ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00218

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 81 del 20/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 20/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00218
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo di
Venerdì 20 settembre 2013, seduta n. 81

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sapere – premesso che:
   dietro i luoghi comuni, peraltro universalmente riconosciuti, secondo cui «l'Italia è il paese delle mille meraviglie», «il nostro è un paese che potrebbe/dovrebbe vivere di solo turismo», «l'Italia è una delle principali destinazioni turistiche del mondo» la realtà che osserviamo sembra di segno decisamente opposto;
   quello che si percepisce è un quadro sostanzialmente disarmante di un settore, universalmente riconosciuto quale «industria prioritaria» per il nostro sistema economico, che viene ormai da anni bistrattato ed ingiustificatamente relegato al ruolo di fanalino di coda dell'azione strategica istituzionale del Governo nazionale;
   per dovere di mera cronaca si riportano alcuni accadimenti del recente passato le cui implicazioni pongono seri dubbi e perplessità su quanto il Governo stia facendo per sostenere un settore chiave per la nostra economia nazionale:
    con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 giugno 2012 viene soppresso il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e le relative competenze attribuite al Dipartimento per gli affari regionali, lo sport ed il turismo, previa attivazione di un mero ufficio. Orbene, l'ex dipartimento turismo – ufficio per le politiche del turismo risulta essere titolare di una serie di progetti ed attività, gran parte dei quali finanziati da fondi comunitari, il cui valore assommerebbe a circa 100 milioni/euro di cui oggi, a distanza di oltre un anno dalla sua soppressione, le sorti sarebbero particolarmente incerte e soprattutto esposte al rischio concreto di restituzione alla Commissione europea;
    con l'insediamento del Governo attuale, le competenze del turismo passano al Ministero per i beni e le attività culturali, salvo poi non assicurare alcuna continuità amministrativa alle attività gestite dal soppresso dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo;
    ad agosto scorso, viene adottata una bozza di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che ad oggi risulta non esser stato ancora firmato e sottoposto al vaglio della competente Corte dei conti, che sancisce il passaggio delle competenze dell'ufficio per le politiche del turismo al Ministero per i beni e le attività culturali ed il turismo;
    nelle more dell'adozione del suddetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri le competenze in materia di turismo restano, di fatto, ancora in capo alla Presidenze del Consiglio dei ministri, seppur senza una chiara indicazione dell'ufficio e/o della direzione a ciò preposta;
    il combinato disposto dei fatti sopra richiamati delinea un quadro sostanzialmente caratterizzato da una governance istituzionale delle politiche di settore ancora del tutto confusionaria, dove alla soppressione «Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo» non sembra ancora esser corrisposta una chiara definizione delle deleghe in materia, né tantomeno una chiara identificazione delle strutture del Ministero dei beni e delle attività culturali subentrate nei ruoli, nei compiti e nelle funzioni del soppresso dipartimento, in particolare per quanto attiene all'ufficio per le politiche del turismo;
    il protrarsi di tale impasse governativa, che dura ormai da oltre un anno, contrastata solo dal lodevole impegno profuso dal Sottosegretario con delega al turismo, mette a serio rischio la tenuta di importanti iniziative e progetti finanziati con risorse comunitarie, alcuni dei quali vedono coinvolti altri Paesi del Bacino del Mediterraneo, la cui copertura finanziaria rischia di venir meno in tempi molto brevi –:
   quali siano gli impegni assunti dall'azione di Governo sui temi del turismo ed, in particolare, le azioni intraprese a tutela della continuità dei progetti gestiti dal soppresso dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo a salvaguardia dei fondi comunitari collegati.
(2-00218) «D'Ambrosio».

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