ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01682

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 748 del 24/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
Data firma: 24/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 24/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01682
presentato da
VIGNALI Raffaello
testo di
Venerdì 24 febbraio 2017, seduta n. 748

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sapere – premesso che:
   da una petizione di change.org rivolta ai più alti livelli istituzionali e dalla stampa si apprende che nel più assoluto silenzio stanno chiudendo i corpi di ballo delle fondazioni liriche che, per legge, sono sovvenzionate proprio per tutelare e incentivare la tradizione culturale di musica, opera e balletto;
   qualche giorno fa è stato chiuso il nono Corpo di ballo italiano, quello della Fondazione Arena di Verona; erano 13 i corpi di ballo delle 13 fondazioni lirico sinfoniche. Ora sono rimasti in 4. In Germania sono 50. In Francia, tra corpi di Ballo di teatri d'opera e compagnie di residenza municipali, sono 95. Queste nazioni perseguono una corretta politica di decentramento, avendo compreso che avere tanti centri di propulsione culturale e creativa sparsi nel territorio, nonostante i consistenti contributi pubblici, arricchisce di fatto quel territorio, con importanti ricadute positive sia a livello economico che culturale e sociale. Hanno evitato, cioè, di concentrare tutti i nuclei e motori culturali solo in due o tre metropoli principali della nazione, mantenendoli, invece, nella provincia normalmente esclusa dai grandi flussi di tendenza;
   le fondazioni lirico sinfoniche ed i loro amministratori hanno il dovere storico di salvaguardare la storia culturale italiana nel suo complesso: musica, opera, balletto. A tale scopo, per legge dello Stato, esse sono sovvenzionate. È inammissibile considerare musica ed opera lirica, arti da sovvenzionare ed il balletto un costo da eliminare;
   la legge di riferimento a tal proposito (legge n. 800 del 1967) è chiarissima, la parola balletto vi compare 15 volte e il balletto rientra con pari dignità tra le attività fondamentali fondazioni liriche. Nell'articolo 18 (programmi di attività) viene espressamente chiarito che le fondazioni devono impiegare artisti di nazionalità italiana e addirittura (comma 5) si dichiara: «Può essere consentito l'impiego di intere compagnie di canto o di balletto di nazionalità straniera per un numero di rappresentazioni non superiori al 5 per cento di quelle previste nel programma annuale, salve particolari esigenze, di ordine eccezionale, riconosciute dal Ministero del turismo e dello spettacolo»;
   se ci fossero 13 fondazioni lirico sinfoniche con 13 corpi di ballo di 50 ballerini l'una, incluso direttori, maîtres de ballet, assistenti e collaboratori, costerebbero 26 milioni di euro lordi l'anno. Il che significa una spesa di poco più della metà, in quanto almeno il 40 per cento ritornerebbe allo Stato in contributi e tasse; senza considerare la loro attività, farebbero rinascere un'arte e tutto il suo infinito indotto, fatto di 15 mila scuole di danza, laboratori di scenografie, sartorie, industrie di abbigliamento specializzato, maestri, coreografi, pianisti;
   oggi invece le fondazioni che hanno chiuso i corpi di ballo, acquistano gli spettacoli di balletto dall'estero, utilizzando, dunque, i fondi dei contribuenti italiani per finanziare e produrre i corpi di ballo russi, francesi, tedeschi, americani, estoni, inglesi;
   la petizione peraltro afferma, non senza ragione che: «Ci sono 1 milione e 400 mila giovani che sognano di diventare ballerini (...) mentre non raggiungono il milione gli iscritti alle scuole di calcio (...) ma i loro sogni, chissà perché, non sono ritenuti degni di rispetto e considerazione al pari di quelli che studiano Musica e Canto (...) –:
   se il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sia stato consultato in merito alle sopracitate decisioni di chiusura dei corpi di ballo delle fondazioni liriche, considerato che per l'interrogante tali azioni potrebbero porsi in contrasto con la normativa vigente, e quali iniziative intenda adottare al fine di garantire il rispetto di tale normativa e salvaguardare uno straordinario patrimonio italiano, anche attraverso l'immediata riapertura dei corpi di ballo nelle fondazioni liriche dove sono stati chiusi.
(2-01682) «Vignali».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria dell'abbigliamento

musica

protezione del patrimonio