Atto Camera
Mozione 1-01054
presentata da
GIOVANNI FAVA
testo di
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639
La Camera,
premesso che:
il giorno 20 maggio 2012 alle ore 4,03 un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito l'Emilia Romagna in particolare le province di Modena, Ferrara e Bologna, profondità 6,3 chilometri, epicentro tra i comuni modenesi di San Felice sul Panaro e Finale Emilia;
secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'evento sismico ha colpito anche le province di Mantova e Rovigo;
i comuni tra 10 e 20 chilometri tra i più colpiti sono: Borgofranco Sul Po (Mantova), Carbonara Di Po (Mantova), Felonica (Mantova), Magnacavallo (Mantova), Pieve di Coriano (Mantova), Poggio Rusco (Mantova), Revere (Mantova), San Giovanni Del Dosso (Mantova), Schivenoglia (Mantova), Sermide (Mantova), Villa Poma (Mantova), Bergantino (Rovigo) Calto (Rovigo), Castelmassa (Rovigo), Castelnovo Bariano (Rovigo), Ceneselli (Rovigo), Ficarolo (Rovigo), Melara (Rovigo), Camposanto (Modena), Medolla (Modena) Mirandola (Modena), San Felice Sul Panaro (Modena), Crevalcore (Bologna), Pieve Di Cento (Bologna), Bondeno (Ferrara), Cento (Ferrara) e Sant'Agostino (Ferrara);
la potenza devastante del sisma ha provocato sette vittime, circa 50 feriti e più di 5.000 sfollati;
il totale dei danni stimati dalle associazioni di categoria per il terremoto in Emilia Romagna è di 200 milioni di euro tra crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), danni ai macchinari, animali imprigionati sotto le macerie;
oltre 400 mila forme di formaggio sono cadute a terra per il crollo delle «scalere», le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse;
vi sono danni evidenti anche per le forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano impilate nei magazzini del mantovano. Ad essere colpite sono soprattutto le forme fresche (sei mesi di stagionatura), ormai irrimediabilmente danneggiate, ma il danno è aggravato anche dalla difficile individuazione di nuove strutture per la stagionatura delle forme rimaste integre;
in provincia di Mantova si è certificato il danneggiamento di 178.450 forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano;
solo mantovano il valore alla produzione stimato, delle sole forme di formaggio, tenuto conto del prezzo inventariato a bilancio delle cooperative lattiero casearie pari a 6,5 euro/chilogrammo per il Grana Padano di 8,00 euro/chilogrammo per il Parmigiano Reggiano, si aggira intorno ai 50 milioni di euro;
negli allevamenti da latte le mucche che si sono salvate sono ancora sotto shock e agitate dalle continue scosse che rischiano di avere un effetto sulla produzione di latte;
sono pesanti i danni alle strutture degli allevamenti di maiali e mucche con diversi animali rimasti intrappolati sotto le macerie;
sono segnalati in tutta l'area interessata dal sisma crepe nei fienili, tegole cadute dai tetti delle cascine, cornicioni che si sono staccati, vecchi fabbricati crollati;
il sistema produttivo legato alle imprese localizzate nei territori colpiti dal sisma è stato pesantemente colpito;
oltre ai danni al sistema economico deve essere ancora fatto un bilancio definitivo a quanto occorso al patrimonio artistico,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative per prevedere lo stanziamento di fondi che possano sostenere le famiglie le cui abitazioni sono state colpite dal sisma, affinché possano procedere con le opere di ricostruzione;
ad assumere iniziative normative al fine di sospendere per i cittadini e le imprese la riscossione dei tributi in scadenza;
a predisporre ammortizzatori sociali per le imprese danneggiate dal sisma;
ad attivarsi presso le sedi dell'Unione europea per la destinazione di fondi a sostegno del comparto agricolo pesantemente danneggiato.
(1-01054)
«Fava, Rainieri, Pini, Negro, Bragantini, Munerato, Grimoldi, Rondini, Bonino, Fugatti».