ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01072

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 450 del 13/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: BARONI ANNA LISA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/01/2021
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/01/2021
Resoconto BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 22/01/2021
Resoconto BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/01/2021

SVOLTO IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01072
presentato da
BARONI Anna Lisa
testo presentato
Mercoledì 13 gennaio 2021
modificato
Venerdì 22 gennaio 2021, seduta n. 455

   Le sottoscritte chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   la società Corneliani Spa, azienda del settore della moda e dell'abbigliamento maschile di lusso con sedi a Mantova e Milano e filiali negli Usa e in Cina, si trova tuttora in una situazione di grande difficoltà;
   nel 2019 l'azienda ha visto un riassetto ai vertici e ha avviato un piano di riorganizzazione, ivi compresa una drastica riduzione del personale, volto a restituire competitività al brand italiano, con l'obiettivo di aumentare le vendite. Purtroppo, l'obiettivo della crescita non è stato ancora raggiunto e la situazione di difficoltà dell'azienda è stata ulteriormente aggravata dalle conseguenze economico-finanziarie derivanti dalla crisi pandemica da Covid-19;
   nel mese di luglio 2020 il commissario giudiziale e il tribunale di Mantova hanno concesso il riavvio dell'attività industriale in forza di un accordo siglato in prefettura a Mantova alla presenza, tra gli altri, dei sottosegretari per lo sviluppo economico;
   tra le misure previste dal decreto «Rilancio» (n. 34 del 2020) a sostegno delle aziende, è stato istituito il «Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa»;
   regolato dall'articolo 43 del decreto, il Fondo ha l'obiettivo di proteggere le imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale e le società di capitali e consente a Invitalia, per il tempo massimo di 5 anni, di entrare nel capitale di imprese in difficoltà, nel limite di 10 milioni di euro, a fronte della indispensabile presenza di un piano industriale di rilancio da parte della compagine societaria. Piano la cui presentazione era prevista per il 15 gennaio 2021;
   dal 28 dicembre 2020 i lavoratori della Corneliani sono in picchetto davanti all'azienda per chiedere sicurezze sulla produzione dell'azienda e sulla tenuta dei posti di lavoro: l'obiettivo è quello di uscire dallo stallo per l'accordo sul futuro dell'azienda;
   il 7 gennaio il consiglio di amministrazione della Corneliani ha deliberato di presentare una richiesta di proroga per la scadenza del 15 gennaio 2021 relativa al deposito del piano concordatario. L'udienza del tribunale per l'assenso alla proroga di 90 giorni è prevista per il 15 gennaio;
   dalla stampa del 12 gennaio si apprende che l'offerta formalizzata al Ministero dello sviluppo economico da un fondo inglese è stata ritirata e che per il futuro dell'azienda ora resta solo l'interessamento di Basic-Net, gruppo torinese che gestisce anche marchi quali Robe di Kappa, Superga e K-Way;
   secondo Basic-Net i margini per il rilancio ci sarebbero, ma c’è bisogno di tempo per una due diligence approfondita che consenta un impegno industriale con il controllo operativo dell'azienda, ripetendo operazioni di rilancio realizzate con successo in passato;
   proprio in forza dell'inaffidabilità dell'assetto proposto dai precedenti competitor il Ministero non ha ancora sbloccato i 10 milioni di euro per entrare nel capitale, pur confermando l'intenzione di utilizzare le risorse del Fondo di cui all'articolo 43 del decreto n. 34 del 2020, per il rilancio dell'azienda –:
   quale sia la posizione del Ministro interpellato in merito alla vicenda esposta in premessa, quali iniziative di competenza intenda adottare per il buon fine della vicenda e se non ritenga opportuno confermare la disponibilità, tramite Invitalia, ad entrare nel capitale della Corneliani, al fine del pieno rilancio di questa importante realtà del made in Italy.
(2-01072) «Anna Lisa Baroni, Gelmini».