ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00371

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 330 del 01/06/2010
Abbinamenti
Atto 1/00361 abbinato in data 18/10/2010
Atto 1/00367 abbinato in data 18/10/2010
Atto 1/00394 abbinato in data 18/10/2010
Atto 1/00453 abbinato in data 18/10/2010
Atto 1/00455 abbinato in data 18/10/2010
Atto 1/00456 abbinato in data 18/10/2010
Atto 1/00459 abbinato in data 19/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: MUSSOLINI ALESSANDRA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 31/05/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARLUCCI GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
SOGLIA GERARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
MANNUCCI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
DE NICHILO RIZZOLI MELANIA POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
MARSILIO MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
PAGLIA GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
TOCCAFONDI GABRIELE POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
LO PRESTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
DI CENTA MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA' 31/05/2010
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 15/10/2010


Stato iter:
19/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/10/2010
Resoconto LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/10/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/10/2010

DISCUSSIONE IL 18/10/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/10/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/10/2010

RITIRATO IL 19/10/2010

CONCLUSO IL 19/10/2010

Atto Camera

Mozione 1-00371
presentata da
ALESSANDRA MUSSOLINI
testo di
martedì 1 giugno 2010, seduta n.330

La Camera,
premesso che:
la Commissione bicamerale per l'infanzia nell'ottobre del 2008 ha dato avvio ad un'indagine conoscitiva per approfondire la condizione dei minori stranieri non accompagnati immigrati nel territorio italiano ed ivi presenti in assenza di familiari, al fine di ricostruirne il percorso dal momento in cui questi minori, dopo essere stati identificati come tali e pertanto esclusi dalla procedura di esclusione dal territorio italiano, abbandonano i centri di prima accoglienza per gli immigrati;
dall'indagine è emerso un dato allarmante, dal momento che una larga parte di minori, rilasciati dai centri di prima accoglienza, si allontanano dalle comunità alloggio che li ospitano senza lasciare traccia ed esponendosi al rischio di sfruttamento da parte della criminalità organizzata o mettendo in pericolo la loro stessa incolumità;
a tale proposito, secondo quanto riferito dal Ministro dell'interno, alcuni riscontri incrociati fra i dati dell'immigrazione clandestina dei minori e segnalazioni relative a possibili traffici di organi, gettano un'ombra inquietante sulla scomparsa di numerosi minori stranieri subito dopo il loro arrivo in Italia;
risulta altresì che molte giovani donne, giunte nel nostro Paese in stato di gravidanza a seguito delle ripetute violenze subite durante il tragitto, abbandonano il figlio nel centro di accoglienza dove sono ospitate;
il fenomeno descritto presenta preoccupanti connessioni con i flussi dell'immigrazione clandestina, gestiti dalla criminalità organizzata, spesso con base al di fuori del territorio italiano, a conferma dell'esistenza di gravi fenomeni di tratta degli esseri umani, finalizzata allo sfruttamento di minori, soprattutto donne;
secondo i dati forniti dall'organizzazione non governativa «Save The Children» la presenza dei minori stranieri non accompagnati è in crescita, con una concentrazione nelle città con più di 100.000 abitanti sebbene negli ultimi anni sia emersa una crescente presenza dei minori per città più piccole (tra i 15.001 e i 100.000 abitanti);
l'Italia ha ratificato il 27 maggio 1991 con la legge n. 176 la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, che, all'articolo 1, definisce «bambini» gli individui di età inferiore ai diciotto anni;
tale Convenzione rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia, tra cui il diritto alla vita (articolo 6), il diritto alla salute e a godere delle prestazioni sanitarie (articolo 24), il diritto ad esprimere la propria opinione (articolo 12) e ad essere informati (articolo 13), il diritto al nome, tramite registrazione anagrafica, nonché alla nazionalità (articolo 17), il diritto all'istruzione (articoli 28 e 29), il diritto al gioco (articolo 31) ed il diritto ad essere tutelati da ogni forma di sfruttamento ed abuso (articolo 34);
l'Italia ha autorizzato la ratifica con la legge 11 marzo 2002, n. 46, due protocolli opzionali che accompagnano la Convenzione sui diritti dell'infanzia: il protocollo opzionale concernente il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati ed il protocollo opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografia dei bambini;
gli articoli 22, 30, 32, 34, 35, 36, 38 e 39 della Convenzione sui diritti dell'infanzia prevedono una tutela particolare nei confronti di alcuni gruppi di bambini e adolescenti in considerazione della loro maggiore vulnerabilità. Si tratta: di minori in situazioni di emergenza, rifugiati o impiegati nei conflitti armati; dei minori in situazioni di sfruttamento economico, compreso il lavoro minorile, abuso e sfruttamento sessuale; delle vittime di tratta o di altre forme di sfruttamento; infine dei bambini adolescenti di minoranze etniche o popolazioni indigene;
la gravità sociale dei fenomeni sin qui descritti e l'urgenza di individuare al più presto gli strumenti per una efficace tutela di questi minori e per l'affermazione dei loro diritti, accertando tutte le eventuali responsabilità connesse, richiedono che da parte del Governo sia posta attenzione ad una politica di accoglienza in sintonia con il quarto rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU in Italia, 2007-2008, pubblicato dal gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. In particolare nel citato rapporto si raccomanda, in accordo con i principi e le disposizioni della Convenzione (soprattutto gli articoli 2, 3, 22 e 37) e nel rispetto dei bambini, richiedenti o meno asilo, che l'Italia: a) incrementi gli sforzi per creare sufficienti centri speciali di accoglienza per minori non accompagnati, con particolare attenzione per quelli che sono stati vittime di traffico e/o sfruttamento sessuale; b) assicuri che la permanenza in questi centri sia più breve possibile e che l'accesso all'istruzione e alla sanità siano garantiti durante e dopo la permanenza nei centri di accoglienza; c) adotti, il prima possibile, una procedura armonizzata nell'interesse superiore del bambino per trattare con minori non accompagnati in tutto lo Stato parte; d) assicuri che sia previsto il rimpatrio assistito quando ciò corrisponde al superiore interesse del bambino, e che sia garantita a questi stessi bambini l'assistenza per tutto il periodo successivo;
a tale riguardo, sia il Comitato sui diritti dell'infanzia che la rete europea dei garanti dell'infanzia hanno raccomandato linee guida esplicite per la gestione delle operazioni di rimpatrio dei minori, secondo le quali il rimpatrio dovrebbe avvenire solo quando è rispondente al «superiore interesse del minore», ovvero dopo opportuna verifica dei fattori di rischio diretto o indiretto;
come la Commissione parlamentare per l'infanzia ha potuto accertare nel corso delle audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui minori stranieri non accompagnati, molte famiglie già affidatarie sarebbero disponibili ad accogliere in affido temporaneo anche minori stranieri non accompagnati,
impegna il Governo:
ad adoperarsi affinché ogni intervento, anche normativo, che influisca sulla condizione dei minori stranieri non accompagnati nel nostro Paese, risulti in armonia con i principi della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza richiamati in premessa, nonché con la normativa dell'Unione europea e con le indicazioni del Consiglio d'Europa in materia;
ad adoperarsi affinché siano destinate adeguate risorse finanziarie a favore dei minori stranieri non accompagnati, anche per assicurare, in accordo con la Conferenza unificata, la prosecuzione dei progetti e delle iniziative già avviate, quali ad esempio il «programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati», che il Comitato per i minori stranieri gestisce con l'ANCI;
ad intraprendere idonee iniziative, per definire - anche attraverso l'elaborazione di linee guida - criteri standard e procedure omogenee per l'identificazione dei minori stessi, la loro presa in carico, anche al fine di favorire la loro integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese;
ad assumere iniziative volte a garantire ai minori stranieri non accompagnati uno status giuridico in grado di poterli maggiormente tutelare;
ad adoperarsi per rendere effettivo l'esercizio per il diritto di asilo per i minori stranieri non accompagnati;
a coordinare, sempre in accordo con la Conferenza unificata, le opportune iniziative per instaurare una rete di comunità alloggio estesa al territorio nazionale, evitando la concentrazione in alcune regioni, come la Sicilia, attraverso cui ospitare i minori stranieri non accompagnati all'atto delle dimissioni dai centri di prima accoglienza, per ripartire equamente il carico finanziario di tale ospitalità e per evitare che la permanenza dei minori nell'ambito delle strutture sia condizionata da valutazioni di convenienza economica;
ad intraprendere idonee iniziative volte a verificare e controllare l'operato di tutte le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati;
a promuovere affidamenti familiari temporanei di minori stranieri non accompagnati;
a verificare se i criteri utilizzati per l'adozione dei provvedimenti di tutela dei minori stranieri non accompagnati siano omogenei su tutto il territorio nazionale;
a prevedere un rafforzamento delle funzioni del Comitato per i minori stranieri non accompagnati presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per fronteggiare in maniera efficace la massiccia e crescente immigrazione clandestina di minori diretti verso il nostro territorio, che si è andata registrando negli ultimi anni.
(1-00371)
«Mussolini, Carlucci, Soglia, Mannucci, Bocciardo, De Nichilo Rizzoli, Marsilio, Paglia, Marinello, Toccafondi, Lo Presti, De Angelis, Di Centa, Lussana».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accesso all'istruzione

attrezzatura sociale

diritti del bambino

diritto comunitario

guerra

migrazione illegale

minore eta' civile

norma europea

prostituzione

protezione dell'infanzia

strumento internazionale