ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00698

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 300 del 01/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/09/2014
Stato iter:
10/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2014
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 10/10/2014
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2014

SVOLTO IL 10/10/2014

CONCLUSO IL 10/10/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00698
presentato da
MORASSUT Roberto
testo presentato
Mercoledì 1 ottobre 2014
modificato
Venerdì 10 ottobre 2014, seduta n. 307

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   la dismissione del patrimonio abitativo degli enti previdenziali pubblici e «privatizzati» rappresenta un tema di viva attenzione e preoccupazione per decine di migliaia di famiglie italiane, concentrate nelle grandi città e, in particolare, a Roma;
   molte famiglie di conduttori vivono una condizione di grave disagio per la crescente crisi economica e sociale che compromette reddito e potere d'acquisto in un contestuale aumento degli affitti richiesti dagli enti sopradetti, aggravando quindi l'emergenza abitativa già assai preoccupante;
   in molte occasioni il Parlamento ha sollecitato il Governo ad adottare presso gli enti iniziative volte a favorire presso i conduttori azioni finalizzate alla vendita o al rinnovo dei contratti di affitto a condizioni socialmente sostenibili;
   per quel che riguarda gli enti previdenziali pubblici – patrimonio abitativo Inps ed ex Inpdap – la Camera dei deputati ha approvato il 9 dicembre 2013 – dopo numerosi altri atti – da ultimo una mozione (n. 1-00011 a prima firma Morassut), nella quale si impegnava il Governo a dare all'Inps – che lo aveva per iscritto richiesto – un chiaro indirizzo per la ripresa delle vendite ai conduttori del patrimonio immobiliare abitativo, secondo le condizioni ed i prezzi regolati dalla legge n. 410 del 2001;
   circa il 90 per cento dell'inquilinato Inps/Inpdap ha usufruito delle condizioni fissate da quella legge e sarebbe, dunque, fonte di disparità di trattamento non applicarla per il restante 10 per cento comunque costituito da oltre 15 mila famiglie, in gran parte formate da pensionati e ceto medio basso;
   nella stessa mozione, non potendo all'epoca equiparare in modo diretto enti previdenziali pubblici ed enti previdenziali privatizzati, si impegnava comunque il Governo ad adoperarsi al fine di favorire presso gli enti privatizzati modalità di vendita di fatto simili a quelle previste dalla legge n. 410 del 2001;
   nella stessa mozione si impegnava altresì il Governo a fornire all'Inps un chiaro indirizzo per la soluzione del problema dei cosiddetti sine titulo, occupanti senza contratto ma regolarmente paganti canoni d'affitto e spese condominiali;
   per quanto riguarda la situazione degli enti previdenziali privatizzati, la richiesta di modalità di vendita aderenti allo spirito e alle condizioni della legge n. 410 del 2001 si è rafforzata enormemente dopo l'approvazione della sopradetta mozione a causa dell'approvazione di varie ordinanze e sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno sollevato il tema del carattere pubblico di questi enti anche per quel che riguarda la gestione dei patrimonio immobiliare (si vedano le sentenze del Consiglio di Stato, VI sezione, del 15 gennaio 2014 e del 29 novembre 2012 e del Tar Lazio, III sezione, del 11 luglio 2014);
   forti riserve e gravi dubbi di corretta gestione finanziaria debbono essere sollevati riguardo a taluni enti privatizzati, in particolare per quel che riguarda la gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare che in alcuni casi ha condotto a inchieste giudiziarie o a rovesci tali da comprometterne la stabilità oltre all'immagine;
   tale situazione genera sfiducia e malcontento tra i cittadini in generale e tra i conduttori degli alloggi costretti a fare i conti con le sopradette difficoltà, percependo al tempo stesso una situazione di opacità che sembra fare della vendita del patrimonio immobiliare abitativo un'occasione per sanare errate scelte nel campo degli investimenti finanziari e azionari;
   in molte situazioni sono state sollevate motivate contestazioni circa i criteri di stima con i quali vengono definiti i prezzi delle vendite degli alloggi da parte degli enti privatizzati e delle società di gestione del risparmio, cui il patrimonio stesso è stato in vari casi conferito, sicché il valore di mercato è largamente scavalcato verso l'alto nonostante il verticale calo dei prezzi avvenuto negli ultimi anni;
   le vendite o le riofferte di vendita avvengono senza reali garanzie sui preliminari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili dopo tanti anni di logoramento degli stabili –:
   come il Governo intenda dar seguito a quanto deliberato a seguito dell'approvazione della mozione n. 1-00011 il 9 dicembre 2013 in relazione alla dismissione del patrimonio abitativo di Inps ed ex Inpdap;
   come intenda – per quanto riguarda gli enti previdenziali privatizzati – esercitare il ruolo di vigilanza, in particolare sulle dismissioni del patrimonio abitativo alla luce delle menzionate sentenze del Tar e del Consiglio di Stato.
(2-00698) «Morassut, Rosato».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo di vendita

privatizzazione

proprieta' immobiliare