ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01779

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 506 del 20/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/10/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/10/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/10/2015
Stato iter:
21/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/10/2015
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 21/10/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 21/10/2015
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/10/2015

SVOLTO IL 21/10/2015

CONCLUSO IL 21/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01779
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Martedì 20 ottobre 2015
modificato
Mercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

   SCOTTO, ZARATTI, PELLEGRINO e GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   i comuni interessati da aree ad alta criticità idrogeologica, dai dati Ispra, sono 6.633, pari all'81,9 per cento dei comuni italiani su cui sorgono 6.250 scuole e 550 ospedali;
   le aree ad elevata criticità rappresentano il 9,8 per cento della superficie nazionale;
   il fabbisogno necessario per la realizzazione degli interventi per la sistemazione complessiva delle situazioni di dissesto è stimato in 44 miliardi di euro, di cui 27 per il Centro-Nord, 13 per il Mezzogiorno e 4 per il patrimonio costiero;
   puntualmente, con l'arrivo delle piogge, il nostro Paese si trova a dover fare i conti con smottamenti, frane, crolli di infrastrutture, argini che non riescono più a trattenere l'impatto con le acque e allagamenti che troppo spesso assumono le proporzioni di vere e proprie tragedie;
   le forti piogge che hanno interessato in questi ultimi giorni il Centro-Sud, la Sardegna e la Campania in particolare, hanno provocato due morti e prodotto ingentissimi danni;
   i sempre più frequenti fenomeni alluvionali che colpiscono il nostro Paese mettono in luce drammaticamente l'estrema fragilità del territorio italiano e la necessità di una sua ormai improcrastinabile messa in sicurezza complessiva, ma nella conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei ministri di presentazione del disegno di legge di stabilità per il 2016, tutta a base di slide ed «effetti speciali», l'emergenza difesa del suolo non viene neanche sfiorata;
   a fronte dei circa 21 miliardi di euro chiesti dalle regioni contro il dissesto idrogeologico, il Governo ha promesso di mettere in campo oltre 7 miliardi di euro complessivi fino al 2020, ma per ora sono meno di un miliardo, e circa l'80 per cento dei lavori non parte perché si è ancora fermi allo studio di fattibilità o con progetti allo stadio preliminare;
   si tratta peraltro di risorse che, in buona parte, vengono spostate da una casella all'altra. Vecchi finanziamenti, fondi non spesi ed altro. Altre sono a valere sui fondi di sviluppo e coesione. Nessuna risorsa nuova;
   da recenti notizie di stampa emergerebbe poi la richiesta di inserire nel disegno di legge di stabilità per il 2016 anche un «supercondono» edilizio che riguarderebbe 75.000 costruzioni in Campania, altrimenti destinate a essere abbattute –:
   quali iniziative immediate si intendano adottare a favore dei territori colpiti dai recenti eventi meteorologici e se non si ritenga improcrastinabile stanziare nuove risorse pluriennali certe al fine di avviare un serio piano di messa in sicurezza del territorio nazionale, adottando iniziative per prevedere l'esclusione delle spese per contrastare il dissesto idrogeologico dai vincoli del patto di stabilità al fine di garantire la loro piena spendibilità da parte degli enti territoriali. (3-01779)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune