ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00708

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 231 del 13/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: BELCASTRO ELIO VITTORIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Data firma: 13/10/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 13/10/2009
Stato iter:
14/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2009
Resoconto BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2009
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 14/10/2009
Resoconto BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2009

SVOLTO IL 14/10/2009

CONCLUSO IL 14/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00708
presentata da
ELIO VITTORIO BELCASTRO
martedì 13 ottobre 2009, seduta n.231

BELCASTRO. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:

il 12 settembre 2009 è stato ritrovato sui fondali antistanti lo specchio di mare di fronte a Cetraro (Cosenza), il relitto di una motonave che sarebbe carica di fusti contenenti scorie radioattive;

il suddetto ritrovamento è stato possibile grazie alla dichiarazioni rese a Milano il 21 aprile 2006 da un collaboratore di giustizia, Francesco Fonti, che dal 1966 fino al gennaio del 1994, anno in cui è iniziata la sua collaborazione con la giustizia, ha fatto parte della 'ndrangheta;

il relitto potrebbe essere quello del Cunsky, il mercantile che lo stesso Fonti ha detto di aver fatto affondare nel 1992 con una carica di esplosivo e con tutto il suo carico di 120 fusti contenenti scorie radioattive, rivelazione, quest'ultima, che sarebbe confermata anche dall'enorme squarcio rinvenuto a prua;

come risulta dai verbali dell'interrogatorio, il pentito avrebbe, inoltre, confessato, sempre nell'ambito della stessa deposizione, di aver fatto parte di un'organizzazione pagata per far esplodere ed inabissare ben tre navi con scorie tossiche e radioattive e di avere saputo di un'altra trentina di navi fatte sparire volontariamente nelle profondità marine al largo delle coste del Tirreno calabrese, al fine di smaltire, in modo rapido e illegale, rifiuti tossici e radioattivi;

numerose organizzazioni ambientaliste già in passato avevano lanciato l'allarme che anche in altre zone marine della Calabria, dove da tempo si sospettava ci fosse la presenza delle cosiddette «navi dei veleni», si è verificato un aumento statistico di morti, per cancri e leucemie;

l'intera area coinvolta nello stoccaggio illegale dei rifiuti radioattivi, notoriamente nocivi per la salute dell'uomo e per l'ecosistema marino, vanta un altissimo pregio ambientale e paesaggistico, sul quale si basa la gran parte dell'attività turistica, che può essere compromessa in maniera grave anche dal semplice sospetto di un simile disastro ambientale;

in un terra come la Calabria, già martoriata e già fortemente colpita dalla crisi economica, dove degrado territoriale ed emergenza ambientale sono diventati endemici, la recente scoperta e le altre possibili rappresentano un ennesimo attentato ad essa: la strage del suo patrimonio naturale;

per le suddette ragioni il Governo si è recentemente impegnato, anche in Parlamento, ad avviare tempestivamente la rimozione della nave e la bonifica radicale dell'intera area coinvolta;

chi sta subendo le conseguenze più dirette di questa vicenda sono, soprattutto, le migliaia di famiglie di pescatori calabresi, la cui unica fonte di sostentamento è rappresentata dal ricavato della pesca. Sono, infatti, oltre cinquanta le barche attraccate nel porto di Cetraro ed adibite alla pesca professionale, tra le quali più di quindici grandi pescherecci, che effettuano la pesca dell'«oro rosso», ovvero di gamberoni e scampi;

la paura di contaminazione di tutto l'ambiente marino, legata anche all'allarme mediatico legato al ritrovamento del relitto che si è tempestivamente diffuso, porta i cittadini a non acquistare questi alimenti sul mercato locale, causando il crollo vertiginoso dei prezzi ed il conseguente danno all'economia ittica, che, oltre alla pesca ed al commercio, coinvolge la ristorazione;

nei giorni scorsi, in segno di protesta, un centinaio di pescatori della zona tirrenica cosentina hanno occupato la stazione ferroviaria di Cetraro;

grazie a tali azioni di mobilitazione ed a quelle di denuncia di organi istituzionali locali, per affrontare quella che può definirsi una vera e propria emergenza nazionale, è stato convocato per il 14 ottobre 2009 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un tavolo con i rappresentanti dei ministeri interessati, al fine di superare l'attuale situazione di crisi economica che ha coinvolto il settore della pesca e l'intero indotto e per risolvere i problemi occupazionali, ambientali e sanitari;

le questioni che l'intera vicenda ha messo in campo, per le loro implicazioni, per le responsabilità, per le competenze e per i costi ad essa connessi, devono assumere un rilievo nazionale e, per alcuni aspetti, anche europeo ed internazionale -:
se il Governo non ritenga di dover considerare quanto esposto in premessa come una vera e propria emergenza nazionale e quali misure urgenti intenda intraprendere ai fini della salvaguardia ambientale dell'area interessata, della tutela della salute delle popolazioni coinvolte e del sostegno all'occupazione ed alle attività produttive, come il turismo e la pesca, tutti fattori che potrebbero subire i contraccolpi di un mancato intervento di messa in sicurezza e di bonifica dell'intero territorio regionale. (3-00708)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Calabria

conseguenza economica

disastro naturale

ecosistema marino

gestione dei rifiuti

industria della pesca

inquinamento marino

mare

nave

politica occupazionale

protezione dell'ambiente

ribasso dei prezzi

sanita' pubblica

scorie radioattive