ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01071

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 323 del 18/05/2010
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 18/05/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
BRIGANDI' MATTEO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
COTA ROBERTO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
RIXI EDOARDO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 18/05/2010
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 18/05/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 18/05/2010
Stato iter:
19/05/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/05/2010
Resoconto RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 19/05/2010
Resoconto BONDI SANDRO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 19/05/2010
Resoconto RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/05/2010

SVOLTO IL 19/05/2010

CONCLUSO IL 19/05/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01071
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
martedì 18 maggio 2010, seduta n.323

REGUZZONI, DAL LAGO, LUCIANO DUSSIN, FOGLIATO, LUSSANA, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, COTA, CROSIO, D'AMICO, DESIDERATI, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RIXI, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) è stato istituito con la legge 30 aprile 1985, n. 163, recante «Nuova disciplina degli interventi dello Stato a favore dello spettacolo», per il sostegno finanziario ad enti, istituzioni, associazioni, organismi ed imprese operanti nei settori delle attività cinematografiche, musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante;

la sopra citata legge prevede che la gestione delle risorse avvenga secondo un procedimento di tipo accentrato, in cui il Ministero per i beni e le attività culturali, titolare del Fondo, provvede sia alla fissazione dei criteri di ripartizione all'interno dei distinti settori, sia alla concreta erogazione dei finanziamenti;

l'unitarietà dell'azione statale, obiettivo dichiarato della legge n. 163 del 1985 istitutiva del Fondo unico per lo spettacolo, è messa seriamente in discussione dalla pratica consolidata di differenziare le forme di sostegno finanziario allo spettacolo;

nel contesto attuale, caratterizzato dalla drastica riduzione dei fondi statali per lo spettacolo, le risorse provenienti dal Fondo unico per lo spettacolo rappresentano solo una parte, circa la metà, del finanziamento pubblico generale allo spettacolo dal vivo, che gode di ulteriori forme di sostegno finanziario, provenienti da Stato, da regioni e da enti locali, che assumono un ruolo strategico per il supporto dell'intero settore;

l'attività delle regioni nel settore dello spettacolo, pur in assenza di una legislazione statale di cornice, si è sempre più sviluppata negli anni, prevedendo investimenti sul piano della progettazione, della promozione, della comunicazione e del sostegno alle diverse iniziative culturali del territorio;

in seguito al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, molte regioni hanno provveduto al riordino della propria legislazione in materia di spettacolo, ispirandosi a principi comuni quali l'affermazione del valore sociale ed economico dell'attività, l'approccio integrato alla materia e il ricorso a modalità di sostegno economico differenziate, tali da prevedere sia contributi finanziari, sia incentivi sul piano economico e fiscale;

con le sentenze n. 255 e n. 256 del 21 luglio 2004 della Corte costituzionale, originate da una questione di legittimità e da un conflitto di attribuzione sollevati dalla regione Toscana, è stato affermato che lo spettacolo, pur non essendo espressamente citato all'interno del nuovo articolo 117 della Costituzione, non è da ricondursi alla competenza residuale delle regioni, bensì rientra a pieno titolo nella «promozione ed organizzazione di attività culturali», indicata nel terzo comma dell'articolo 117 tra le competenze di tipo concorrente;

dai principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza dettati dall'articolo 118 della Costituzione e richiamati dalle sentenze della Corte costituzionale, consegue, ad avviso degli interroganti, l'illegittimità delle procedure amministrative di tipo accentrato in materie di competenza concorrente;

la Corte costituzionale, nel richiamare la necessità ineliminabile di una profonda revisione dell'attuale riparto tra Stato, regioni ed enti locali, anche in relazione alle funzioni amministrative di erogazione di finanziamenti pubblici al settore dello spettacolo, ha sottolineato l'importanza dell'elaborazione di procedure «che continuino a svilupparsi a livello nazionale», almeno per i profili per i quali occorra necessariamente una considerazione complessiva a livello nazionale dei fenomeni e delle iniziative, «con l'attribuzione sostanziale di poteri deliberativi alle regioni»;

la Corte costituzionale ha, quindi, considerato possibile l'eventualità che siano le regioni a disciplinare un settore così fortemente caratterizzato da legami con il territorio di riferimento, in relazione al tessuto produttivo e ai potenziali fruitori dell'attività culturale, purché tale disciplina avvenga all'interno di una cornice unitaria statale, garantita dal riconoscimento della riserva allo Stato della disciplina di principio;

secondo la Corte costituzionale, la collocazione dello spettacolo nella sfera delle competenze concorrenti non rappresenta una penalizzazione, ma, al contrario, accresce molto la responsabilità delle regioni, «dato che incide non solo su importanti e differenziati settori produttivi riconducibili alla cosiddetta industria culturale, ma anche su antiche e consolidate istituzioni culturali pubbliche o private operanti nel settore, come gli enti lirici e i teatri., con un forte impatto anche sugli stessi strumenti di elaborazione e di diffusione della cultura»;

appare quanto mai necessario un ripensamento dell'attuale sistema di gestione e di erogazione dei finanziamenti pubblici allo spettacolo, assicurando a questi continuità, tempestività e congruenza, superando il carattere nazionale del Fondo unico per lo spettacolo e restituendo alle regioni la loro fondamentale importanza nel settore -:

se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire con apposite iniziative normative, al fine di modificare la gestione e la distribuzione accentrata dei finanziamenti pubblici previsti dal Fondo unico per lo spettacolo, ispirandosi ad un modello di gestione imperniato sulle regioni che eviti gli squilibri territoriali nella ripartizione delle risorse e lasci aperta la strada dell'attribuzione diretta alle regioni della gestione del Fondo, rimettendo alla Conferenza Stato-regioni l'individuazione dei parametri idonei a valutare il riparto fra le singole regioni.(3-01071)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO ( FUS )

EUROVOC :

arti dello spettacolo

contributo finanziario

finanziamento pubblico

politica culturale

regione