Legislatura: 19Seduta di annuncio: 177 del 13/10/2023
Primo firmatario: QUARTINI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/10/2023
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 06/02/2024 Resoconto PEREGO DI CREMNAGO MATTEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 06/02/2024 Resoconto QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 06/02/2024
SVOLTO IL 06/02/2024
CONCLUSO IL 06/02/2024
QUARTINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2022 il Governo individuava nella città di Pisa, e precisamente in località Coltano, il luogo dove realizzare la sede del gruppo intervento speciale «Tuscania» e del centro cinofili e, al contempo, la dichiarava «opera destinata alla difesa nazionale»;
nel progetto iniziale, detta base avrebbe occupato un'area di 730.000 metri quadrati, su cui sarebbero stati edificati 440.000 metri cubi di nuovi locali con destinazioni varie: poligoni di tiro, infrastrutture di addestramento, magazzini, uffici, villette a schiera e altro. Il tutto, nell'area di Coltano, una zona di pregio naturalistico e paesaggistico, su cui insistono vincoli ambientali, e godendo dell'iter realizzativo delle procedure semplificate previste dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza, trattandosi, appunto, di opere atte a difesa nazionale. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, però, non ha fra i propri primi fini quelli militari; all'opposto, sono la preservazione del territorio, il miglioramento di società e impresa, la mitigazione delle debolezze strutturali dell'economia italiana a costituire i capisaldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non potrebbe essere altrimenti, considerato il percorso di transizione ecologica, ambientate e di sostenibilità, di riduzione dei divari territoriali, generazionali e di genere le idee alla base del Piano nazionale di ripresa e resilienza stesso;
reso pubblico il progetto, anche grazie all'azione del Movimento 5 Stelle (mozione n. 856) in consiglio regionale della Toscana, si levarono numerosissime proteste; molti soggetti – attori istituzionali, varie parti politiche, comitati di cittadini – manifestarono la loro contrarietà alla realizzazione dell'opera; lo stesso presidente della giunta regionale della Toscana aveva suggerito all'epoca di costruire la base del Tuscania in un altro luogo, ossia a Pontedera;
sembrava che il progetto fosse stato accantonato, salvaguardando le aree del parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Nel settembre 2023 venivano invece ripresentate nuove linee progettuali per lo sviluppo dello studio di prefattibilità nell'area Centro interforze studi per le applicazioni militari (Cisam); attraverso un tavolo interistituzionale veniva di fatto recuperata l'idea della base, forzandola attraverso una parcellizzazione delle diverse installazioni e strutture, smistate (poligoni di tiro, depositi di armi, eliporto e altro) in aree diverse, fra cui l'area del Centro interforze studi per le applicazioni militari, sede di un reattore nucleare. Una «diffusione» incoerente con la natura di un sistema organizzato militare. L'uso di termini chiave, quali «biodiversità», «riqualificazione floro-faunistica», «opere compensative a favore del territorio» e altri, completavano il quadro di un progetto di dubbia utilità strategica e, ad avviso dell'interrogante, certamente contrario alla tutela dell'ambiente. Il Movimento 5 Stelle si attivava nuovamente in consiglio regionale, con ulteriore mozione (1392), eccependo gli aspetti sopra indicati, a cui si aggiunge il fatto che, nonostante il cambio di parere di alcuni soggetti, l'impegno di spesa (non comunicato) non potrà più far conto sul «Fondo per la coesione sociale e lo sviluppo»; come sottolineato dal presidente dell'Ente parco, tale sostentamento «ora non è più disponibile: le risorse andranno individuate in altre poste di bilancio all'interno della prossima legge finanziaria» –:
come intenda il Ministro interrogato intervenire, anche attraverso proposte alternative e partecipate, in relazione alla rinnovata volontà di ubicare la base in diverse aree, fra le quali l'ex area del Centro interforze studi per le applicazioni militari (Cisam), con un progetto che appare in contrasto con le posizioni dello Stato italiano, con le indicazioni di destinazioni d'uso dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, non più coperta finanziariamente, oltre che non utile dal punto di vista strategico e certamente dannosa per il territorio.
(3-00733)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):coesione economica e sociale
politica di difesa
riserva naturale