ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00094

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 28 del 04/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/06/2013
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
05/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/06/2013
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 05/06/2013
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 05/06/2013
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/06/2013

SVOLTO IL 05/06/2013

CONCLUSO IL 05/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00094
presentato da
NICCHI Marisa
testo presentato
Martedì 4 giugno 2013
modificato
Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

   NICCHI, PIAZZONI e AIELLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   sono notevoli i problemi di cui soffre il nostro sistema sanitario nazionale: il bisogno di potenziamento dell'assistenza territoriale (previsto, ma non finanziato); i tagli al sociale ed alla non autosufficienza; la mancata definizione dei nuovi livelli essenziali di assistenza; i contratti di lavoro bloccati da anni e la precarietà in sanità; la questione del federalismo malato; la grave frammentazione in diversissimi sistemi sanitari regionali e le crescenti diseguaglianze in termini di accesso alle cure e di salute; l'abbandono della prevenzione; la questione del malaffare in questo settore;
   un settore, quello della sanità, che avrebbe bisogno di riforme e di «buona» modernizzazione, ma la politica dei tagli sta compromettendo seriamente un servizio sanitario pubblico e universalistico, creando grandi disparità di accesso e di cure tra le persone;
   la sanità rimane comunque un settore che, soprattutto dal 2008 in poi, ha subito tagli, in gran parte lineari, molto pesanti, con effetti negativi sulle prestazioni erogate, sulla qualità dei servizi, sull'assistenza territoriale, sui finanziamenti all'edilizia sanitaria;
   in questi ultimi anni si è infatti assistito a politiche economiche basate prevalentemente sul contenimento e il definanziamento della spesa pubblica e la sanità è il settore che ha subito i colpi più pesanti, laddove i tagli sono serviti, più che a rendere maggiormente efficiente il sistema e a ridurre i veri sprechi, a trovare con «facilità» risorse immediate per finanziare le manovre economiche che in questi anni si sono succedute;
   il ricorso allo strumento del ticket e della compartecipazione al costo in ambito sanitario è da questo punto di vista paradigmatico;
   sotto questo aspetto, i dati presentati il 9 maggio 2013 dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nell'ambito del progetto Remolet (Rete di monitoraggio dei livelli essenziali tempestiva), hanno evidenziato il sostanziale fallimento del «superticket» sull'assistenza specialistica introdotto dal Governo Berlusconi con la legge finanziaria per il 2011. Avrebbe dovuto compensare un mancato finanziamento al servizio sanitario nazionale di 830 milioni di euro, ma le stime dicono che complessivamente dovrebbe aver prodotto un gettito di soli 244 milioni di euro;
   uno degli effetti negativi evidenti, prodotti dall'introduzione del superticket, è individuabile nel fatto che i cittadini non esenti abbiano richiesto al servizio sanitario nazionale il 17,1 per cento in meno di prestazioni specialistiche. Si tratta o di casi in cui si è rinunciato per ragioni economiche o di prestazioni acquistate direttamente dal privato, che le offre a prezzi concorrenziali, ponendo anche problemi in termini di qualità e sicurezza;
   peraltro, va sottolineato che il decreto-legge n. 98 del 2011, su proposta del Ministro pro tempore Tremonti, prevedeva all'articolo 17, comma 1, lettera d), l'introduzione, attraverso l'emanazione di un regolamento, di ulteriori misure di compartecipazione alla spesa (ticket) per un importo pari a 2 miliardi di euro a decorrere dall'anno 2014. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 187 del 2012, ha, quindi, dichiarato illegittimo l'esercizio da parte dello Stato della potestà regolamentare in materie in cui esso non possieda una competenza esclusiva. Ciò comporta uno scoperto di bilancio di 2 miliardi di euro per il 2014;
   il Ministro interrogato, nelle sue ultime interviste, ha comunque escluso qualunque intervento normativo volto sia alla reintroduzione dei suddetti ticket dal 2014, sia a introdurre ulteriori nuovi tagli alla sanità;
   il Ministro interrogato ha, però, ribadito la necessità di ottenere «altri margini di risparmio» in ambito sanitario, anche attraverso il riordino delle reti ospedaliere, la prevenzione, l'assistenza domiciliare;
   le suddette affermazioni, anche se potrebbero essere condivisibili, si scontrano, però, proprio con l'assenza di quelle risorse finanziarie che non ne consentono la loro reale applicabilità;
   lo stesso decreto-legge n. 158 del 2012, il cosiddetto decreto Balduzzi, aveva previsto il rilancio dell'assistenza territoriale per l'intero arco della giornata, adottando forme organizzative in grado di erogare prestazioni assistenziali tramite il coordinamento e l'integrazione dei professionisti delle cure primarie e del sociale a rilevanza sanitaria, nei limiti, però, delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale assegnate alle regioni;
   così come in relazione al tema del riordino delle reti ospedaliere, menzionato dal Ministro interrogato come possibile elemento di risparmio, va ricordato che già oggi si prevede, per esempio, che le regioni debbano privilegiare la costituzione di reti di poliambulatori territoriali aperti h24 e collegati telematicamente con gli ospedali. Anche in questo caso un obiettivo condivisibile, rimasto sostanzialmente sulla carta;
   la realtà è che in ambiti, quali la prevenzione, l'assistenza domiciliare e territoriale, la razionalizzazione delle reti ospedaliere, è, invece, necessario investire oggi per ottenere risparmi complessivi per il servizio sanitario nazionale domani –:
   se il Ministro interrogato non intenda individuare nuove modalità di «compartecipazione alla spesa» in sanità affinché sia orientata ad un più equo e complessivo ridimensionamento del sistema dei ticket, escludendo nuovi tagli al servizio sanitario nazionale, anche nella consapevolezza che gli «altri margini di risparmio», a cui ha fatto espressamente riferimento il Ministro interrogato, in ambiti quali la prevenzione, l'assistenza domiciliare e territoriale, la razionalizzazione delle reti ospedaliere, possono consentire nel prossimo futuro risparmi al servizio sanitario nazionale, solo se vengono fin da subito finanziati adeguatamente. (3-00094)
(4 giugno 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritto alla salute

prestazioni sanitarie gratuite

servizio sanitario nazionale

medicina convenzionata

servizio sanitario

contratto di lavoro

sistema sanitario