ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 669 del 19/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 18/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALABRIA ANNAGRAZIA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
OLIVERI SANDRO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 18/07/2012
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 18/07/2012
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 18/07/2012
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 18/07/2012
CROLLA SIMONE ANDREA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
PROIETTI COSIMI FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
CONTE GIORGIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
PATARINO CARMINE SANTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
LEHNER GIANCARLO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 18/07/2012
TADDEI VINCENZO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 18/07/2012
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
ROSSO ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
TORRISI SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/07/2012
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01111
presentata da
DANIELE GALLI
testo di
giovedì 19 luglio 2012, seduta n.669

La Camera,

premesso che:

le cronache degli ultimi giorni hanno evidenziato una recrudescenza degli attacchi nei confronti dei cristiani, in modo particolare in alcune regioni dell'Africa, fra cui la Nigeria ed il Kenya, ad opera di gruppi terroristici di ispirazione islamica, che si sono concretizzati in vere e proprie stragi;

la persecuzione moderna dei cristiani avviene sotto varie forme, di cui l'eliminazione fisica è la più cruenta, ma non la sola: i due continenti nei quali le persecuzioni contro i cristiani sono maggiormente presenti sono l'Africa e l'Asia; in generale nei paesi arabi i cristiani sono oggetto, da parte della popolazione musulmana, di forme di discriminazione più o meno gravi, che negli ultimi decenni hanno portato molti di loro a emigrare o essere forzati a convertirsi all'Islam;

in alcuni casi i Governi dei Paesi in cui avvengono tali persecuzioni sono impotenti di fronte al perpetrarsi di tali eccidi, e purtroppo in altri assistiamo alla connivenza dei Governi se non all'esplicita repressione della libertà di religione per legge: non si dimentichi che in alcune realtà in cui vige la legge della sharia la sola professione della fede cristiana è considerata blasfemia punibile con la pena di morte;

è innegabile l'importanza che riveste l'azione di promozione e di tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nell'attuale quadro delle relazioni internazionali, anche nella prospettiva della prevenzione dei conflitti e della promozione dello sviluppo e della pace;

in seno alla comunità internazionale si registra in effetti una crescente consapevolezza che le situazioni di crisi potenzialmente in grado di mettere a rischio la sicurezza e la stabilità internazionali traggano spesso origine da contesti di sopraffazioni ed abusi dei diritti fondamentali e che pertanto una efficace ed adeguata attività di monitoraggio nel settore adempia anche ad una utile funzione di «early warning»;

tale azione viene promossa dall'Italia sia a livello bilaterale che nel quadro di concertazione dell'Unione europea;

la tutela dei diritti umani fondamentali ed il rispetto del principio di legalità formano oggetto di costante attenzione da parte dell'Unione europea e rappresentano delle linee guida cui sono stabilmente improntati il dialogo politico e le iniziative dell'Unione europea nei confronti dei Paesi terzi;

esistono vari programmi europei, cui aderisce anche l'Italia, finalizzati alla cooperazione e allo sviluppo diretti a molti dei Paesi teatro di tali persecuzioni, e sono previste «clausole di sospensione», con le quali l'Unione condiziona la concessione degli aiuti all'adempimento, da parte dei Paesi beneficiari, degli impegni presi in tema di tutela dei diritti umani, ovvero clausole specifiche in merito alla sospensione dei finanziamenti in presenza di violazione dei diritti umani e di interruzione del processo democratico;

per quanto concerne il tema degli «aiuti umanitari», è bene sottolineare che questi ultimi hanno come destinatari primari e diretti le popolazioni civili, e non i singoli governi beneficiari, ma che nei fatti tali aiuti stentano ad arrivare alle popolazioni interessate, poiché proprio a causa della situazione di attacco terroristico contro il quale i Governi in oggetto non possono o non intendono intervenire con fermezza, o di cui sono conniventi per omissione di intervento, tali aiuti spesso si disperdono prima di poter incidere favorevolmente sulle popolazioni vittime di persecuzioni e di abusi;

si ritiene che allo stato dei fatti, non sia più possibile limitare l'intervento dei Paesi che hanno aderito alle convenzioni per la tutela e il rispetto dei diritti umani alla mera condanna di tali sanguinari episodi finalizzati al genocidio, e che sia necessario un più incisivo intervento di cui il nostro Paese può essere promotore,
impegna il Governo:
ad operare un monitoraggio efficace per conoscere quali tra i Paesi che ricevono aiuti umanitari dall'Italia e non rispettano i diritti umani abbiano realmente adottato ogni comportamento utile a far giungere tali aiuti alle popolazioni e, d'intesa con i Paesi dell'Unione Europea, a promuovere ed adottare una strategia comune che leghi strettamente gli aiuti umanitari ad un progressivo miglioramento della tutela dei diritti fondamentali delle persone come riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo così come approvata dall'assemblea delle Nazioni Unite, in particolare a difesa della libertà di religione, o comunque ad adottare ogni azione necessaria a garantire che tali aiuti arrivino correttamente a destinazione;

ad intervenire, quale primo proponente, in sede europea, per promuovere una drastica sospensione degli aiuti finanziari citati in premessa previsti o già in via di erogazione, nonché l'attuazione anche di altri comportamenti sanzionatori di carattere economico, nei confronti dei Paesi in cui la persecuzione per motivi religiosi sia pratica costante e i cui governi non pongono in pratica atti credibili per prevenire tali crudeltà, per perseguire i colpevoli di tali atti, per mettere fuori legge tutte le organizzazioni che si ispirano o ispirino in altri tali comportamenti;

ad intervenire in sede di Nazioni unite per richiedere interventi decisi, di condanna e di carattere sanzionatorio, ivi compreso l'embargo, nei confronti degli Stati che permettono tacitamente o approvino palesemente la repressione religiosa, e qualunque intervento idoneo a salvaguardare la libertà di religione, nei confronti dei Paesi che pur tentando di salvaguardare tale diritto fondamentale, non abbiano i mezzi e le capacità per far fronte a tali sanguinari atti di terrorismo.

(1-01111)
«Galli, Calabria, Oliveri, Menia, Paglia, Raisi, Binetti, Barbieri, Gianni, Cimadoro, Crolla, Pianetta, Proietti Cosimi, Giorgio Conte, Patarino, Lehner, Taddei, Scandroglio, Rosso, Torrisi, Di Biagio, Briguglio».