Legislatura: 18Seduta di annuncio: 51 del 27/09/2018
Primo firmatario: FATUZZO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/09/2018
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/09/2018 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/09/2018 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/11/2018
SOLLECITO IL 29/10/2018
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/11/2018
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/10/2019
FATUZZO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il settore dell'emittenza radio-televisiva locale è in gravissima crisi occupazionale. Risultano essere in corso circa 2.500 licenziamenti a causa delle disposizioni introdotte dal decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali, che in linea di principio per l'anno 2016 avrebbe dovuto sostenere l'occupazione con un fondo di oltre 89,6 milioni di euro;
il sistema di riparto del fondo prevede la partecipazione al bando con alcuni requisiti che le stesse emittenti denunciano come discriminanti e che sono basati sull'ampiezza della popolazione regionale servita, sul numero di dipendenti da assumere, sul dato Auditel, sull'abbattimento quasi totale delle televendite;
inoltre il sistema si mostra in violazione della direttiva europea sul regime de minimis per il quale l'importo complessivo delle misure di aiuto di Stato concesso a una singola impresa non può superare i 200mila euro nell'arco di tre anni;
il risultato segnalato dalle emittenti è una sostanziale riserva del 95 per cento del monte contributi alle prime cento imprese in graduatoria e del solo 5 per cento corrisposto a tutte le circa mille restanti imprese rimanenti, con casi eclatanti quali Telemare con appena 5.074 euro e Tele A 57 con 4.825 euro;
sulla scorta di queste considerazioni l'Associazione delle emittenti radio-televisive locali ha proclamato lo stato di agitazione per scongiurare il rischio di chiusura;
a parere dell'interrogante questi criteri, lungi dal favorire il pluralismo delle televisioni locali le soffocano, costringendone la quasi totalità a fallire o chiudere –:
se il Governo non ritenga di adottare le iniziative di competenza per modificare il suddetto regolamento con urgenza per garantire la pluralità della informazione.
(3-00200)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):aiuto all'occupazione
direttiva comunitaria
violazione del diritto comunitario