PDL 740

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2
                        Articolo 3
                        Articolo 4
                        Articolo 5
                        Articolo 6
                        Articolo 7
                        Articolo 8

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 740

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
TOCCALINI, MOLINARI, ANDREUZZA, BARABOTTI, CAPARVI, CATTOI, FURGIUELE, MATONE, MONTEMAGNI, PRETTO

Disposizioni per la celebrazione del pensiero e dell'opera di Guglielmo Marconi nel periodo compreso tra l'anno 2022, ottantacinquesimo anniversario della morte, e l'anno 2024, centocinquantesimo anniversario della nascita

Presentata il 28 dicembre 2022

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Onorevoli Colleghi! – Guglielmo Marconi nacque a Bologna il 25 aprile 1874. Già all'età di venti anni cominciò i primi esperimenti lavorando come autodidatta. Nell'estate del 1894 costruì un segnalatore di temporali costituito da una pila, un coesore e un campanello elettrico, che emetteva uno squillo in caso di fulmine. In seguito riuscì, premendo un tasto telegrafico posto su un bancone, a fare squillare un campanello posto all'altro lato della stanza. Quando il padre assistette all'esperimento e vide che il campanello suonava senza essere collegato con fili, regalò al figlio i soldi necessari per l'acquisto di nuovi materiali. Il giovane Marconi proseguì nei suoi esperimenti anche all'aperto. In campagna aumentò la potenza delle emissioni e la distanza che separava il trasmettitore dal ricevitore, capace di ricevere i segnali dell'alfabeto Morse. Nel 1895, dopo vari tentativi, l'apparecchio si dimostrò valido nel comunicare e nel ricevere segnali a distanza, ma anche nel superare gli ostacoli naturali (in questo caso, la collina dietro Villa Griffone dove viveva Marconi). Il colpo di fucile che il maggiordomo sparò in aria per confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio aveva vibrato e aveva emesso particolari suoni per tre volte) viene considerato l'atto di battesimo della radio in Italia.
L'anno successivo Marconi si recò nel Regno Unito, dove riteneva che gli sarebbe stato più facile trovare i capitali necessari per l'impiego pratico della sua invenzione. Presentò la prima richiesta provvisoria di brevetto, registrata con il n. 5028 e con il titolo «Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati», e nello stesso anno depositò presso l'Ufficio brevetti di Londra una domanda per un sistema di telegrafia senza fili, registrata con il n. 12039 e con il titolo «Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi». Il 2 luglio 1897 ottenne dall'ufficio brevetti di Londra il brevetto richiesto.
Marconi, intanto, effettuò dimostrazioni pubbliche alla presenza di politici e di industriali e nel luglio del 1897 fondò a Londra la «Wireless Telegraph Trading Signal Company» (successivamente ridenominata «Marconi Wireless Telegraph Company»), che aprì il primo ufficio in Hall Street a Chelmsford, in Inghilterra, nel 1898, impiegando circa cinquanta persone.
Marconi effettuò la prima trasmissione senza fili sul mare da Ballycastle (Irlanda del Nord) all'isola di Rathlin nel 1898. Stabilì un ponte radio tra la residenza estiva della regina Vittoria e lo yacht reale sul quale c'era il Principe di Galles, il futuro Edoardo VII. Nel dicembre dello stesso anno, da un battello attrezzato con una radio partì una richiesta di soccorso: fu il primo caso di richiesta di salvataggio. Il 29 maggio i segnali attraversarono il Canale della Manica superando la distanza di 51 chilometri.
Marconi concentrò successivamente le sue ricerche verso l'oceano Atlantico, convinto che le onde potessero varcare l'oceano seguendo la curvatura della Terra. Nel novembre del 1901, in Cornovaglia, installò un grande trasmettitore la cui antenna di 130 metri era costituita da sessanta fili tesi a ventaglio tra due piloni alti 49 metri e distanti fra loro 61 metri. Poi s'imbarcò per la città di St. John's di Terranova.
I due luoghi, separati dall'oceano Atlantico, distano fra di loro oltre 3.000 chilometri. Il 12 dicembre 1901 ebbe luogo la comunicazione che costituì il primo segnale radio transoceanico: il messaggio ricevuto era composto da tre punti, che rappresentavano la lettera S del codice Morse.
Nel 1903 Marconi installò un analogo trasmettitore a scintilla nel Centro radio di Coltano, presso Pisa, che venne utilizzato fino alla seconda guerra mondiale prima per comunicare con le colonie d'Africa e dopo con le navi in navigazione. In seguito il trasmettitore fu ampliato e potenziato, tanto da diventare una delle più potenti stazioni radio d'Europa. Il 3 agosto 1904 fu effettuato il primo collegamento radio attraverso il mare Adriatico, mettendo in comunicazione la città di Bari con quella di Bar in Montenegro.
Marconi completò gli esperimenti per ottenere comunicazioni transoceaniche attendibili fino al 1907 e fondò la «Marconi corporation», che nell'ottobre del 1907 inaugurò il primo servizio pubblico regolare di radiotelegrafia attraverso l'oceano Atlantico, dando la possibilità alle navi transatlantiche di lanciare l'SOS senza fili.
L'immensa utilità del radio soccorso in mare si dimostrò il 23 gennaio 1909, con il primo eclatante soccorso navale che portò al salvataggio degli oltre 1.700 passeggeri del transatlantico statunitense «Republic», che stava per affondare dopo essere stato speronato dal piroscafo italiano «Florida». L'operatore radiotelegrafico, che lavorava per la compagnia Marconi, continuò a lanciare per quattordici ore ripetute l'SOS, finché uno di essi fu ricevuto dall'operatore del piroscafo «Baltic», il cui comandante ordinò di cambiare rotta e diede il via all'operazione di salvataggio. Il giorno seguente, nel porto di New York, salvi tutti i passeggeri, il marconista fu festeggiato come un eroe e la gratitudine coinvolse la figura di Marconi, accelerandone la popolarità.
Nello stesso anno, il 10 dicembre 1909, a Stoccolma Guglielmo Marconi ricevette il premio Nobel per la fisica. La motivazione della Reale accademia delle scienze di Svezia recita: «(...) a riconoscimento del contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili».
Nell'autunno del 1911 Marconi visitò le colonie italiane in Africa per sperimentare i collegamenti a lunga distanza, che diedero impulso all'allestimento da parte dell'Arma del genio del primo servizio di radiotelegrafia militare su larga scala.
Quando, nel 1912, il transatlantico «Titanic» affondò dopo avere lanciato il segnale SOS via radio, Marconi si trovava negli Stati Uniti d'America e accorse al porto di New York per ricevere i 705 superstiti. Intervistato dalla stampa dichiarò che «Vale la pena di avere vissuto per avere dato a questa gente la possibilità di essere salvata». Prima di tornare in Italia, fu organizzata una cerimonia ufficiale in cui i superstiti sfilarono lungo le strade di New York incolonnati, recando in omaggio a Guglielmo Marconi una targa d'oro.
Marconi fu nominato senatore a vita del Regno d'Italia il 30 dicembre 1914. Il 19 giugno 1915 egli si arruolò come volontario nel Regio esercito con il grado di tenente di complemento del Genio; successivamente transitò nella Regia marina e prestò servizio presso l'istituto radiotelegrafico della marina, raggiungendo il grado di capitano di vascello.
Nel 1920, lo stabilimento di Marconi di Chelmsford fu sede della prima trasmissione audio annunciata pubblicamente del Regno Unito. Nel 1922 il primo servizio regolare di trasmissioni di intrattenimento cominciò dal «Marconi Research Centre» a Writtle, vicino Chelmsford.
Marconi fu nominato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche nel 1927 e della Regia accademia d'Italia (l'attuale Accademia nazionale dei lincei) nel 1930, diventando automaticamente membro del Gran consiglio del fascismo, pur partecipando a una sola seduta del consiglio, il 9 maggio 1936.
La figura di Marconi fu utilizzata dal Governo italiano per valorizzare il ruolo degli italiani all'estero. Il Presidente del Consiglio dei ministri Boselli, nei difficili anni della prima guerra mondiale, aveva proposto di nominare Marconi commissario per occuparsi della rappresentanza diplomatica italiana negli Stati Uniti d'America, ma il progetto non ebbe seguito per le resistenze dei diplomatici di carriera.
Il 17 giugno 1929 Vittorio Emanuele III conferì a Marconi il titolo ereditario di marchese.
Nel 1929, su richiesta di Pio XI, Marconi accettò l'incarico di sovrintendere alla costruzione della prima stazione radio del Vaticano. L'inaugurazione di quella che nei decenni successivi assumerà il nome di «Radio vaticana» avvenne il pomeriggio del 12 febbraio 1931. Marconi volle introdurre personalmente la prima trasmissione radiofonica di un pontefice, Pio XI, annunciando al microfono: «Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della natura mette a disposizione dell'umanità, ho potuto preparare questo strumento che procurerà ai fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce del Santo Padre».
Alle 16,49 Pio XI pronunciò in latino il primo radiomessaggio e Marconi, in collegamento diretto con New York, Melbourne, Québec e altre città del mondo, introdusse le parole del Papa affermando, fra l'altro che «Per circa venti secoli il Pontefice romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra». Al termine della cerimonia Pio XI lo decorò con le insegne della Gran croce dell'Ordine piano, consegnandogli anche il diploma di socio della Pontificia accademia delle scienze.
Dal comune di Coltano, in provincia di Pisa, ma ordinato da Marconi da Roma, partì il segnale, nel 1931, che accese le luci al Cristo redentore di Rio de Janeiro, in una rinnovata dimostrazione dell'efficienza della radio in comunicazioni transoceaniche.
Marconi approfondì per la prima volta alcune delle pratiche possibilità di una gamma di onde elettriche fino ad allora inesplorata e di una nuova tecnica, destinata a estendere considerevolmente il già vasto campo delle applicazioni delle onde elettriche alle radiocomunicazioni. L'uso pratico delle microonde, impiegate nel collegamento della Città del Vaticano con Castel Gandolfo, costituì il primo esempio di quello che sarebbe diventato un nuovo ed economico mezzo di sicure comunicazioni radio, esenti da disturbi elettrici, molto adatte per il servizio fra isole e fra isole e continenti, nonché fra luoghi non troppo distanti fra loro. Inoltre, il fatto che la portata di tali onde appariva limitata permetteva di realizzare altri vantaggi in tempo di guerra e di ridurre grandemente la possibilità di mutua interferenza fra stazioni distanti. In ogni caso, il nuovo sistema era utilizzabile per sostituire vantaggiosamente le segnalazioni ottiche in tutte le loro applicazioni a grande distanza come, per esempio, fra semafori lungo le coste e fra forti costruiti lungo una frontiera, e, in generale, esso risultò molto vantaggioso nei casi in cui la costruzione di un ordinario collegamento o cavo telefonico a piccola distanza era difficile o troppo costosa.
Dal 1933 fino alla sua morte, Marconi fu presidente dell'istituto Treccani. Nel 1934 fu nominato primo presidente del Centro internazionale radio medico, che era nato su iniziativa dello stesso Marconi e del suo medico, il dottor Guida, per fornire assistenza sanitaria via radio agli uomini in mare.
Sempre nel 1933 Marconi mostrò, nelle vicinanze di Castel Gandolfo, ad alcuni alti ufficiali dell'esercito un apparato radio che permetteva di rilevare oggetti metallici nelle vicinanze (il passaggio di automobili), di fatto un primo abbozzo del radar che Marconi aveva preconizzato già nel 1922.
Il primo servizio di televisione regolare al mondo fu inaugurato a Londra dalla British Broadcasting Corporation (BBC) il 2 novembre 1936; dopo una breve sperimentazione dei due sistemi (quello a scansione meccanica dello scozzese John Logie Baird e quello elettronico della Marconi-EMI Television), la BBC adottò definitivamente il sistema elettronico Marconi-EMI dal 1° febbraio 1937.
A Marconi furono conferite sedici lauree honoris causa (di cui due in legge), venticinque onorificenze di alto rango e tredici cittadinanze onorarie e, nel 1936, fu promosso contrammiraglio nella riserva per meriti eccezionali.
Morì il 20 luglio 1937 e in segno di lutto quello stesso giorno le stazioni radio di tutto il mondo interruppero contemporaneamente le trasmissioni per due minuti.
Le sue spoglie sono custodite a Sasso Marconi presso la casa paterna di villa Griffone, dove hanno sede anche un museo e una fondazione a lui dedicati.
Con la presente proposta di legge si intende dare ampio rilievo al ricordo della figura di questo eminente scienziato, pioniere delle moderne telecomunicazioni. Mai come in questo periodo le infrastrutture per le comunicazioni si stanno rivelando di vitale importanza, unendo le persone tra loro e permettendo ai giovani di continuare i loro studi pur in situazioni di obbligato distanziamento sociale. Tanto dobbiamo a Guglielmo Marconi e per questo riteniamo doveroso ricordarlo in occasione delle ricorrenze della sua nascita e della sua morte, auspicando un'ampia condivisione della presente proposta di legge da parte di tutti i gruppi parlamentari.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Oggetto)

1. La Repubblica, nell'ambito delle sue funzioni di promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, intende celebrare il pensiero e l'opera di Guglielmo Marconi in occasione della ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della sua nascita nell'anno 2024.
2. Le celebrazioni di cui al comma 1 hanno lo scopo:

a) di ricordare la figura di Guglielmo Marconi quale eminente scienziato italiano e vincitore del premio Nobel per la fisica, inventore dei nuovi sistemi di comunicazione del mondo moderno, nonché straordinario esempio di imprenditore e di innovatore;

b) di promuovere lo sviluppo di studi scientifici e di sperimentazioni nel settore delle telecomunicazioni, in particolare sulle trasformazioni delle comunicazioni, anche favorendo la progettazione e la realizzazione di prototipi, nella consapevolezza dell'importanza della tecnologia e dell'innovazione per lo sviluppo delle imprese e dell'intero sistema Paese nonché dell'importanza delle telecomunicazioni quali infrastrutture anche per la gestione delle situazioni di crisi.

Art. 2.
(Istituzione e funzionamento del Comitato nazionale per la celebrazione del pensiero e dell'opera di Guglielmo Marconi)

1. Ai fini di cui all'articolo 1, è istituito il Comitato nazionale per la celebrazione del pensiero e dell'opera di Guglielmo Marconi, di seguito denominato «Comitato», a cui è attribuito un contributo pari a 5 milioni di euro nel biennio 2023-2024.
2. Il contributo di cui al comma 1 è ripartito nella misura di 3 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro per l'anno 2024
3. Il Ministro della cultura stabilisce, con propri decreti, i criteri di assegnazione e di ripartizione dei contributi annuali di cui al comma 2 in ragione delle esigenze connesse al cronoprogramma delle attività celebrative.

Art. 3.
(Composizione del Comitato)

1. Il Comitato è composto da un numero massimo di sei membri, compreso il presidente.
2. Con decreto da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della cultura nomina i membri del Comitato, uno dei quali su designazione del Ministro medesimo, uno su designazione del Ministro dell'università e della ricerca, uno su designazione del Ministro delle imprese e del made in Italy, uno su designazione della Fondazione Guglielmo Marconi, uno su designazione del comune di Bologna e uno su designazione del comune di Sasso Marconi in provincia di Bologna.
3. I membri del Comitato sono scelti tra scienziati o imprenditori di comprovate competenza e conoscenza nella fisica e nelle telecomunicazioni.
4. Ai membri del Comitato, compresi i titolari di incarichi specifici, non è corrisposto alcun compenso. Essi hanno diritto al solo rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per le attività strettamente connesse al funzionamento del Comitato secondo la normativa vigente. Le spese per il funzionamento del Comitato sono poste a carico del contributo di cui all'articolo 2.
5. Il Comitato è sottoposto alla vigilanza del Ministero della cultura. A tale fine, il Comitato trasmette al medesimo Ministero periodici rendiconti sull'utilizzo del finanziamento ricevuto, nonché l'ulteriore documentazione da esso eventualmente richiesta.
6. Il Comitato ha sede presso il Ministero della cultura

Art. 4.
(Attività nelle scuole)

1. Negli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti tecnici organizzano giornate di approfondimento sul pensiero e sull'opera di Guglielmo Marconi, nel rispetto dei princìpi dell'autonomia scolastica.
2. Le attività di cui al comma 1 sono promosse anche nelle scuole italiane all'estero attraverso gli istituti di cultura, le ambasciate e i consolati italiani.

Art. 5.
(Emissione di un francobollo celebrativo)

1. Per ricordare il pensiero e l'opera di Guglielmo Marconi, in occasione del centocinquantesimo anniversario della sua nascita nell'anno 2024, il Ministero delle imprese e del made in Italy emette un francobollo celebrativo.

Art. 6.
(Attività celebrative)

1. Nell'ambito delle iniziative per la celebrazione del pensiero e dell'opera di Guglielmo Marconi negli anni 2023 e 2024, sono previste, in particolare, le seguenti attività:

a) il Ministero dell'università e della ricerca e il Ministero delle imprese e del made in Italy promuovono progetti di collaborazione tra le università in materia di invenzione, imprenditoria e ricerca collegati all'opera di Guglielmo Marconi;

b) il Ministero delle imprese e del made in Italy prevede la concessione di un mutuo senza interessi in favore di una start-up innovativa nel settore delle telecomunicazioni situata nel territorio nazionale, per un periodo massimo di otto anni e per un valore pari al 70 per cento delle spese ammissibili, il cui importo deve essere compreso tra 100.000 e 1,5 milioni di euro;

c) il Ministero della cultura attiva eventuali accordi con soggetti privati, anche aventi sede all'estero, che svolgono attività di approfondimento e divulgazione degli studi e delle invenzioni di Guglielmo Marconi, al fine della realizzazione di eventi celebrativi nella città di Bologna, che ha dato i natali a Marconi;

d) il Ministero della cultura provvede a indire un concorso di idee per la realizzazione di progetti di tipo audiovisivo, quali film, docufilm, film di animazione o altri tipi di progetti, sull'opera e sul pensiero di Guglielmo Marconi. I progetti di nazionalità italiana che rispondono ai requisiti di idoneità tecnica e di qualità culturale, artistica o spettacolare sono riconosciuti di interesse culturale dalla Commissione per la cinematografia della Direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della cultura, ai sensi della legge 14 novembre 2016, n. 220, e, su richiesta dell'impresa produttrice, possono beneficiare di un apposito contributo concesso dalla stessa Commissione a valere sui contributi annuali previsti dall'articolo 2, comma 2.

Art. 7.
(Restauro di villa Griffone, sede del Museo di Guglielmo Marconi)

1. Al fine di preservare l'integrità materiale e il recupero di villa Griffone, sede del Museo e della Fondazione dedicati a Guglielmo Marconi e antica residenza della famiglia, situata a Sasso Marconi in provincia di Bologna, nonché di conservarne il valore culturale, ai sensi di quanto stabilito dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, lo Stato provvede a finanziare gli interventi per il restauro della medesima villa, nell'ambito dei contributi annuali previsti dall'articolo 2, comma 2, della presente legge.

Art. 8.
(Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 3 milioni di euro per l'anno 2023 e a 2 milioni di euro per l'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni per i medesimi anni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della cultura.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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