Atto Camera
Mozione 1-00136
presentata da
GIANNI MANCUSO
testo di
lunedì 16 marzo 2009, seduta n.146
La Camera,
premesso che:
per garantire uno Stato soddisfacente per i tutti i cittadini è necessario operare affinché ogni Paese partecipi in modo diretto e senza ostacoli alle reti, ai programmi di cooperazione internazionale in materia di salute, soprattutto tenuto conto del fatto che oggi sono maggiori le possibilità di una propagazione transfrontaliera di varie malattie infettive;
tra le malattie infettive l'HIV/AIDS, conosce una diffusione sempre maggiore a livello mondiale e un aumento, anche, nei Paesi europei;
il Parlamento europeo il 24 aprile 2007 ha adottato la risoluzione sulla lotta all'HIV/AIDS all'interno dell'Unione europea e nei Paesi vicini per il triennio 2007-2009;
il Parlamento europeo il 21 novembre 2008 ha adottato la risoluzione sull'HIV/AIDS - Diagnosi precoce e cure tempestive;
in occasione della giornata internazionale della lotta all'HIV/AIDS 2008 la Commissione europea e il Consiglio dell'Unione europea hanno sottolineato l'importanza della diagnosi precoce attraverso la facilitazione dell'accesso al test ed hanno invitato tutti gli Stati membri a portare i loro risultati nel campo alla Conferenza di Vienna che si terrà nel 2010;
le conclusioni delle Conferenza «2008 HIV Diagnosis HIV Summit» della presidenza francese dell'Unione europea tenuta a Parigi nel novembre 2008, nello stigmatizzare il ritardo nella diagnosi per l'HIV/AIDS, invitano gli Stati membri a mettere in atto con urgenza tutte le azioni per migliorare l'accesso al test in un sistema che lascia in Francia nell'ignoranza del proprio stato almeno 40.000 sieropositivi all'anno, permettendo quindi attraverso la diagnosi precoce di migliorare la qualità della loro vita e allo stesso tempo ridurre la trasmissione della malattia;
in base ad alcune recenti ricerche si stima che nel nostro Paese siano circa 130.000 mila le persone sieropositive, poiché i casi accertati sono soltanto 65.000, il 50 per cento dei sieropositivi presenti in Italia risultano, attualmente, non identificati;
in Italia, come negli altri Paesi dell'Unione europea il numero di nuovi contagi HIV continua a crescere, nel 2008 secondo gli ultimi dati del COA (Centro operativo AIDS dell'Istituto superiore della sanità), oltre 4.000 persone si sono infettate con l'HIV;
nel 2008 il COA comunica che sono state 1.400 le persone sieropositive che si sono ammalate di HIV quelle cioè che durante lo scorso anno hanno manifestato i segni di malattie conseguenti all'infezione dell'HIV;
la diminuzione dei casi di AIDS conclamato, nel nostro Paese, appare sempre meno netta e in alcune regioni come il Lazio o la Toscana, si registra addirittura un nuovo incremento;
una larga percentuale di infezioni da Virus HIV non vengono diagnosticate e molte di queste persone, che non sanno di essere infette, scopriranno di esserlo solo quando saranno afflitte dalle patologie correlate;
l'HIV/AIDS è una malattia trasmissibile ed esiste quindi il rischio di contagio da parte delle persone infette che non sanno ancora di esserlo;
l'introduzione di misure efficaci e realistiche di salute pubblica per facilitare la diagnosi precoce dell'infezione da HIV è indispensabile per evitare una inconsapevole diffusione della malattia, dare migliori possibilità di cura e dare al sieropositivo maggiore possibilità di tutela dei propri diritti;
la lotta all'HIV/AIDS è una sfida complessa che comprende un numero infinito di fattori in campo, il punto essenziale per affrontare la diffusione della malattia appare il raggiungimento della consapevolezza dello stato di sieropositività attraverso la diagnosi precoce e l'accesso ai test per l'HIV;
la piena tutela dei diritti umani e del diritto alla riservatezza è essenziale in ogni aspetto della risposta al virus dell'HIV;
impegna il Governo:
ad adottare le strategie necessarie per combattere in modo efficace l'HIV/AIDS attraverso prevenzione, educazione sanitaria, assistenza e cure favorendo il ricorso a farmaci più avanzati;
a promuovere campagne di informazione e prevenzione dell'Hiv in collaborazione con i medici sia di base che specializzati, coinvolgendo i docenti delle scuole secondarie;
a promuovere campagne di informazione, affidando anche alle associazioni onlus le campagne della promozione del test Hiv nelle persone con comportamento a rischio includendo nelle campagne di informazione anche i cittadini extracomunitari, i nomadi e le persone detenute nelle carceri;
ad affidare alla Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS, organo tecnico del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il compito di elaborare le Linee guida nazionali per garantire, indurre e facilitare l'accesso al test, affinché tali Linee guida individuino i gruppi di fragilità sociale verso le quali indirizzare le azioni strategiche di informazione, prevenzione e cura;
a definire strumenti chiari e modalità innovative per la garanzia per l'accesso informato quale l'introduzione di procedure standard nell'accettazione per il ricovero ospedaliero;
ad avviare procedure standard di test informato all'interno delle strutture carcerarie, nel momento dell'accoglienza delle persone immigrate in situazione di conclamato disagio sociale o, ad esempio, in presenza di patologie psichiatriche;
a trasmettere le conclusioni della Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS, sulle sunnominate Linee guida ogni sei mesi;
a migliorare la prevenzione e l'informazione sulle malattie sessualmente trasmesse e in particolare sull'HIV/AIDS e sulle epatiti, sottolineando la necessità di sottoporsi al test per permettere una diagnosi precoce;
a presentare una relazione annuale al Parlamento sulla diffusione e sulle campagne di prevenzione adottate.
(1-00136)
«Mancuso, Palumbo, Barani, Laura Molteni, Mussolini, Baccini, Iannaccone, Di Virgilio, Abelli, Bocciardo, Castellani, Ciccioli, Stagno d'Alcontres, De Luca, Fucci, Garofalo, Girlanda, Lussana, Patarino, Porcu, De Nichilo Rizzoli, Rondini, Saltamartini, Scapagnini».