ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 231 del 02/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/10/2019
Stato iter:
19/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2019
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/11/2019
Resoconto ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/10/2019

DISCUSSIONE IL 19/11/2019

SVOLTO IL 19/11/2019

CONCLUSO IL 19/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01003
presentato da
ASCARI Stefania
testo presentato
Mercoledì 2 ottobre 2019
modificato
Martedì 19 novembre 2019, seduta n. 262

   ASCARI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il Governo pro tempore ha risposto in data 5 giugno 2019 all'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00718 relativa alla situazione in cui versavano alcuni dipendenti delle industrie G.M. Cataforesi, Carrozzeria Nuova G.M. e Work Service società cooperativa nell'appalto G.M. Cataforesi;
   nell'interrogazione erano stati evidenziati presunti abusi e licenziamenti illegittimi da parte delle aziende sopra menzionate;
   il Governo pro tempore rispose evidenziando che erano state avviate attività ispettive, prospettando inoltre la possibilità di «avviare un tavolo istituzionale di confronto con l'obiettivo di tutelare i posti di lavoro a rischio e l'intera produzione»;
   successivamente al deposito dell'interrogazione, si sono registrati ulteriori presunti atti illegittimi e abusi;
   in particolare, un comunicato stampa del sindacato Si.Cobas riporta che un suo delegato sindacale sarebbe stato messo da mesi sotto una gogna che si caratterizza come un «vero e proprio stalking occupazionale» caratterizzato da «un demansionamento», «un suo collega di lavoro è stato incaricato di minacciarlo più volte fisicamente»; si riferisce anche di «lettere disciplinari senza fondamento», «tentate multe, poi annullate» e che «è stato incaricato di svolgere mansioni da apprendista»;
   questo comportamento, secondo quanto scritto nel comunicato, avrebbe causato al lavoratore un periodo di assenza dal lavoro per malattia per 4 mesi, causato da sbalzi di pressioni ed emicranie;
   al termine dei 4 mesi di malattia certificate da un medico, il lavoratore sarebbe stato sospeso dal servizio per 6 mesi, poiché, secondo la società, non vi sarebbero state per lui mansioni idonee alla ripresa del lavoro, in quanto al termine del periodo di malattia il medico aveva prescritto una limitazione temporanea rispetto ai pesi dei pezzi da movimentare;
   secondo il sindacato, tale sospensione sarebbe pretestuosa, in quanto altri colleghi avrebbero limitazioni ben più onerose e sarebbero regolarmente impiegati nella ditta; Si.Cobas denuncia che il reale motivo del comportamento aziendale sarebbe il solo fatto che il soggetto appartiene alla propria organizzazione sindacale;
   qualora i fatti sopra descritti fossero confermati, nell'atteggiamento delle società verso il delegato sindacale, prima e dopo il periodo di malattia, potrebbero configurare palesi violazioni di legge;
   secondo l'interrogante, se tutto ciò non fosse censurato e non fossero adottati tutti i rimedi previsti dalla legislazione, si rischierebbe di accettare il principio per cui anche una semplice malattia di medio periodo potrebbe essere utilizzata per allontanare lavoratori sindacalizzati o comunque considerati «scomodi» dall'azienda, che si trovino in condizione di debolezza o parziale inabilità temporanea –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di verificare quanto descritto in premessa;
   quali siano le risultanze delle opportune verifiche annunciate nella risposta all'interrogazione sopra citata, con riferimento all'ispettorato del lavoro, al Ministero dello sviluppo economico e agli altri istituti coinvolti, e quali conseguenti iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere;
   se non si intenda, come annunciato dal Governo pro tempore in sede di risposta alla sopra menzionata interrogazione, «avviare un tavolo istituzionale di confronto con l'obiettivo di tutelare i posti di lavoro a rischio e l'intera produzione».
(3-01003)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

sicurezza del posto di lavoro

licenziamento abusivo