ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01281

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 556 del 01/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/12/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
D'ALEMA MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
ALBONETTI GABRIELE PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
LUONGO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
TENAGLIA LANFRANCO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 01/12/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/12/2011
Stato iter:
12/01/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2012
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/01/2012
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2012

SVOLTO IL 12/01/2012

CONCLUSO IL 12/01/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01281
presentata da
LUDOVICO VICO
giovedì 1 dicembre 2011, seduta n.556

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:


l'industria siderurgica europea si trova ad affrontare sfide enormi, ristrutturazioni, delocalizzazioni, chiusure e riduzione della capacità produttiva degli impianti che minacciano la sicurezza di migliaia di posti di lavoro;


la tendenza è alla dislocazione della produzione siderurgica nei Paesi dove le condizioni sono considerate più vantaggiose (meno vincoli sociali e ambientali, disponibilità materie prime e altro) e dove è prevista una maggiore crescita economica e un maggior consumo;


nel 2010 la produzione mondiale di acciaio è aumentata di quasi il 16 per cento sul 2009, superando del 6 per cento quella del 2008, superando 1,4 miliardi di tonnellate, il livello più alto di tutti i tempi; secondo gli analisti le previsioni della crescita economica mondiale per i prossimi anni si assesterebbero attorno ad un +4/5 per cento;


nel 2000 nei 27 Paesi dell'Unione europea si produceva il 23 per cento dell'acciaio mondiale, in Cina il 15 per cento; nel 2010 l'Unione europea è al 12 per cento e la Cina al 44 per cento;


l'andamento dei prezzi e la disponibilità di materie prime incidono rilevantemente (il settore è molto concentrato ed è controllato a livello mondiale per quasi l'80 per cento da tre sole compagnie minerarie) e pesantemente sulla siderurgia italiana, basti sapere che il prezzo del minerale è aumentato dell'84 per cento rispetto al 2009, il coke ha avuto rialzi del 20 per cento, il rottame è aumentato del 63 per cento, restando comunque al di sotto del 23 per cento rispetto ai livelli massimi che si registrarono nel 2008;


nel 2010, solo 5 Paesi hanno superato o sono tornati ai livelli di produzione pre-crisi del 2008, si tratta di Cina, India, Corea, Turchia e Iran; tutti gli altri sono sotto tali livelli;


la produzione italiana è aumentata del 30 per cento sul 2009, ma è ancora sotto del 16 per cento sul 2008 (-4,8 milioni di tonnellate), con andamenti diversi nei vari comparti: i prodotti piani hanno registrato un +39 per cento sul 2009 (recuperando il 72 per cento dei volumi del 2008); quelli lunghi hanno fatto segnare un +9 per cento sul 2009 (recuperando meno del 20 per cento dei volumi del 2008);


il 2011 ha registrato una buona ripresa fino a tutto il primo semestre; dopo l'estate è cominciata una tendenza al ribasso che, secondo tutti gli osservatori, avrà un trascinamento negativo sul primo semestre del 2012;


i prodotti siderurgici cosiddetti piani hanno goduto fino al 2010 di una domanda estera più forte, mentre i cosiddetti lunghi hanno risentito della stagnazione del settore delle costruzioni e della riduzione delle vendite nell'area MENA (medio Oriente e nord Africa);


ancora prima dell'inizio della crisi, era evidente che in prospettiva la siderurgia italiana avrebbe dovuto concentrarsi più sulla qualità delle produzioni, verso tipologie di prodotti a più alto valore aggiunto, piuttosto che sull'aumento delle quantità;


viceversa l'Italia continua ad essere un importatore netto di acciaio, anche di qualità; questa dovrebbe essere la strada da imboccare per i vari produttori e per risolvere i problemi di sovraccapacità produttiva che già si pongono in Italia come in Europa;


i maggiori gruppi siderurgici europei, compresi quelli italiani, spostano sempre di più la loro attenzione verso l'Oriente e le Americhe, riducendo la loro presenza in Europa;


le tendenze della siderurgia europea potrebbero cambiare radicalmente il ruolo e il peso della siderurgia italiana, in particolare:


Severstal ha annunciato all'inizio del 2010 di voler vendere gli stabilimenti europei per concentrare gli investimenti in Paesi a più alta crescita;


ThyssenKrupp ha scelto di dismettere alcuni settori e scorporare per vendere l'intero comparto dell'inox;


ArcelorMittal ha deciso di recente di disinvestire dall'area centrale europea per finanziare acquisizioni di miniere e di impianti al di fuori dell'Europa, arrivando a ridurre drasticamente la produzione anche con la chiusura definitiva di altiforni;


Beltrame ha annunciato la volontà di dismettere lo storico stabilimento di S. Giovanni in Val d'Arno e i siti di Belgio e Lussemburgo;


in tale contesto si è inserita la notizia della chiusura dell'altoforno delle acciaierie Lucchini di Piombino, dal 24 dicembre 2011 al 18 gennaio 2012, annunciata dall'azienda, per mancanza di ordini e della relativa cassa integrazione per 2.200 lavoratori;


si impone sul piano interno la necessità di una politica industriale impostata su ricerca e sviluppo, innovazione nei prodotti e nei cicli produttivi per attenuare gli impatti ambientali e migliorare l'efficienza energetica;


in particolare, per quanto riguarda il comparto dei prodotti «piani», ma anche per talune tipologie di prodotti «lunghi», la siderurgia italiana non può fare a meno di mantenere i due cicli integrali (Taranto e Piombino-Trieste) che forniscono acciaio di qualità soprattutto per le applicazioni qualificate;


è altresì necessario che l'Italia contribuisca a definire una strategia industriale europea per l'industria siderurgica che sia di sostegno ai singoli Stati membri dell'Unione europea, attraverso l'allocazione settoriale dei fondi strutturali europei per:


a) sostenere gli investimenti in nuove tecnologie e in nuovi processi per riqualificare gli impianti allo scopo di contribuire ad una economia europea efficiente nell'uso delle risorse e dell'energia;


b) salvaguardare la produzione europea dalla concorrenza sleale innalzando i vincoli sociali ed ambientali e gli standard di qualità dei prodotti siderurgici utilizzati nella Unione europea;

c) sviluppare posti di lavoro sicuri, stabili e qualificati per l'industria siderurgica europea -:


se il Ministro intenda convocare immediatamente un tavolo nazionale sulla siderurgia per definire alcune linee di politica industriale per il settore in direzione del consolidamento della capacità produttiva degli impianti, del sostegno della qualità dei prodotti e dell'occupazione dei lavoratori siderurgici e degli indotti;


quali iniziative urgenti intenda assumere per gli impianti di Piombino - la cui situazione richiede una immediata convocazione dei vertici della Lucchini, delle rappresentanze sindacali ed istituzionali - per gli impianti della ThyssenKrupp e della Beltrame.


(2-01281)
«Vico, Ventura, Velo, Lulli, Nannicini, Rosato, Trappolino, Froner, Boccia, Federico Testa, Bossa, Scarpetti, Cesare Marini, D'Alema, De Micheli, Zunino, Servodio, Albonetti, Gianni Farina, Lo Moro, Fadda, Sanga, Bellanova, Mastromauro, Sbrollini, Grassi, Luongo, Tenaglia, Samperi, Zucchi, Sereni».