Primo firmatario: TAGLIALATELA MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 05/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 PETRENGA GIOVANNA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016 TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/04/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/04/2016 Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE RISPOSTA GOVERNO 06/04/2016 Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 06/04/2016 Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
DISCUSSIONE IL 06/04/2016
SVOLTO IL 06/04/2016
CONCLUSO IL 06/04/2016
TAGLIALATELA, RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA, MAIETTA, GIORGIA MELONI, NASTRI, PETRENGA, RIZZETTO e TOTARO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
nell'ambito dell'inchiesta promossa dalla procura di Potenza in merito a diverse irregolarità riscontrate con riferimento alle attività petrolifere in Lucania sono emersi gravi fatti sul centro oli di Viggiano, di proprietà dell'Eni, situato proprio nella provincia potentina;
nel centro oli di Viggiano negli scorsi anni si sono verificati diversi incidenti e, inoltre, in passato nelle sue immediate vicinanze avevano avuto luogo scontri con manifestanti che contestavano proprio lo smaltimento irregolare di rifiuti;
l'inchiesta attualmente in atto riguarda presunti illeciti nella gestione dei reflui petroliferi e lo sforamento dei limiti delle emissioni in atmosfera degli idrocarburi;
secondo la magistratura inquirente i dirigenti dell'impianto Eni, indagati e arrestati con l'accusa di «attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti», erano «consapevoli dei problemi emissivi» del centro ma cercavano «di ridurre il numero di comunicazioni sugli sforamenti invece di incidere direttamente sulla causa del malfunzionamento o dell'evento» al fine di «non allarmare gli enti di controllo»;
gli stessi vertici dell'impianto sono stati accusati anche di qualificare in maniera del tutto arbitraria e illecita rifiuti pericolosi come non pericolosi, utilizzando un «trattamento non adeguato» degli stessi scarti che risultava essere meno dispendioso, di alterare i dati sulle emissioni in atmosfera;
è evidente come l'atteggiamento irresponsabile dei soggetti in questione e le lacune nel sistema dei controlli hanno causato l'esposizione delle popolazioni residenti nella zona a pericolosi rischi sanitari;
con un precedente atto di sindacato ispettivo, presentato in seguito ad un'esplosione verificatasi nel centro oli di Viggiano nel gennaio del 2014, gli interroganti avevano chiesto la convocazione di un tavolo istituzionale con l'Eni e gli organi competenti per verificare la sicurezza dell'impianto, ma tale richiesta non ha mai avuto seguito –:
quali iniziative di competenza intenda assumere con riferimento ai fatti in premessa e, in via più generale, per implementare i meccanismi di controllo volti a scongiurare il verificarsi di episodi simili, tutelando la popolazione. (3-02164)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):eliminazione dei rifiuti
inquinamento atmosferico
inchiesta giudiziaria