ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 28 del 17/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: CRITELLI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/07/2018
Stato iter:
26/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/03/2019
Resoconto ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 26/03/2019
Resoconto MORRONE JACOPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 26/03/2019
Resoconto ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/03/2019

DISCUSSIONE IL 26/03/2019

SVOLTO IL 26/03/2019

CONCLUSO IL 26/03/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00053
presentato da
CRITELLI Francesco
testo presentato
Martedì 17 luglio 2018
modificato
Martedì 26 marzo 2019, seduta n. 149

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   il 14 giugno 2018, il garante dei detenuti della regione Emilia-Romagna, Marcello Marighelli, nel relazionare in commissione sull'attività del suo ufficio nel 2017, illustra come siano presenti in regione 3.488 detenuti (di cui 159 donne) e come il sovraffollamento sia aumentato in maniera preoccupante con un + 20 per cento in tre anni;
   negli ultimi tre anni la presenza di stranieri nelle carceri è aumentata del 5 per cento, arrivando a quota 1.170;
   nel 2017 i casi di suicidio in strutture della regione Emilia-Romagna sono stati 8, il doppio rispetto al 2016, mentre i tentativi di suicidio sono stati 125 e 1.383 gli atti di autolesionismo;
   il garante Marighelli, nella sua relazione, ha affrontato anche il tema delle criticità nelle strutture della regione, sottolineando come la condizione degli istituti penitenziari in Emilia-Romagna risenta di un'adeguata programmazione della manutenzione ordinaria ed alcune sedi, come Forlì e Ravenna, addirittura necessitino di interventi importanti, anche di manutenzione straordinaria;
   un aspetto preoccupante nelle carceri regionali dell'Emilia-Romagna riguarda anche la carenza di organico del personale di custodia ed ancor più del personale educativo e amministrativo, comprese le direzioni;
   in una nota congiunta di alcuni mesi fa, sottoscritta dai garanti nominati nell'ambito territoriale della regione Emilia-Romagna (garante regionale, garante del comune di Ferrara, garante del comune di Parma, garante del comune di Rimini e garante del comune di Bologna) insieme al provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, nel segnalare un problema, quello del caldo, che si sarebbe certamente presentato da lì a pochi mesi, si suggerivano una serie di accorgimenti al fine di mitigare per tempo le condizioni di disagio dovute al clima come, per esempio: una diversa modulazione degli orari di permanenza all'aria aperta per le persone detenute così da evitare le ore più calde (la permanenza all'aria aperta nell'orario pomeridiano è prevista in via ordinaria tendenzialmente fra le 13 e le 15); la previsione di menù giornalieri che contemplino alimenti consigliati durante la stagione estiva; l'agevolazione dell'utilizzo dei frigoriferi nei reparti detentivi; l'apertura del blindo delle celle durante l'orario notturno per far circolare l'aria; l'acquisto di ventilatori;
   Nicola D'Amore, del sindacato dei penitenziari Sinappe, oltre a denunciare come nulla sia cambiato rispetto al precedente anno, né per i detenuti né per gli agenti del carcere della Dozza, evidenzia come i detenuti siano costretti ad utilizzare recipienti pieni di acqua per rinfrescarsi immergendoci i piedi o bagnandosi la fronte con pezze umide;
   queste condizioni di estremo disagio non fanno altro che acuire le tensioni tra i detenuti, facilitando la nascita di conflitti e aggressioni nei confronti degli agenti come quelli che hanno recentemente coinvolto il personale del carcere della Dozza;
   il grado di civiltà di un Paese si misura osservando le condizioni dalle sue carceri, come diceva Voltaire –:
   se si intenda dotare, in tempi brevissimi e comunque entro la fine del mese di luglio 2018, il carcere della Dozza di ventilatori o apparecchi refrigeranti per i detenuti e di condizionatori per gli uffici degli agenti;
   se sia intenzione del Ministro interpellato avviare un piano di investimenti per migliorare le condizioni del carcere della Dozza e di tutti i carceri italiani;
   se si reputi opportuno avviare un piano di assunzioni di agenti, così da ridurre il divario tra il numero dei detenuti e quello degli agenti di polizia penitenziaria.
(2-00053) «Critelli, Rossi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

personale carcerario

stabilimento penitenziario